Moda, Tessile, Abbigliamento

Export II° trimestre 2013, Prato in linea col dato nazionale e con i valori di un anno fa

settembre 12 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

Il vicepresidente Tempestini: “Dalla retromarcia al folle, politica industriale necessaria per riprendere il cammino”.

Ci sono ancora ben chiare le cicatrici della crisi (e non poteva essere altrimenti) sui dati dell’export del distretto pratese nel 2° trimestre 2013, che comunque segnando  -0,3% rispetto allo stesso periodo del 2012 si attesta in linea con il dato nazionale. Anche il confronto con i trimestri precedenti, depurato dalla componente stagionale, dà un quadro meno preoccupante rispetto al recente passato: dopo la successione di variazioni tendenziali fortemente negative (3° trimestre 2012 -8,9%; 4° trimestre 2012 -5,3%; 1° trimestre 2013 -14,6%), il 2° trimestre 2013 sembra approdare ad una sostanziale stabilizzazione.

E’ l’ufficio studi dell’Unione Industriale Pratese a tracciare questo quadro, frutto di elaborazioni di dati Istat realizzate con la collaborazione ormai consolidata dell’analoga struttura di Confindustria Pistoia.

Entrando nel dettaglio settoriale del tessile, si evidenzia che nel 2° trimestre 2013 in provincia di Prato recuperano l’export di filati (+1,7%) e degli altri prodotti tessili, comprensivi delle stoffe a maglia (+11,7%). L’abbigliamento arresta la caduta e mette a segno un +0,7% soprattutto grazie alla maglieria. Ancora bene la meccanica, comprensiva del meccanotessile (+3,9%) ma anche chimica e plastica. Si mantiene invece negativo anche nel 2° trimestre l’andamento dell’export di tessuti ortogonali (-7,4%).

“Per usare una metafora automobilistica, siamo passati dalla retromarcia alla posizione di folle – commenta il vicepresidente dell’Unione Industriale Pratese Andrea Tempestini – Viviamo insomma un momento di relativa stabilità rispetto all’andamento negativo del recentissimo passato. Attenzione, però: non è automatico che dal folle si passi necessariamente alle marce in avanti. Come imprese abbiamo tenuto duro, innovato, ottimizzato, effettuato operazioni anche dolorose: ora tocca alla politica dare segnali di concreto e tangibile incoraggiamento verso una ripresa che non è certo immediatamente a portata di mano. Il documento comune Confindustria-sindacati ha indicato delle priorità imprescindibili, dei veri e proprio termometri dell’effettiva volontà di attivare politiche economiche orientate alla crescita.”

L’export delle province di Prato e Pistoia è oggetto da parte dei due uffici studi di un’analisi dettagliata che sarà resa pubblica nelle prossime settimane.

 


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