ITMA Asia + CITME Shanghai, il meccanotessile pratese ricomincia l’attività fieristica
giugno 23 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, PratoLa normalità è ancora lontana, ma qualcosa si muove positivamente nel mondo delle fiere per il meccanotessile. La scorsa settimana si è svolta a Shanghai ITMA Asia + CITME nell’edizione del 2020 posticipata a quest’anno causa pandemia.
La fiera è la più importante fra quelle di settore che si tengono nel continente asiatico, che a sua volta è il mercato più importante per le macchine tessili italiane (42% del totale, dato medio Istat per il biennio 2019-2020).
La partecipazione delle aziende pratesi, sette in tutto, si è realizzata necessariamente solo attraverso gli agenti locali: una soluzione obbligata dati i problemi che ancora rimangono per il trasferimento delle persone.
“Si è trattato di una vera sfida, che abbiamo affrontato senza troppe aspettative sia noi aziende che anche i nostri agenti locali – commenta Massimo Luchetti, imprenditore del settore e membro del Consiglio generale di Confindustria Toscana Nord -. Invece per fortuna i fatti ci hanno dato torto: c’è stato più movimento del previsto e si può senz’altro dire che, pur con tutti i limiti e i problemi di questa fase di lenta ripresa, la fiera ha dato delle soddisfazioni. Il mercato asiatico si conferma vivace e interessante, con buone prospettive per il futuro. L’offerta delle aziende pratesi ha incontrato apprezzamento. Da parte nostra, del resto, gli investimenti sono continuati anche nella fase della pandemia per andare incontro alle richieste del mercato e proporre soluzioni innovative: la clientela, asiatica e non, chiede macchine con un alto livello di sicurezza e di digitalizzazione e in grado di realizzare lavorazioni in linea con i principi della sostenibilità.”
La ripresa dell’attività fieristica è fortemente attesa dalle aziende pratesi, che comunque già nel 1° trimestre 2021 avevano dato segnali di ripresa contenendo a -1,7% la contrazione della produzione rispetto allo stesso periodo del 2020. Un dato quindi ancora negativo ma ben lontano dal -14,4% con cui si era chiuso il 2020 rispetto al 2019.
Nella foto: Massimo Luchetti