Moda, Tessile, Abbigliamento

L’industria tessile europea caldeggia un accordo sui negoziati UE-UK: a rischio 130mila posti di lavoro

novembre 27 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News

Un nuovo studio, commissionato da EURATEX (l’associazione europea del tessile-abbigliamento, presieduta dall’imprenditore Alberto Paccanelli) con l’Università di Lovanio, rivela che una Brexit “no deal” avrebbe un impatto negativo sull’industria tessile&abbigliamento , con la perdita di  oltre 100.000 posti di lavoro  per l’UE a 27 e  di oltre 27.000 per il Regno Unito. Le[1]perdite di output per il Regno Unito sarebbero pari al 41,8% del suo valore aggiunto nella produzione di T&A, mentre l’UE-27 nel suo complesso perderebbe circa il 9,7%.

I negoziatori stanno compiendo uno sforzo decisivo,  ma un “no deal” può ancora verificarsi  qualora  non vi sia  una ratifica tempestiva del Withdrawal Agreement o   l’accordo venga ratificato, in assenza  di un’intesa sulle future relazioni UE-Regno Unito prima della fine del periodo di transizione.

Uno scenario soft Brexit ridurrebbe i danni, ma sconvolgerebbe  comunque le catene del valore Europee e condurrebbe a pesanti perdite di posti di lavoro. Una soft  Brexit  significherebbe, per il Regno Unito, la perdita di  4.759 posti di lavoro  e una perdita di produzione del 7,3% di valore aggiunto; mentre per l’UE a 27 si perderebbero 17.786 posti di  lavoro e in produzione l’1,7% di valore aggiunto.

Nel caso di una Brexit “no deal”, le perdite di produzione per il Regno Unito sarebbero pari al 41,8% del valore aggiunto, mentre l’UE-27 nel suo complesso perderebbe circa il 9,7% del suo PIL. Per il Regno Unito ciò corrisponderebbe alla perdita di 27 141 posti di lavoro, mentre per l’UE-27 nel suo complesso la perdita di posti di lavoro sarebbe pari a 101 756.

La maggior parte della perdita di posti di lavoro nell’UE a 27 avverrebbe, in ordine decrescente, in Italia, Romania, Portogallo, Germania, Francia, Spagna e Polonia. Nel caso di una hard Brexit,

27.000, 12.000 e 11.000 posti di lavoro andranno perduti rispettivamente in Italia, Romania e Portogallo, Dati che corrispondono a circa il 27%, 12% e 10% della popolazione attiva totale nel settore all’interno dell’UE-27.

Nonostante ciò, facendo una proporzione tra l’impiego nel settore e il PIL del Paese, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Svezia, Francia, Danimarca e Repubblica Ceca risulterebbero i Paesi più in sofferenza tra  gli EU-27, sia in termini di impiego nel settore che  in valore aggiunto.  Per Irlanda e Belgio, una Brexit no deal sfocerebbe – rispettivamente – in un -23% e -14% di perdite di posti di lavoro e perdite di produzione pari a -40% e -25% del valore aggiunto settoriale.


[1] Studio condotto dal Prof. Hylke Vandenbussche. Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Lovanio, Belgio. Tutti i dettagli disponibili con EURATEX (contattare  Roberta Adinolfi – adinolfi@euratex.eu) .

Dirk Vantyghem, direttore generale di EURATEX, ha commentato i risultati dello studio: “Queste cifre riflettono la legittima preoccupazione delle aziende per una Brexit no deal. Le relazioni commerciali UE-Regno Unito sono una componente essenziale del loro modello di business competitivo, per entrambi gli attori. Per il settore T&A, abbiamo offerto una soluzione vantaggiosa per tutti (integrando il Regno Unito nella Convenzione PEM), che limiterebbe al minimo le interruzioni nella catena del valore T&A.

Il presidente di EURATEX, Alberto Paccanelli, ha aggiunto: ” Invito i leader politici di entrambe le parti a usare il buon senso e a pensare ai posti di lavoro in gioco. Le nostre aziende cercano di mantenere i livelli occupazionali, nonostante l’impatto del Covid19; non possiamo aggiungere loro più peso.”

Informazioni su EURATEX

Come voce dell’industria tessile e dell’abbigliamento europea, EURATEX lavora per creare un ambiente favorevole all’interno dell’Unione europea per la progettazione, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti tessili e dell’abbigliamento.

L’industria tessile e dell’abbigliamento dell’UE, con circa 160.000 imprese che danno lavoro a 1,5 milioni di lavoratori, è un pilastro essenziale dell’economia locale in molte regioni dell’UE. Con oltre € 61 miliardi di esportazioni, il settore è un attore globale che commercializza con successo prodotti ad alto valore aggiunto su mercati in crescita in tutto il mondo.

In collaborazione con le istituzioni dell’UE e altre parti interessate europee e internazionali, EURATEX si concentra su priorità chiare: una politica industriale ambiziosa, ricerca efficace, innovazione e sviluppo delle competenze, commercio libero ed equo e catene di approvvigionamento sostenibili.


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