Le tendenze di Milano Unica A/I 2019-20
marzo 30 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, PratoPer identificare le nuove tendenze autunno-inverno 2019/2020, Milano Unica – il cui prossimo appuntamento è dal 10 al 12 luglio – si lascia ispirare da un messaggio di positività universale, che parte dal concetto di unione tra popoli e nazioni appartenenti alle diverse latitudini del mondo.
Il tema della prossima edizione è Nations to Nations, inteso come legame simbolico tra genti, culture e tradizioni diverse, che tuttavia riescono a mantenere la propria autonomia identitaria.
L’input è di giocare creativamente con i contrasti di colore e di peso di tessuti, disegni, strutture e stampe. Tenendo sempre presente una priorità : le stoffe del futuro dovranno essere rispettose dell’ambiente.
La Commissione Stile, guidata dall’art director Stefano Fadda, ha immaginato tre tipologie di Nations to Nations, ciascuna delle quali unisce tre Paesi agli antipodi e altrettanti concetti di stile legati al Grunge Organico, all’Essenzialismo Artigianale e al Tecno Romantico.
Nella scorsa edizione Milano Unica ha abbracciato con successo lo slogan ecologista Save the Planet: sulla stessa scia si colloca il tema del Grunge Organico.
Il grunge che affonda nei movimenti giovanili di Seattle è un’estetica che nasce da una presa di coscienza ecologista e abbraccia la filosofia della sostenibilità , applicandola alla quotidianità .
I Paesi presi in considerazione – Scozia, Turchia e Romania – sono accomunati da un forte background culturale, legato alla vita contadina e all’outdoor. Partendo dai tradizionali tessuti di ogni nazione emerge una combinazione tra ecologia e folklore, alla base di una proposta materica che privilegia il nylon riciclato, i tessuti di origine naturale che incontrano pigmenti fotosensibili (come accade con il filato Lumen) e i teloni usurati stampati, maltinti o strutturati, che vengono trattati con film impermeabili.
Il poliestere spalmato con microsfere di vetro luminose, così come le plastiche, sono rigenerati, mentre da scorze di frutti riciclati si ricavano fibre.
Il mondo delle farm ispira molti materiali come pellami idrorepellenti, pesanti fil coupé rustici e stramati. Nuove strutture di cotoni bio s’ispirano a funghi e licheni e vengono trattati con tinture vegetali, oltre che trapuntati con imbottiture eco.
Per il tema eco grunge la cartella colori propone l’arancio ACE energizzante, il ruggine “allo zenzero”, il bordeaux mirtillo piccante, il bianco soia vellutata, il verde sia detox che minerale, il celeste ghiaccio e il blu magnesio.
Il tema dell’Essenzialismo Artigianale parte dall’artista e designer Bruno Munari, facendo riferimento alle forme geometriche basiche –  triangolo, cerchio, rettangolo e quadrato -, per arrivare ai concetti spaziali appartenenti al linguaggio dell’architettura.
La combinazione tra pulizia e artigianalità è determinante nella scelta delle fibre e delle strutture. Troviamo quindi forme cliniche e disegni rigorosi, filati preziosi e lavorazioni ricche ma discrete.
Cuciture sartoriali ispirano nuove disegnature, luxury double accoppiati con organze sintetiche, jersey indemagliabili, organze stampate effetto tessuto e panni imbottiti di neoprene o altri materiali gommosi.
La cartella di questa sezione parte dal presupposto che ogni tono possa esistere da solo, come un’unica visione color block, con tonalità ispirate al mondo della progettazione minimale di lusso: giallo liquido, lilla industriale, grigio cemento, rosa design, blu sartoriale, cristallo acquamarina, legno cammello e mogano levigato.
Terzo e ultimo tema il Tecno Romantico: l’ispirazione per colori e materiali arriva sia dalla pittura fiamminga con le sue nature morte e le suggestioni floreali, che dalle architetture moderne di Baku, la capitale dell’Azerbaijan, fino alla ricchezza cromatica e decorativa indonesiana.
S’impone un mix tra romanticismo, decoro e tecnologia, dove le fibre sono performanti, con tecniche confort, idrorepellenti e traspiranti, ma l’estetica è iperdecorata, decadente e romantica.
Gli jacquard si ispirano ai tessuti d’arredamento, sia mono che multicolor, con motivi in ciniglia. In primo piano anche micro jacquard etnici, con bordure in gomma e micro jacquard geometrici floreali.
I velluti dévoré sovrapposti, stampati effetto chiné o dark cangiante, fanno riferimento agli ambienti fiamminghi, così come la rivisitazione dei popeline rigidi e dei Sangallo, le laserature sui cotoni e le georgette superdecorate.
I colori esprimono una visione caleidoscopica, che viaggia dalle tonalità romantiche e quelle tecnologiche proponendo il giallo oleoso, il viola super leggero, il grigio tempera o il viola lacca.
In sintesi, Nations to Nations è un invito ad aprirsi al nuovo, a tutto ciò che di positivo può arrivare dallo scambio tra Paesi in un mondo ormai senza confini. In fondo, oggi, Internet ha aperto gli occhi sul globo, così come fece il cannocchiale di Galileo Galilei.
Lo slogan Uniti per Essere Unici non è altro che un invito a riflettere sull’importanza di una integrazione positiva tra i popoli, quale fonte di ricchezza (nella foto, un’immagine di Erdna sui mood dell’autunno-inverno 2019/2020).