Moda, Tessile, Abbigliamento

La divisione dei rischi premia il Gruppo Albini

settembre 8 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, News

La strategia di diversificare i rischi mercato/prodotto premia il Gruppo Albini che nei primi sette mesi del 2015 conferma un fatturato in linea con lo scorso anno, che si era chiuso con un aumento complessivo dell’11%.

Risultato che il Gruppo auspica di consolidare a fine anno: obiettivo ambizioso alla luce del difficile andamento del tessile, in particolare quello cotoniero e delle incerte situazioni di mercato, causate dall’instabilità del contesto geopolitico internazionale.

 

Il Gruppo Albini, maggior produttore europeo di tessuti per camiceria, esporta direttamente oltre il 70% del fatturato in più di 80 paesi nel mondo e da anni investe seguendo una strategia di internazionalizzazione perseguita con un approccio globale, ma con investimenti e attenzioni locali che anticipano e rispondono alle esigenze di ogni singolo mercato.

 

“La situazione odierna fotografa un mondo molto diverso rispetto a quello di un anno fa: – spiega il Presidente Silvio Albini – la crisi in Cina, la situazione dei mercati in Russia e Ucraina, la svalutazione del rublo, gli scenari di guerra presenti in gran parte di Medio Oriente e Nord Africa si sommano alle condizioni sempre meno brillanti dei BRIC, alla svalutazione euro/dollaro e alla debolezza delle monete emergenti. Alla situazione estera profondamente incerta, si contrappongono aspetti positivi come l’andamento degli Stati Uniti e la tenuta del mercato europeo, da considerare nostro mercato domestico, che si sta mostrando un’area di grande stabilità. È necessario – continua Albini - abituarsi ad operare in una situazione turbolenta, difendendo le posizioni acquisite e mettendo in campo strategie che premiano una visione di lungo periodo.

La presenza del Gruppo Albini, in praticamente tutte le grandi aree del mondo, attenua i rischi legati alle tensioni geopolitiche e alle esportazioni. La recente apertura delle filiali commerciali estere sta premiando gli sforzi fatti dal Gruppo per raggiungere l’obiettivo di essere sempre più presenti localmente nei mercati più lontani, comprendendone in anticipo tendenze e dinamiche commerciali e culturali, strategia che i Clienti dimostrano di apprezzare.

E’ sempre molto alta in tutti i mercati – continua Albini – la considerazione del Made in Italy che equivale a qualità, creatività, stile e autenticità. Ne abbiamo avuto un esempio durante la prima edizione di Milano Unica a New York, è stato evidente come conoscere in modo approfondito il mercato e pianificare bene gli appuntamenti, grazie alla nostra presenza locale, abbia reso efficace e molto positivo l’evento fieristico”.

 

Importante anche la differenziazione che il Gruppo Albini ha intrapreso a livello di prodotto.

“Sempre per dividere i rischi, – approfondisce il Presidente Silvio Albini - abbiamo ben segmentato la nostra proposta nei diversi brand con lo scopo di rivolgerci a mercati con esigenze diverse: uomo e donna; proposte che spaziano dal classico, allo sport, al mondo fashion, con tipologie di prodotti diversi: tinto filo, stampe, denim, jacquard, fil coupé”.

L’offerta stagionale di tessuti del Gruppo è infatti composta da migliaia di varianti diverse, frutto dell’attività di ricerca creativa e innovazione, e si sviluppa in 5 distinti marchi, capaci di rispondere alle specifiche esigenze di ogni mercato:

-          Cotonificio Albini: esalta il gusto italiano sofisticato e raffinato;

-          Albini, donna: interamente dedicato ad una femminilità contemporanea;

-          Thomas Mason: espressione di British Heritage ed esempio unico di qualità, stile ed eleganza;

-          David & John Anderson: sinonimo di eccellenza, con i tessuti nei titoli più fini al mondo realizzati nel pregiato cotone Egiziano Giza 45 e con il raro cotone Sea Island di Barbados;

-          Albiate 1830: una collezione di ricerca tra denim, stampe, jacquard e tessuti sportivi per una camicia giovane e d’avanguardia.

 

Da ricordare anche l’ampia offerta dedicata al mondo del “su misura” con due proposte: Thomas Mason Bespoke e Albini Su Misura che, grazie al servizio veloce e puntuale attraverso la piattaforma di e-commerce, consentono di consegnare entro 24/48 ore dalla richiesta piccoli tagli di tessuto ai più prestigiosi sarti di tutto il mondo.

 

Tra i segnali positivi è anche interessante come il consumatore finale stia evolvendo: “Sta emergendo sempre di più da parte dei Clienti e dei Consumatori la richiesta di tessuti italiani di qualità, – ci illustra Silvio Albini – il tessile italiano si è sempre dedicato alla fascia alta del mercato, al mondo del lusso, ora abbiamo anche richieste dai segmenti più aspirazionali del mercato: rispondere a queste esigenze con un prodotto dal giusto rapporto tra qualità, prezzo e immagine è una nuova sfida verso un’offerta di “affordable elegance”.

Sul piano degli investimenti, il Gruppo Albini ha concluso nel 2014 un ciclo triennale di oltre 27 milioni di euro di investimenti in ambito soprattutto industriale, che hanno consentito di modernizzare gli stabilimenti rendendoli più produttivi e flessibili in varie fasi, per assicurare ai Clienti il miglior servizio ed essere sempre più reattivi e veloci in un mercato che sempre più premia queste caratteristiche. Nel biennio 2015/2016, oltre che a consolidare i risultati di quanto fatto, il focus degli investimenti si concentrerà sulle aree del prodotto, del marketing e della comunicazione, dei sistemi informativi, dell’organizzazione e dell’ottimizzazione e razionalizzazione dei processi: un impegno altrettanto fondamentale per continuare a garantire gli standard di qualità e servizio a Clienti e Consumatori che si mostrano oggi sempre più consapevoli ed esigenti.

 

Il Gruppo Albini si impegna ad offrire un prodotto nel pieno rispetto dell’ambiente e della sicurezza. L’attenzione alla soddisfazione dei Clienti e la coerenza di chi da sempre offre un prodotto di eccellenza, si concretizzano in importanti investimenti sul piano della sostenibilità. Ciò si traduce nell’attenzione alla riduzione dei consumi e al risparmio energetico, evidenziato dalla costituzione di Albini Energia, nuova società del Gruppo, ma anche da nuovi progetti: “I Clienti del mondo della moda che, come noi, davvero credono all’importanza di un futuro sostenibile – conclude Silvio Albini – non accettano compromessi in ambito di etica e attenzione all’ambiente.  In partnership con alcuni di loro stiamo realizzando ambiziosi progetti che si concretizzeranno in un percorso di crescita dell’azienda e di creazione di valore sociale”.

 

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Albini Group: dal 1876 i tessuti per camicia più belli al mondo

Fondato nel 1876 ad Albino (Bergamo), Gruppo Albini è da sempre un’impresa familiare ed oggi, giunta al 139° anno di attività, è guidata dalla quinta generazione della famiglia rappresentata da Silvio, Fabio, Andrea e Stefano Albini. Gruppo Albini conta oggi su otto stabilimenti (cinque in Italia), per un totale di oltre 1300 dipendenti ed è il maggior produttore europeo di tessuti per camiceria.

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Milano Unica, 8-10 settembre 2015 – Fiera Milano City, Pad 3 Stand C22-C28

Première Vision, 15-17 settembre 2015 – Parc des Expositions Paris Nord Villepinte, Hall 6, Stand 6G4-6H3-6G9

 


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