Macchine tessili, ordini in calo nel III trimestre 2024
novembre 7 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Como, News, PratoNel terzo trimestre 2024, l’indice degli ordini delle macchine tessili, elaborato dall’Ufficio Studi di ACIMIT, l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine Tessili, ha segnato un calo rispetto al periodo luglio-settembre 2023 (-19%). In valore assoluto l’indice si è attestato a 50,6 punti (base 2021=100).
Ciò è la risultante della diminuzione registrata sui mercati esteri (-23%), responsabili dell’86% degli ordini totali. In Italia si è, invece, osservato un recupero del 15% sul terzo trimestre 2023. Il valore assoluto dell’indice sui mercati esteri si è attestato a 49,1 punti, mentre in Italia a 61 punti. Nel terzo trimestre il carnet ordini ha raggiunto i 3,8 mesi di produzione assicurata.
Marco Salvadè, presidente di ACIMIT, ha affermato: “L’indice degli ordini continua a mantenersi su livelli bassi. È la domanda estera a preoccupare maggiormente. Gli investimenti in macchinari, infatti, restano al palo in alcuni dei principali mercati del meccanotessile italiano, quali India, Turchia e Bangladesh”.
La crescita della raccolta ordini sul mercato interno non è sufficiente a colmare il gap registrato all’estero, dato che gli ordini raccolti in Italia hanno rappresentato il 14% della raccolta totale anche nel terzo trimestre 2024. L’incremento osservato, inoltre, deve essere confrontato con l’analogo trimestre dell’anno precedente, quando la raccolta era già apparsa deficitaria.Stante la debole domanda in diversi mercati di primo piano, i costruttori italiani si stanno attrezzando per cercare nuove opportunità in Paesi dove l’industria tessile è ancora poco sviluppata tecnologicamente. Continua Marco Salvadè: “Recentemente ACIMIT ha organizzato delle missioni esplorative in Turkmenistan e in Kirghizistan per sondare il mercato tessile locale e capire le necessità tecnologiche delle sue aziende. In questo momento di evidente difficoltà per il settore mi pare necessario fare un appello alle istituzioni governative affinché rafforzino il sostegno fornito ai costruttori italiani nelle loro attività di penetrazione dei mercati esteri”.