Moda, Tessile, Abbigliamento

Le premiazioni dell’8^ edizione di “E’ di moda il mio futuro”

maggio 8 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

L’8^ edizione di “E’ di moda il mio futuro” fa il bis del record di partecipazione, uguagliando le 1.200 presenze del 2022-2023. I ragazzi, studenti delle scuole medie inferiori e superiori, hanno preso parte alle attività proposte dal progetto della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord.

“E’ di moda il mio futuro” è nato nel 2017 con lo scopo di valorizzare presso i giovani le opportunità professionali offerte dal tessile-abbigliamento e dal calzaturiero. Molto variegato il programma, che va dalle visite aziendali agli incontri per l’orientamento scolastico, a seminari, webinar, laboratori al Museo del tessuto e in aula. Divertenti e apprezzati i concorsi, che fanno emergere la creatività e la voglia di comunicare dei ragazzi, piccoli e grandi.

Anche questa 8a edizione di “E’ di moda il mio futuro” è stata patrocinata da Comune di Prato, Provincia di Prato, Comune di Monsummano Terme e Provincia di Pistoia ed è stata effettuata in collaborazione con il PTP Moda-Formazione Moda Toscana, la rete guidata dall’Istituto tecnico Buzzi di Prato che riunisce alcune fra le più importanti realtà formative del territorio nelle discipline del settore moda.

Numeri e protagonisti

Le scuole secondarie di secondo grado che hanno aderito alle iniziative del progetto o a parte di esse sono state 9, precisamente i licei artistici Petrocchi di Pistoia e Brunelleschi di Montemurlo, gli istituti tecnici Buzzi di Prato e Forti di Monsummano Terme, l’istituto professionale Sismondi-Pacinotti di Pescia, l’istituto di istruzione superiore Cellini-Tornabuoni di Firenze, l’ISISTL Russell-Newton di Scandicci, l’ISI Garfagnana di Castelnuovo Garfagnana, il liceo scientifico delle Mantellate di Pistoia. A queste si aggiungono – per la sola parte del tessile-abbigliamento – le scuole secondarie di primo grado pratesi Leonetto Tintori e Domenico Zipoli. Un totale quindi di 11 scuole, con 1.200 studenti complessivi coinvolti.

Ampia come sempre la possibilità per le classi di visitare aziende del territorio: A Zeta Filati, Beste (Hub di Prato e stabilimento di Cantagallo), Duesse, Fartex, FF, Franco Rossi, Lanificio Bisentino, Lanificio Faliero Sarti & Figli, Lanificio Nova Fides, Manifattura Igea, Marini Industrie, Paola Textile, Peuterey, Pointex, Progetto Lana e Rifinizione S. Stefano per il tessile-abbigliamento; Fratelli Cappellini, Lord & Tailor, Luca Grossi, Navayos, Sergio Natalini e Tailor Made International per il calzaturiero.

Sono 22 in tutto, quindi, le imprese che sono state coinvolte in questa 8a edizione di “E’ di moda il mio futuro” e che sono state visitate complessivamente da 530 studenti e dai loro insegnanti.

480 invece i partecipanti a laboratori e concorsi, mentre i rimanenti hanno preso parte ad attività di orientamento e di informazione.

I concorsi e la loro preparazione

Si sono svolte oggi le premiazioni dei tre concorsi promossi da “E’ di moda il mio futuro”: “Noi stilisti del futuro: la nostra capsule di T-shirt”, con la decorazione di una intera collezione di magliette da parte di classi delle scuole secondarie di primo grado; “Tailleur, tessuti e modelli dall’eleganza senza tempo” e “Scarpette rosse, un simbolo tante storie”, con l’ideazione, rispettivamente, di un tessuto per tailleur e di una calzatura rossa – simbolo della lotta contro la violenza di genere – di qualsiasi tipo da parte delle scuole secondarie di secondo grado.

I ragazzi sono stati preparati e accompagnati nella realizzazione dei loro progetti attraverso lezioni in presenza e webinar sulla storia della moda, con l’illustrazione di stili e tendenze utili a stimolare la loro creatività. Un contributo importante è stato dato dalle visite alle collezioni e alle mostre del Museo del Tessuto di Prato, partner essenziale di Confindustria Toscana Nord per la didattica e l’organizzazione dei laboratori.

Per le calzature, accanto al tradizionale tutorial di contenuto tecnico, è stato particolarmente significativo l’incontro “Oltre il simbolo”, svoltosi a Pistoia lo scorso novembre con il magistrato Giulia Gargiulo e le psicologhe e psicoterapeute del Centro Antiviolenza Aiutodonna della Società della Salute della città Tania Sguerri, Giulia Vannucci e Letizia Ricci: un modo per sensibilizzare i ragazzi contro la violenza di genere che ha riscosso grande interesse.

I ragazzi vincitori dei concorsi hanno ricevuto un attestato, ma “E’ di moda il mio futuro” ha elargito anche, come sempre, premi in denaro alle loro scuole.

Le premiazioni a Prato

Per i due concorsi del tessile-abbigliamento le premiazioni si sono svolte a Prato, nella sede di Confindustria Toscana Nord. Sono intervenuti Fabia Romagnoli nella duplice veste di vicepresidente di Confindustria Toscana Nord e di presidente del Museo del Tessuto; il presidente della sezione Sistema moda dell’associazione Francesco Marini; il coordinatore del gruppo Maglifici e confezioni della stessa sezione Massimo Bruni; l’assessora del Comune di Prato Benedetta Squittieri; la consigliera della Provincia di Prato Rita Biagi. Assente giustificato il delegato per la formazione della sezione Sistema moda Maurizio Sarti: convocato a Milano per la sottoscrizione formale del contratto nazionale del tessile-abbigliamento, è comunque intervenuto in videoconferenza. Gli stessi Marini e Sarti, assieme a Francesca Serafini responsabile dei servizi educativi del Museo del Tessuto e a persone della struttura di Confindustria Toscana Nord, hanno costituito la giuria che ha assegnato i premi per il tessile-abbigliamento.

Il concorso riservato alle scuole secondarie di primo grado “Noi stilisti del futuro: la nostra capsule di T-shirt” proponeva ai ragazzi di decorare una T-shirt bianca sviluppando il tema “Diversità”.

Ha vinto la classe 2a A della scuola Domenico Zipoli: del loro lavoro è piaciuto l’approccio sperimentale, talvolta minimalista, e il tentativo di dare una connotazione “sartoriale” alle decorazioni; seconda classificata la classe 2a B della scuola Leonetto Tintori, del cui lavoro è stato apprezzato soprattutto il forte impatto visivo; terza ancora la scuola Domenico Zipoli con la classe 2a G, che ha svolto il suo lavoro con particolare cura e precisione, proponendo anche soluzioni originali.

I tre progetti premiati sono stati selezionati fra i 9 complessivi realizzati da altrettante classi delle scuole superiori di primo grado partecipanti al concorso; 190 i giovanissimi coinvolti nel concorso, ai quali vanno aggiunti, per avere il quadro dell’incidenza di “E’ di moda il mio futuro” sulle scuole medie inferiori, gli altri 90 che hanno partecipato a Prato, a novembre, all’incontro di orientamento rivolto anche alle famiglie e condotto da Stefania Fierli, consulente esperta in formazione e coaching.

Il concorso per le scuole secondarie di secondo grado “Tailleur, tessuti e modelli dall’eleganza senza tempo” ha visto la partecipazione di 160 studenti di 6 scuole: Buzzi, Cellini-Tornabuoni, Isi Garfagnana, Petrocchi, Russell-Newton, Sismondi-Pacinotti.

Il regolamento di questa edizione era diverso da quello degli anni precedenti: non primo, secondo e terzo posto, ma tre premi di uguale rilevanza e valore.

Il “Premio creatività”, pensato per il progetto di tessuto che, pur rimanendo nei limiti della fattibilità tecnica, abbia dimostrato maggiore originalità, è andato a un gruppo della classe 5a C dell’ITS Buzzi, costituito da Sofia Innocenti, Giada Miliotti, Lucrezia Palandri e Kassiani Pantazis; è stato apprezzato il loro progetto di tessuto con effetti tridimensionali e motivi naturalistici.

Sempre al Buzzi ma a un gruppo della classe 4a A (Sara Bartolini, Giulia Ermini, Martina Pagliaro) il “Premio stile”, per l’elaborato caratterizzato da particolare coerenza e armonia fra il progetto del tessuto e il disegno del capo finito; a differenza degli altri premi, quindi, questo valorizza più la relazione fra tessuto e capo che il progetto del tessuto in sé e per sé, progetto che comunque è stato essenziale per una buona valutazione del lavoro complessivo. E’ piaciuta l’appropriatezza del motivo a pois, classico per quanto rivisitato, rispetto al modello del tailleur proposto.

Va invece a Pistoia, precisamente al liceo artistico Petrocchi, il “Premio tessile pratese”, assegnato al progetto di tessuto più in linea con le tipicità del distretto per tipologia di tessuto, ricorso a materiali particolarmente utilizzati dalle aziende locali, richiamo a produzioni evocative del patrimonio di conoscenze proprie delle imprese tessili del territorio. Rientra pienamente in questa descrizione il progetto di tessuto pied-de-poule, con tratti innovativi, che le studentesse della 4a A Melissa Febbraro, Irene Del Serra e Vittoria Loddo hanno immaginato coniugandolo anche con una particolare fodera floreale.

E’ stato proprio questo progetto a “materializzarsi” in occasione della premiazione. E’ infatti previsto dal regolamento di quest’anno che uno dei tre premi, quello di maggior realizzabilità nel breve tempo intercorrente fra l’individuazione dei vincitori e la loro premiazione, venga prodotto materialmente da imprese della filiera tessile e presentato in occasione dell’evento finale di “E’ di moda il mio futuro”.

La realizzazione del tessuto di uno dei tre progetti non implica alcuna priorità o maggiore apprezzamento di questo rispetto agli altri due vincitori, ma per le giovani studentesse è stato comunque emozionante vedere la concretizzazione del loro lavoro, a opera di Marini Industrie.

Anche quest’anno la collaborazione di Beste – rappresentata alle premiazioni da Federico Pagliai e Benedetta Ciabilli – ha reso possibile quello che, nella estrema ristrettezza dei tempi, è stato un piccolo prodigio: realizzare, partendo dal tessuto ideato dalle studentesse, un modello in 3D del tailleur immaginato come destinazione finale del tessuto.

Ma i premi non sono finiti qui. Quest’anno, a concorso già avviato, era emersa per i partecipanti una nuova opportunità: un premio ulteriore rispetto ai tre originari, non previsto in partenza ma scaturito dall’adesione del Comune di Prato all’iniziativa “M’illumino di meno” di Rai Radio2. E’ nato così il premio “M’illumino di meno va di moda”, che una giuria apposita costituita dal Comune di Prato e da Confindustria Toscana Nord ha assegnato selezionando fra i progetti presentati quello che dimostra maggior sensibilità e attenzione al tema della sostenibilità. Il premio è andato a un gruppo di studenti della classe 5a GT dell’istituto Russell-Newton (Sofia Mondanelli, Conny Pagliarin, Alessandro Poli, Giulia Rosci, Farit Vasquez) con il loro progetto che prevede l’utilizzo di cotone organico e richiama modelli espressivi delle popolazioni amazzoniche.

“Il progetto ‘E’ di moda il mio futuro’ continua a darci delle belle soddisfazioni – commenta il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Francesco Marini -. Per i concorsi abbiamo visto tanti progetti interessanti e belli, espressione dello spirito fresco e curioso con cui i ragazzi guardano alla moda. L’interesse per il progetto è stato indubbiamente forte. Quest’anno avevamo fissato in 300 il numero massimo di studenti da accogliere nelle visite aziendali del tessile-abbigliamento e in 100 per il calzaturiero. Ma non abbiamo voluto deludere nessuno e alla fine le visite sono state rispettivamente 400 e 130: del resto questa è un’attività alla quale attribuiamo particolare importanza perché vogliamo che i giovani vedano con i propri occhi quelli che domani potrebbero essere i loro ambienti di lavoro, le persone che vi operano, le belle cose che si realizzano nei nostri stabilimenti. Sono momenti complicati per il settore moda e i giovani possono facilmente avere la percezione che non ci siano spazi per loro. Non è così, e non solo per le necessità di ricambio generazionale rese più acute dalle dinamiche demografiche, ma anche perché le nuove generazioni, con le loro idee, la percezione e visione del mondo, la forte propensione per la tecnologia, la sensibilità per i temi ambientali, sono in particolare sintonia con il mondo della moda. Dai giovani giungono per la moda stimoli fondamentali e, parallelamente, le aziende del settore possono offrire loro opportunità molto interessanti. Con ‘E’ di moda il mio futuro’ riteniamo di presentare a giovani e giovanissimi qualche minimo saggio di cos’è il nostro mondo e di quali opportunità può dare.”

“Gli eventi finali di ‘E’ di moda il mio futuro’ sono coincisi con la sottoscrizione formale del nuovo contratto nazionale del tessile-abbigliamento, negoziato fra Confindustria Moda e i sindacati – aggiunge Maurizio Sarti, delegato per la formazione della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord (di cui è anche coordinatore del gruppo Produttori di tessuti) ma che a livello nazionale è anche componente la Delegazione ristretta della Commissione per le relazioni industriali di Confindustria Moda -. Da Milano ho voluto essere presente a Prato almeno in collegamento per dire anche questo: che noi imprenditori crediamo in ciò che facciamo, come dimostra questo contratto che introduce un significativo incremento delle retribuzioni, nuovi strumenti di welfare ed elementi di flessibilità per favorire la conciliazione vita-lavoro. Oneri non da poco, che abbiamo reso noti nelle loro linee generali già a novembre al raggiungimento dell’accordo sostanziale fra le parti, formalizzato oggi nella sua veste definitiva: ma pur in un momento complesso come l’attuale è prevalso il desiderio di esprimere fiducia e di dimostrarla concretamente con questi investimenti sulle persone. Temi come il contratto nazionale di settore saranno sembrati remoti e un po’ strani ai ragazzi che avevamo oggi in auditorium, ma i più grandi fra loro fra pochissimi anni saranno chiamati a effettuare scelte di lavoro che significano anche scelte di vita: questioni come la stabilità occupazionale e i buoni livelli retributivi, come quelli previsti dal contratto nazionale del tessile-abbigliamento sottoscritto da noi, potranno essere determinanti per indirizzare le loro decisioni. Lo spazio per i giovani c’è: solo a Prato, sono 5.000 i lavoratori del settore sopra i 55 anni e quindi prossimi al pensionamento; il Sistema informativo Excelsior prevede per Prato oltre 3.700 entrate nel settore moda nel trimestre aprile-giugno 2025. Le esperienze e gli stimoli che giungono da ‘E’ di moda il mio futuro’ non sono quindi pure suggestioni ma indicano seri e reali percorsi professionali nel settore, in tutti i ruoli possibili, dai più operativi e tecnici a quelli dirigenziali, strategici, creativi, gestionali. Voglio rivolgere un ringraziamento molto sentito, oltre che ai ragazzi che portano nel progetto entusiasmo e voglia di scoprire cose nuove, alle scuole, ai dirigenti scolastici e ai docenti che negli anni continuano, sempre più numerosi, a seguire ‘E’ di moda il mio futuro’. Senza di loro, questo progetto non sarebbe possibile.”

Le premiazioni a Monsummano Terme

Appuntamento ormai stabile, e bella festa quella che ha chiuso il concorso dedicato alla progettazione di una calzatura presso il teatro Montand di Monsummano Terme dove si sono ritrovati amministratori, imprenditori, studenti e insegnanti; presenti l’assessore Comune di Monsummano Terme Monica Marraccini, che ha portato il saluto dell’amministrazione e, in rappresentanza di Confindustria Toscana Nord, il coordinatore del gruppo Cuoio e calzature della sezione Sistema moda Rodolfo Checcucci, il delegato all’education dell’associazione Davide Trane e il componente la Commissione di valutazione Fabrizio Cappellini.

Erano stati 127 i ragazzi e le ragazze di 4 scuole superiori di tre diverse province (per Pistoia il liceo artistico Petrocchi, per Prato il liceo artistico Brunelleschi, per Firenze l’istituto di istruzione superiore Cellini-Tornabuoni e l’ISISTL Russell-Newton) che avevano preso parte al concorso e al webinar formativo, che da quest’anno era condizione necessaria per poter presentare il proprio modello.

I numeri finali sono stati importanti, e ne sono infatti scaturiti 68 progetti (i ragazzi potevano presentare anche lavori di gruppo), di cui 20 ammessi in finale dalla giuria composta da due imprenditori (Eleonora Antonini e Fabrizio Cappellini) e dall’assessore Monica Marraccini, in rappresentanza del Comune di Monsummano.

Il tema su cui i candidati si sono dovuti misurare è stato da un lato meno vincolante rispetto a quello delle passate edizioni (“progettate una scarpa di qualsiasi tipo, purché rossa”). E’ stato invece sfidante invitare i ragazzi a riflettere sul valore simbolico di quella scarpa, alla luce di fatti di cronaca cui troppo spesso si trovano ad assistere, quello della violenza di genere esercitata con diverse modalità e livelli di gravità; fino al più grave esito. I finalisti erano presenti con i loro insegnanti alla cerimonia conclusiva del concorso.

La graduatoria finale ha premiato come prima classificata Lije Doci della classe 5a A del liceo artistico Petrocchi di Pistoia, assente alla cerimonia, e la cui targa ricordo e il diploma di partecipazione sono stati ritirati dalla compagna Emine Vogli  (mentre alla loro scuola è andato l’assegno premio); secondo posto al gruppo delle ragazze della 5a M dell’istituto Cellini-Tornabuoni di Firenze Matilde Berni, Vittoria Giuliani, Giada Mazza e Melissa Rosi, che hanno ricevuto la targa ricordo e l’attestato di partecipazione; targa ricordo e attestato di partecipazione anche a Lisanna Jin Hui Min, della classe 4a H del liceo artistico Brunelleschi di Prato, classificatasi terza.

“Ancora una volta il consenso attorno alla nostra iniziativa è stato di stimolo a replicarla, seppure in un anno sinceramente complicato per il nostro comparto e dove sarebbe stato lecito interrogarsi se avesse senso aprire le nostre aziende a tanti giovani delle nostre province – afferma il coordinatore del gruppo cuoio e calzature di Confindustria Toscana Nord Rodolfo Checcucci -. Tuttavia crediamo sia bene mostrare ai nostri ragazzi la realtà, senza edulcorare niente; e abbiamo dato loro l’opportunità di vedere persone al lavoro, impegnate a progettare, disegnare, promuovere il proprio prodotto senza perdersi d’animo, anzi moltiplicando gli sforzi. Quest’anno in particolare il numero di imprese che hanno accolto le scolaresche è stato maggiore di quello degli anni precedenti, e questo è segnale della fiducia che comunque muove l’imprenditore. Voglio ringraziare, a progetto concluso, tutti quanti ci hanno aiutato a realizzarlo, anche su un tema così suggestivo come quello della violenza di genere, su cui abbiamo sfidato i ragazzi con risultati sorprendenti”.

 

Nella foto il podio dei vincitori a Monsummano: da sinistra l’assessore Monica Marraccini, la terza classificata Lisanna Jin Hui Min (classe 4a H del liceo artistico Brunelleschi di Prato), il gruppo delle seconde classificate Matilde Berni, Vittoria Giuliani, Giada Mazza e Melissa Rosi (5a M dell’istituto Cellini-Tornabuoni di Firenze), Emine Vogli compagna della prima classificata Lije Doci, oggi assente (classe 5a A del liceo artistico Petrocchi di Pistoia) e che ne ha ritirato la targa, il delegato all’education di Confindustria Toscana Nord Davide Trane, il coordinatore del Gruppo Cuoio e Calzature di Confindustria Toscana Nord Rodolfo Checcucci e Fabrizio Cappellini, industriale e componente la commissione di valutazione del Premio

 


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