Marenzi:”Nel 2015 il sistema ha tenuto”
giugno 22 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News“E’ un principio di assoluta importanza quello di dare al consumatore finale la certezza della certificazione di origine”. Lo ha detto il presidente di Sistema Moda Italia, Claudio Marenzi, il 21 giugno, a margine dell’assemblea annuale.
“Per noi – ha aggiunto – il Made in Italy vale tantissimo perchè è tra i primi tre marchi più importanti nel mondo e questo è un valore aggiunto per piccole e medie imprese. Questo è comunque un tema difficile sul quale dobbiamo riuscire a portare a casa dei risultati. E per noi è un dovere morale”.
Marenzi, sul fronte dei dati, ha detto: “Il 2015 chiude con una piccola crescita dell’1% che è formato da un pareggio del tessile ed una crescita del 2% dell’abbigliamento. Il nostro è un settore vocato all’esportazione. Il sistema ha tenuto.
Le prospettive sono di una crescita leggera che deve essere confermata con i fatti a fine anno. Abbiamo una situazione internazionale tale che si verificano delle crisi che per noi sono incontrollabili. Il mondo è talmente instabile che è difficile fare delle previsioni esatte”.
SMI rivede stime 2016
Nel primo semestre 2016, secondo le simulazioni economiche Smi-Liuc, lo scenario dell’industria italiana del tessile-moda si presenta con una revisione a ribasso delle previsioni fatte nel dicembre 2015. E’ quanto emerge dai dati resi noti nel corso dell’assemblea del Sistema Moda Italia.
In particolare i primi sei mesi del 2016 vedrebbero un fatturato del +0,9% (rispetto al +2,2% stimato a dicembre), media di una variazione pari al +0,6% per il tessile e al +1,1% per l’abbigliamento moda.
I dati definitivi e circoscritti al periodo gennaio-marzo indicano un export interessato da una bassa dinamica, ovvero +0,8%, mentre l’import inverte il trend e segna una battuta d’ arresto, pari a -0,7% (import che era cresciuto, invece, del +8,2% nel primo trimestre 2015).
Secondo il bilancio settoriale elaborato da Sistema Moda Italia, l’ industria italiana del tessile-moda archivia il 2015 con un fatturato moderatamente in crescita (+0,6%) rispetto al 2014. Il turnover settoriale, pertanto, si porta a 52,4 miliardi di euro, guadagnando oltre 330 milioni rispetto al 2014. Nel 2015 l’export, cresciuto del 2,1%, passa a 29.056 milioni di euro, assicurando cosà un incidenza del 55,5% sul turnover totale.