Moda, Tessile, Abbigliamento

I tessuti cambiano colore in base al pH. Primi test a Biella con nuove prospettive per il mercato

gennaio 21 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, News

Approfittare di questo momento particolare per poter innovare e rinnovarsi è forse la mossa vincente ed è per questo che diventa fondamentale per l’industria tessile curarsi preventivamente di quelle che possono essere le nuove mode e i nuovi bisogni per le generazioni a venire.

Che nuove tecnologie e scienza possano prendere agilmente possesso anche delle nostre case ormai è chiaro, anche il modo di abitare si può dire pronto ad alcune modifiche temporali e dunque non solo gli elettrodomestici, ma sorprendentemente anche sul fronte tessuti intelligenti si stanno studiando nuove e molteplici applicazioni.

Oltre alle già viste tende in grado di cambiare colore a seconda del tipo di lavaggio effettuato, (garantendo un cambio stagionale chiaro/scuro a seconda dell’illuminazione) l’interesse si è ora spostato al progetto SensiChrom appoggiato dal Polo di Innovazione Tessile gestito da Città Studi Biella.
Questa ricerca è frutto della collaborazione tra due aziende biellesi, la Yanga srl (azienda di Crevacuore produttrice di bendaggi e prodotti medicali) e la Tintoria Finissaggio 2000 srl (tintoria specializzata con sede a Masserano), mentre la parte scientifica è stata sviluppata dal CNR-STIIMA di Biella.

I primi tessuti sviluppati nel Biellese quindi sono capaci di cambiare colore in base al pH, assumendo un colore in ambiente acido ed un altro in ambiente basico.
Questa caratteristica può essere sfruttata in ambito biomedicale in caso di stato infiammatorio di cute o ferite, modificando dunque il colore bel bendaggio venendo in aiuto alla guarigione.

I tessuti nel corso della sperimentazione in laboratorio hanno anche evidenziato elevata sensibilità al test di “pH reversing” e quindi se nuovamente immersi in soluzioni a pH opportuno possono tornare al colore originale.
Le fasi da un punto di vista di mero processo industriale possono essere catalogate in 3 momenti per migliorare la tintura: una iniziale di preparazione del tessuto, una successiva tintura e infine una fase di fissaggio del colorante.

Partendo da questi risultati ottenuti nei laboratori del CNR-STIIMA sono stati selezionati dei coloranti sulla base di parametri tecnici e di capacità tintoriali e, successivamente, sono stati individuati i tessuti più idonei per l’applicazione.

Le prime dichiarazioni in merito lasciano ben sperare: “Il progetto SensiChrom, nello specifico, si propone di sviluppare a livello industriale materiali tessili sensibili al pH – ha annunciato Marco Bardelle, Presidente del comitato di gestione di Pointex e amministratore delegato della Tintoria Finissaggio 2000 – i risultati che abbiamo ottenuto ci fanno comprendere quanto sia determinante il ruolo della ricerca e dell’innovazione per le aziende. Questo progetto è solo uno dei tanti esempi, di come il mondo tessile può rinnovarsi e conquistare nuove fette di mercato”.

Inoltre ha aggiunto Vittorio Bobba di Yanga : “I primi test di laboratorio hanno dato ottimi risultati e sono già stati pubblicati sulla rivista scientifica Coloration Technology.
il lavoro però, non può dirsi ancora concluso; abbiamo di certo ottenuto un primo e entusiasmante risultato, ma è necessario investire ancora tempo ed energie nella ricerca, con l’obiettivo di avere presto sul mercato questi incredibili tessuti”.

Carmine Russo

21 Gennaio 2021

 


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