Moda, Tessile, Abbigliamento

Immagine Italia & Co. torna in Fortezza 1-2-3 febbraio. I dati del settore

gennaio 31 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News

Giunta alla sua tredicesima edizione, Immagine Italia &Co. consolida il suo posizionamento di rilievo nel panorama fieristico internazionale mantenendo il primato in Italia per la moda underwear femminile e maschile di tutte le età.

Ad Immagine Italia & Co. 2020 sono 83 le imprese partecipanti per un totale 290 brand fra i più prestigiosi a livello nazionale ed internazionale. Il 40% sul totale degli espositori, infatti, proviene da mercati esteri così rispettivamente rappresentati: Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Germania, Svizzera, Slovenia, Austria, Lettonia, Polonia e Corea. I dati sulla presenza rilevano una crescita rispetto alla scorsa edizione con 8 graditi ritorni e 11 new entry.

La Camera di Commercio di Pistoia, ente ideatore ed organizzatore dell’evento, si ritiene soddisfatta dei risultati ottenuti sul fronte della partecipazione, frutto di un’importante strategia promozionale e dei risultati ottenuti negli anni precedenti.

Grande è l’impegno degli organizzatori finalizzato all’incremento dei visitatori. Confermata l’ospitalità dei top buyer internazionali individuati e segnalati dalle stesse imprese partecipanti in fiera, che per l’edizione 2020, provengono da: Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Libano, Lituania, Marocco, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Ucraina.

Dopo l’esordio dello scorso anno, consolidato il sodalizio con Firenze Home TexStyle, la fiera dedicata al tessile per la casa e nautica che si svolgerà, per il secondo anno consecutivo, in concomitanza con Immagine Italia &Co. all’interno della Fortezza Da Basso di Firenze. Ancora una volta, il visitatore potrà così accedere ad entrambe le kermesse fieristiche utilizzando lo stesso ingresso, accreditandosi in un’unica sessione al desk di registrazione, spostandosi senza alcuna limitazione nel Padiglione Spadolini piano terra e piano inferiore.

IL PROGRAMMA

Protagonista assoluto l’appuntamento quotidiano con FASHION SHOW, le sfilate moda collettive. Sulle passerelle sfilano capi ed accessori intimo-lingerie in perfetta sintonia con le tendenze moda più attuali: dai variegati stili del underwear di domani alle nuove correnti luxury. La tipologia dei prodotti esposti è di fascia alta, medio alta. Confermata anche per il 2020, la presenza del Gala “Le Stelle dell’Intimo”, il concorso organizzato da Linea Intima per valorizzare il dettaglio indipendente nel settore della moda intima, mare e calze oltre che per mettere in evidenza i nuovi negozi dall’impronta più “trasversale” al Prèt-à-Porter.

DATI ECONOMICI SUL SETTORE

Alla data del 30.09.2019 il settore della produzione della biancheria intima conta in Italia 1.589 imprese attive, con un totale di circa 13.392 addetti, che se sommati al settore della calzetteria, fanno 2.357 imprese con oltre 25.527 addetti.

Per quanto riguarda la biancheria intima, la regione con il maggior numero di imprese è la Lombardia (392 imprese che costituiscono il 24,7% del totale Italia) a cui seguono la Puglia (311 imprese, il 19,6% del totale) e la Campania (169 imprese, il 10.6%).

La Toscana si trova al quarto posto con 116 imprese attive seguita dal Piemonte (102) e dal Veneto (97) e pesa sul totale nazionale per il 7,3%. Pistoia risulta la seconda provincia per importanza a livello regionale dopo Firenze con il 27,6% del totale imprese toscane del settore e si colloca al 12° posto a livello nazionale con il 2% del totale Italia.

Anche nel comparto di produzione di calzetteria fa da padrona la Lombardia con 496 imprese attive (il 64,6%). Seguono la Puglia (113 imprese, il 14,7%) e la Toscana con il 4,3% e 33 imprese. Nonostante la contrazione del numero delle imprese che continua anche nel corso degli ultimi anni, il peso del valore delle esportazioni di questi settori rimane pur sempre considerevole. Nel settore della biancheria intima, nel periodo gennaio-settembre 2019 a livello nazionale sono state esportate merci per un valore di quasi 2 miliardi e 900 milioni di euro. Il dato seppur provvisorio, manifesta una tenuta del settore sui mercati e un ottimo andamento degli ultimi due anni. Al 30 di settembre si registra un incremento pari a +6,2% per le esportazioni dei primi 9 mesi del 2019 sullo stesso periodo del 2018, + 7,6% per le esportazioni 2019 su quelle 2017.

La bilancia commerciale in questo settore continua ad essere negativa, ma si riduce nuovamente la forbice fra le importazioni e le esportazioni. Le esportazioni erano il 99,5% delle importazioni nei primi nove mesi del 2017, il 94,5% nel 2018 e sono 96,9% nel 2019.

Dal 2018 al 2019, sempre con riferimento ai primi 3 trimestri dell’anno, le importazioni crescono per un valore del 3,6%. I paesi dove maggiormente si sono indirizzati i flussi export nei primi 3 trimestri del 2018 sono principalmente europei (il 75,4%).

La distribuzione per i principali partner europei è la seguente:

• Germania (10,7% del totale esportato con un aumento del 3,7%)

• Francia (9,8% del totale esportato con un aumento di + 2%)

• Spagna (8,0% del totale esportato con un aumento di +5,6%)

• Regno Unito (9,9% del totale esportato con una crescita del 19,1%)

• Svizzera (6,7% del totale esportato con una flessione di -0,2%)

Interessante l’andamento positivo dei paesi BRICS verso i quali è destinato l’8,2% del totale esportato con un aumento del 11,2%. Fra questi continua la ripresa del valore di biancheria intima esportato in Russia che nel periodo in esame esprime una crescita del 2,4%, rappresentando il 4,1% del totale esportato, e in Cina dove è diretto il 3,7% del totale con un aumento nel corso dell’ultimo anno del 21,7%.

Notevole l’export verso l’Asia nel suo complesso (17,2% del totale esportato con un aumento del 10,3%).

Crescono anche le esportazioni verso gli Stati Uniti del 6,8% nei primi nove mesi del 2019 (4,6% del totale esportato).

Nel Medio Oriente è indirizzato il 2,9% del valore esportato totale con una flessione però pari a – 11,8%.

Andamento nel settore della calzetteria.

Nel periodo gennaio-settembre 2019 a livello nazionale sono state esportate merci per un valore di quasi 508 milioni di euro, con una flessione rispetto allo stesso periodo del 2018 pari a -5,4%. I mercati di riferimento sono quasi esclusivamente in Europa, che riceve il 92% dei flussi e che vede una decrescita del valore esportato pari a -6%.

Negativa anche la performance delle esportazioni nell’Area del Mediterraneo (-8,6%) rappresentando il 19,2% del totale esportato.

Diminuiscono le esportazioni dirette in America (-4,3%) e crescono quelle verso l’ Asia (+7%) dopo l’andamento negativo nello stesso periodo dell’anno precedente.

Le importazioni crescono di un valore pari a +8%. Si mantiene comunque molto positiva la bilancia commerciale del settore con un saldo complessivo di oltre 227 milioni di euro.

 


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