Moda, Tessile, Abbigliamento

Milano Unica fa sistema. Calenda: «60 milioni per l’internazionalizzazione»

febbraio 11 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Eventi, News

Ancora una volta il presidente di Milano Unica Silvio Albini, durante la conferenza stampa di apertura della 18esima edizione del salone tessile che si è tenuta oggi in Sala Bolaffio, ha ribadito il concetto di fare sistema. E Carlo Calenda, vice ministro per lo Sviluppo Economico, ha promesso: «Investiremo 60 milioni nella promozione dell’internazionalizzazione».

Oltre a Calenda, Albini ha avuto al suo fianco, quali ospiti d’onore e relatori, Diana Bracco, presidente di Expo 2015, Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro, Ricerca, Università, Moda e Design del Comune di Milano,e Claudio Marenzi, presidente di Sistema Moda Italia (nella foto, Silvio Albini e Carlo Calenda).

Il presidente ha esordito ricordando che, per il quinto anno consecutivo, il saldo della bilancia commerciale del tessile italiano è in positivo, con un risultato di 2,4 miliardi di euro, nonostante il calo del 2,4% di fatturato registrato nel 2013, e che il 2014 è iniziato con leggeri segnali di ripresa, che fanno ben sperare. Inoltre Albini ha anticipato che nella prossima edizione di settembre 2014 sarà presente una selezione di aziende del Sol Levante in un’area a loro interamente dedicata:Osservatorio Giappone. Quest’iniziativa è frutto di una partnership con la Japan Fashion Week Organization, associazione che riunisce gli industriali tessili e dell’abbigliamento.

Anche l’intervento di Diana Bracco, che ha presentato lo stato dei lavori in corso per Expo 2015, è stato incentrato sulla necessità di fare sistema: «Dopo un avvio un po’ stentato, ora stiamo procedendo uniti» – ha commentato l’imprenditrice, facendo riferimento agli intoppi che avevano costellato l’inizio dei cantieri. La Bracco ha ribadito l’importanza dell’esposizione universale che attirerà nel nostro Paese 142 nazioni. L’80% della popolazione mondiale sarà presente a Milano con 60 padiglioni e la Cina ne avrà tre: uno istituzionale e due corporate. «Milano sarà: il place to be del 2015» ha concluso Diana Bracco.

Cristina Tajani ha sottolineato l’impegno delle istituzioni al fianco della Fiera. Impegno che l’assessore porterà anche in Cina, partecipando al prossimo appuntamento con Milano Unica Shanghai, in calendario dal 3 al 5 marzo 2014.

Claudio Marenzi ha chiesto al Governo italiano d impegnarsi di più: «Perché non c’è cuneo fiscale che tenga se non c’è il supporto alle aziende – ha spiegato il presidente di Smi -. L’Italia ha bisogno di regole certe, che tutelino il made in Italy o il made in Europe. C’è bisogno di fare chiarezza sull’origine dei prodotti».

Il vice ministro Carlo Calenda ha affermato di avere a disposizione 60 milioni di euro, che verranno investiti nella promozione dell’internazionalizzazione : «Li ho recuperati – racconta Calenda – attraverso capitoli di bilancio mai usati. La maggior parte della cifra era su un conto dal ‘93». E ancora: «Stiamo stringendo accordi d’investimento anche con Sistema Moda Italia».

In platea il gotha degli operatori del settore tra cui spiccavano Pier Luigi Loro Piana, presidente di Ideabiella e Brunello Cucinelli, i vertici di Pitti Immagine con Raffaello Napoleone, amministratore delegato dell’ente, Mario Boselli, presidente dellaCamera Nazionale della Moda Italiana, Jane Reeve amministratore delegato CNMI eBeppe Modenese presidente onorario.

Nell’introduzione ai lavori e nel saluto ai partecipanti una silenziosa standing è stata tributata alla memoria di Sergio Loro Piana, imprenditore tessile recentemente scomparso.

 

g.d.b. per Fashion magazine

 


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