Moda, Tessile, Abbigliamento

Intertextile: presenze record dopo il passaggio a Shanghai

aprile 3 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Eventi, News

Il grande appuntamento cinese del tessile ha riunito 40.000 visitatori nei giorni dal 3 al 5 marzo. Un record per l’edizione estiva del salone, che per la prima volta ha abbandonato Pechino a vantaggio di Shanghai. Il co-organizzatore Messe Frankfurt ha così riscontrato un incremento del 60% delle presenze rispetto a marzo 2013, e soprattutto un aumento del 105% del numero di visitatori stranieri.

Il numero di professionisti cinesi presenti è cresciuto del 52%, ma è in particolar modo l’accresciuta presenza dei visitatori stranieri a evidenziare la crescente importanza raggiunta dalla manifestazione. Nei tre giorni di fiera, sono state rappresentate 91 nazionalità diverse, con la Corea del Sud, Hong Kong, il Giappone, l’India e gli Stati Uniti a costituire le delegazioni più ampie.

Nell’ambito delle aziende espositrici, venute da 23 nazioni, i Paesi stranieri più rappresentati sono stati l’Italia, via Milano Unica, poi la Corea del Sud, Taiwan, il Giappone e Hong Kong.

«L’adesione ricevuta per questo spostamento verso Shanghai da parte di buyer ed espositori, sia cinesi che stranieri, ha superato le nostre attese», si rallegra Wendy Wen, Senior Executive Director di Messe Frankfurt.

«Grazie a questi risultati, questa città ha fatto le prove generali come luogo ideale per organizzare un salone del tessile di questa natura, e cercheremo di costruire un salone ampliato partendo da questi risultati».

Lasciando Pechino per Shanghai, Intertextile si avvicina in effetti alle principali location cinesi della produzione di tessile-abbigliamento. Il che rafforzerà lo spessore di un appuntamento dedicato ai visitatori della Cina, in un’edizione estiva tradizionalmente più contratta di quella di ottobre (l’ultima sessione aveva ospitato 3.751 espositori e attratto 69.000 visitatori).

Ma questo sviluppo cinese dovrà andare di pari passo con la capacità di attrattiva all’estero dell’evento. Pur apprezzando la ricchezza dell’appuntamento e la qualità dei contatti ottenuti, molti degli stranieri interpellati rimpiangono ad esempio la mancanza della traduzione simultanea in alcune conferenze.

Questa edizione ha inoltre permesso di mettere in evidenza l’appetito per produzioni sempre più di alta gamma, fenomeno già osservato nella scorsa edizione. Una richiesta che sembra essere stata molto apprezzata dagli espositori stranieri. Ma comunque, anche la crescita di gamma di una parte delle produzioni cinesi ha a sua volta incontrato una risposta crescente tra gli imprenditori locali, ansiosi di continuare a rifornirsi di prodotti entry-level pur continuando a rispondere alla crescente domanda di prodotti di qualità elevata.

Lasciando lo Shanghai Exhibition Center che ospita le sessioni di ottobre, questa edizione si è svolta allo Shanghai World Expo Exhibition and Convention Center. Un grande edificio di tre piani eredità del World Expo 2010, e che in qualche modo è riuscito ad assicurare il compito richiestogli: rappresentare una soluzione di transizione.

Oltre alle difficoltà nei servizi, che hanno comportato il blocco totale delle strade vicine e l’organizzazione approssimativa delle file dei taxi, professionisti e organizzatori hanno riscontrato le carenze del luogo in termini di possibilità di ristorazione. Tutti aspettano dunque l’edizione di marzo 2015, che vedràIntertextile collocarsi stabilmente al nuovo China Expo Complex.


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