Moda, Tessile, Abbigliamento

Lineapelle dice addio a Bologna

marzo 14 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Eventi, News

La voce circolava, adesso è una certezza. L’edizione di Lineapelle svoltasi nel polo fieristico di Bologna dall’11 al 13 marzo è stata l’ultima sotto le due Torri, dopo 28 anni di presenza nella città felsinea. A confermare tale decisione a FashionMag.com è stato proprio Salvatore Mercogliano, Amministratore Delegato di Lineapelle, una manifestazione che è oggi la più qualificata rassegna internazionale di pelli, accessori, componenti, sintetici, tessuti e modelli per calzatura, pelletteria, abbigliamento e arredamento in pelle.

“Da settembre ci spostiamo a Milano, alla fiera di Rho, dove occuperemo 6 padiglioni, 7 quando insieme a Lineapelle si svolge anche Simac (Salone Internazionale delle Macchine e delle Tecnologie per le Industrie Calzaturiera e Pelletteria, ndr). Si tratta di una svolta strategica maturata nel tempo, perché il mercato è mutato: 28 anni fa il quartiere fieristico di Bologna era quasi nuovo e ben superiore alla vecchia fiera in centro a Milano; inoltre il mercato era orientato alla clientela italiana, mentre oggi esportiamo il 75% del prodotto e sono cambiate sia la nazionalità, che la qualità dei buyer. Sono arrivati nomi dell’alta moda e del lusso, che danno e pretendono molto. Attori trainanti che si muovono nelle capitali della moda. Avevamo quindi bisogno di essere in una di esse”, ha spiegato a FashionMag il Dott. Mercogliano.

Ma non c’è solo questo. L’AD ha precisato un altro aspetto fondamentale: nel settore della pelle l’Italia non è seconda a nessuno, basti pensare che il 67% della produzione conciaria europea proviene dal nostro Paese. Ciononostante, negli ultimi 13 anni Lineapelle ha perso il 26% dei suoi espositori e il 34% dei suoi visitatori mentre, Oltralpe, per esempio, il salone ‘Le Cuir à Paris’ (da febbraio 2014 di proprietà di Première Vision, ndr) è riuscito a crescere molto. “Questi per me sono dati imputabili principalmente ad un calendario sbagliato e al ritardo con cui si svolge Lineapelle rispetto alle esigenze della moda: chiediamo da 13 anni al polo fieristico bolognese di farci anticipare l’edizione di ottobre, permettendoci di organizzarla entro la prima metà di settembre, ma ci è sempre stato detto di no, in nome del fatto che c’è il Cersaie”, continua Mercogliano. “Noi chiedevamo che il Cersaie slittasse in avanti solo di 5 giorni, perchè la nostra fiera potesse svolgersi dall’11 al 13 settembre. Se era probabile un trasferimento di Lineapelle a Milano, per la posizione di primaria importanza che riveste la città all’interno dei circuiti della moda internazionali, è certo che non sarebbe avvenuto in modo così repentino se non avessimo ricevuto un diniego formale all’anticipazione delle date, ripetuto per oltre 4 mesi, da ottobre a metà febbraio, da parte della dirigenza di Bologna Fiere. A quel punto ci siamo guardati intorno e abbiamo trovato la disponibilità di Fiera Milano”, precisa l’AD.

“Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano, ci ha garantito la possibilità di organizzare Lineapelle orientativamente dal 10 al 12 settembre per la presentazione delle collezioni invernali e tra l’ultima settimana di febbraio e la prima di marzo per quelle estive, con date che definiremo con esattezza a breve. Il contratto con Milano verrà presentato in questi giorni. Adesso Bologna Fiere ci proporrebbe il 7, 8 e 9 settembre, ma il 7 è una domenica e per il nostro comparto non ha senso. E poi è tardi. Da un punto di vista legale gli accordi verranno perfezionati entro il 25 marzo, ma di fatto è già tutto deciso” ha concluso Salvatore Mercogliano.

L’imprenditore ha osservato con rammarico che in questi 28 anni Bologna si è ripiegata su se stessa, i negozi del fashion importanti sono rimasti pochi, le manifestazioni fieristiche del comparto sono via via sparite. Una critica mossa da moltissimi espositori è il costo degli spazi espositivi, quello abnorme degli hotel nei giorni delle fiere, i problemi di viabilità (vedasi l’accesso all’aeroporto), i trasporti mal organizzati, le lunghissime attese per prendere un taxi fuori dalla fiera. “Per fortuna che Lineapelle aveva previsto dei pullman per portare i visitatori agli alberghi, altrimenti sarebbe stato un inferno”, hanno commentato dei buyer.

Lineapelle, che negli anni ha saputo diversificare la sua offerta attraverso eventi di nicchia (Anteprima, Trend Selection New York, Trend Selection London, Tokyo, Parigi, Lineapelle Asia a Canton) vede mediamente presenti ad ogni edizione 1.100 aziende (a questa erano 754 italiane, 347 estere) provenienti da 42 Paesi, con oltre 40.000 metri quadri di superficie espositiva occupata. Dati che, secondo Salvatore Mercogliano, a Milano sono destinati a crescere.

Elena Paseri per Fashionmag.com


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