Moda, Tessile, Abbigliamento

II trimestre in cresita per il meccanotessile italiano.

luglio 27 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Como, News, Prato

L’indice degli ordini per le macchine tessili nel secondo trimestre del 2015 conferma l’andamento positivo già evidenziato nei primi tre mesi dell’anno. Carabelli, Presidente di ACIMIT: “E’ inaspettata, ma benvenuta, la crescita della raccolta ordini sul mercato interno, un buon viatico per ITMA 2015. All’estero mi attendo molto dal mercato iraniano”

Nel secondo trimestre 2015 l’indice degli ordini per le macchine tessili italiane, elaborato da ACIMIT, l’Associazione di categoria, ha registrato un incremento del 15% sul medesimo periodo dell’anno precedente. Il valore dell’indice degli ordinativi nel periodo considerato è pari a 99,4 punti.

La raccolta ordini fa un balzo in avanti sui mercati esteri (+21% sul medesimo trimestre 2014), segnando il quarto periodo consecutivo di crescita. L’Italia resta sotto osservazione, ma mostra segnali di ripresa. L’indice degli ordini interni, infatti, ha osservato un aumento del 7% rispetto al secondo trimestre del 2014.

E’ alquanto inaspettata, conferma il Presidente di ACIMIT, Raffaella Carabelli, questa crescita congiunturale del mercato italiano. E’ probabile che gli incentivi messi in campo dal governo, Sabatini bis e bonus macchinari, possano avere contribuito a questa lieve ripresa del settore. Il resto lo ha fatto il buono stato di salute di alcuni settori a valle”. Con ITMA alle porte, la manifestazione fieristica mondiale che si svolgerà a Milano dal 12 al 19 novembre, le aziende attendono le novità in mostra a Milano. “La ripresa del mercato interno non può che essere un buon viatico per l’imminente show fieristico che conterà su circa 450 espositori italiani, il 27% del totale”.

Sui mercati esteri i dati ufficiali di fonte Istat confermano per i primi quattro mesi dell’anno una ripresa di alcuni Paesi forti importatori di macchinario tessile italiano. E’ tornata a crescere l’India (+6% sul primo quadrimestre 2014). C’è, inoltre, un sorprendente aumento dell’export verso il Bangladesh (+187%) e appaiono dinamici anche i mercati UE. “Restiamo in attesa della ripresa cinese, i cui investimenti in macchinari restando deficitari rispetto ad un anno fa, osserva Carabelli. Ma ACIMIT punta soprattutto sul mercato dell’Iran“.

Per anni, spiegano in Associazione, l’Iran è stato uno dei principali mercati di riferimento per l’industria italiana delle macchine tessili. Le sanzioni internazionali hanno di fatto bloccato il flusso esportativo di macchinari tessili diretti verso il Paese, penalizzando molti costruttori italiani. L’accordo raggiunto recentemente sul nucleare apre spiragli per una ripresa degli investimenti in tecnologia tessile da parte del settore tessile iraniano, dopo anni in cui il processo di ammodernamento degli impianti è stato frenato dal regime sanzionatorio”.

Nel 2014 l’andamento negativo dell’export italiano si è arrestato. Il valore delle vendite di macchine tessili italiane è cresciuto del 170% rispetto al 2013, attestandosi a 14 milioni di euro. Tale valore è ancora ben lontano da quelli osservati nel corso della prima decade di questo secolo. “E’ per tale motivo che chiederemo alle autorità competenti di sostenere la penetrazione delle aziende meccanotessili italiane nel mercato iraniano con un’intensa attività promozionale” conclude Carabelli. Intanto, grazie al sostegno fornito dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, una delegazione di oltre 20 operatori tessili iraniani sarà in Italia nel mese di settembre.


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