Moda, Tessile, Abbigliamento

Milano Unica: entro settembre deciderà se anticipare la fiera a luglio

settembre 7 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, Prato

Tutta nuova, rivolta all’alto di gamma, focalizzata sul fashion, pronta al futuro. Si è inaugurata il 7 settembre la 23/ma edizione, di Milano Unica con 442 espositori, di cui 139 esteri. Quelli che compongono il nucleo della proposta di alta gamma del salone sono 382 (di cui 79 europei), ai quali, come è tradizione della rassegna, si sommano le aziende di alto livello presenti all’interno dei cosiddetti Osservatori: Giappone 39 e Corea 21. In occasione della cerimonia inagurale tra i vari temi affrontati, anche la possibilità che la manifestazione slitti da settembre a luglio.Un adecisione che verrà presa entro la fine di settembre.

La rassegna internazionale dei tessuti si svolge per la prima volta nei padiglioni di Fiera Milano a Rho, in contemporanea con la giornata conclusiva di The Micam e Mipel per sottolineare la volontà e l’importanza politico-economica di fare sistema. E per ribadire come il tessuto, oltre che punto di partenza di tutta la catena del fashion, sia fondamentale per quei valori aggiunti di qualità e di autenticità che contraddistinguono il made in Italy. Una ulteriore offerta espositiva di alta gamma all’interno di Milano Unica è poi Origin Passion and Beliefs, manifestazione che valorizza la filiera produttiva artigianale dell’accessorio dell’alto di gamma nei percorsi tematici Leather, Stone, Textile e Technology.

“A Milano Unica non abbiamo l’ossessione dei numeri, pur senza trascurarne l’importanza – ha spiegato il Presidente Ercole Botto Poala, inaugurando la manifestazione col sottosegretario allo sviluppo economico Ivan Scalfarotto -.
Questo principio ci obbliga ad essere qualitativi ed eccellenti in tutto, innovativi e dinamici, aggiornati e interessanti”.

Nel nuovo corso di Milano Unica la moda è poi protagonista diretta con la mostra On Board, dedicata al processo nascosto che porta dall’ispirazione alla nascita della collezione, una collettiva curata da Simone Marchetti che espone i moodboard degli stilisti italiani accanto alle collezioni che hanno ispirato.

Per la tessitura italiana i primi cinque mesi del 2016 hanno fatto registrare dinamiche migliori rispetto al corrispondente periodo del 2015. Con 830 milioni di euro il settore concorre per il 26% del saldo commerciale positivo della filiera Tessile-Moda italiana pur pesando solo per il 15% sull’intero fatturato.

Marenzi (SMI): l’Italia deve fare sistema e iniziare a ragionare per temi

“Nella promozione del Made in Italy, le distinzioni settoriali sono finite e bisogna iniziare a ragionare per temi”. È questa, in sintesi, la posizione di Claudio Marenzi, Presidente di Sistema Moda Italia rilasciata oggi a margine dell’evento inaugurale di Milano Unica.
“L’industria del tessile-moda che rappresentiamo è cresciuta del 1,1% lo scorso anno e continua anche in questi primi mesi dell’anno a seguire un trend simile”, ha continuato Marenzi. “Tale andamento è però controbilanciato da una diminuzione nel numero di aziende. Una situazione in chiaroscuro che possiamo risolvere solo se continuiamo con coraggio e decisione a fare sempre più sistema, mettendo al centro un unico grande brand: l’Italia. Questo significa ragionare per temi, e non più per settori, e significa avviare sforzi comuni e congiunti di ampio respiro, evitando iniziative di promozione locali, che disperdono risorse senza raggiungere una massa critica efficace”.

“Il concentrarci sui temi permetterebbe alle imprese e alle istituzioni di elaborare piani di supporto e di aiuti fiscali alle aziende, come ad esempio il riconoscimento dei crediti d’imposta sui campionari e il superammortamento sugli investimenti industriali”, ha continuato Marenzi. “Due provvedimenti che potrebbero potenzialmente dare un nuovo slancio sia alle attività commerciali nel mondo sia a quelle produttive delle nostre imprese in Italia”.

Scalfarotto: siamo primi ora dettiamo noi regole gioco

“Non adattiamoci più ai calendari altrui, alle manifestazioni estere per modulare i nostri appuntamenti della moda. Ora è arrivato il momento di dettare i nostri calendari”. Lo ha detto il sottosegretario allo sviluppo economico Ivan Scalfarotto, inaugurando alla fiera di Milano a Rho, la 23/ma edizione di Milano Unica, rassegna internazionale del tessuto di alta gamma.

“Vogliamo cambiare il paradigma – ha aggiunto Scalfarotto -.0 Noi siamo i primi nella moda e nel fashion, possiamo e dobbiamo dettare le regole del gioco. Saranno gli altri semmai a preoccuparsi de quello che facciamo noi”. “Stiamo pensando – ha concluso il sottosegretario alla sviluppo economico – di mettere tutti gli eventi legati alla moda nello stesso momento. Forse si tratta di coraggio, sicuramente non è incoscienza”.

 


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