Nasce Confindustria Moda. le aziende associate sono più di 67mila
marzo 29 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, Eventi, News, PratoNasce Confindustria Moda; la nuova federazione che rappresenterà le imprese della moda, del tessile e dell’accessorio, nasce dalla fusione di federazioni preesistenti.
Le più rappresentative delle quali sono Smi – Sistema Moda Italia e Fiamp – Federazione Italiana dell’Accessorio Moda e Persona.
La nuova organizzazione sarà guidata dal presidente Claudio Marenzi, mentre il suo vice sarà Cirillo Marcolin, socio di Marcolin Spa, marchio dell’occhialeria di Longarone, nel Bellunese.
L’annuncio è stato dato ieri a Milano, alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
Confindustria Moda rappresenta oltre 67mila imprese del Made in Italy, che generano un fatturato di oltre 88 miliardi di euro e danno lavoro a oltre 580 mila lavoratori. Le imprese associate hanno registrato nel 2016 il 62% dell’export italiano del settore.
Per adesso Confindustria Moda offrirà ai propri associati, servizi trasversali di consulenza legale, gestione delle relazioni industriali e un ufficio studi, mentre le associazioni federate manterranno autonomia operativa su tematiche verticali e specifiche di ciascun settore, come ad esempio gli eventi e le fiere,
Confindustria Moda si è dotata di un sistema di governance che prevede l’alternanza alla presidenza tra Smi e Fiamp, con mandati biennali, e due direttori generali con deleghe specifiche: Gianfranco di Natale, attuale direttore generale di Smi e Astrid Galimberti, che ricopre lo stesso ruolo in Anfao.
La sede sarà a Milano e sarà attiva all’inizio del 2018. Vi confluiranno tutte le associazioni, le manifestazioni fieristiche e gli uffici della neonata Federazione.
«Oggi è una giornata storica per il Made in Italy – commenta Claudio Marenzi –. Noi siamo l’eccellenza artigiana nell’immaginare, creare e far sognare i consumatori. Siamo anche uno dei settori trainanti del Pil italiano ed europeo, e ci prendiamo il posto che ci spetta in Italia e in Europa, continuando con più forza battaglie su temi come la lotta alla contraffazione, la distribuzione, i rapporti sindacali».
Sulla scelta del nome: “Confindustria Moda, perché è quello che noi siamo, un sistema all’interno di Confindustria” continua Marenzi: “siamo un settore leader in Europa, di gran lunga superiore alla Francia, soprattutto se si pensa alla quota di prodotti che vengono realizzati in Italia. I numeri sono impressionanti“. “Oggi siamo particolarmente orgogliosi che sotto una federazione unica si raggruppa la qualità, l’emblema, lo stile, un modo di essere italiano. Grande punta avanzata, dal punto di vista industriale, sul quale dobbiamo investire e puntare, come Paese e come industria italiana“. Marenzi evidenzia inoltre che la moda “può dare lavoro e in futuro anche di più. Si è sempre parlato di un reshoring, tema che non è mai stato poi di fatto affrontato in maniera corretta anche a causa dei limiti che l’Europa ci impone. Ma abbiamo grandi potenzialità, perché c’è una grande voglia di made in Italy nel mondo. Non solo del consumatore finale, ma dei marchi a produrre. Dunque non solo nel settore dell’abbigliamento, ma anzi magari anche di più in quello dell’occhialeria e degli accessori“. Insomma è “una grande sinergia quella che abbiamo creato oggi“.
Marenzi ha annunciato che la neonata organizzazione comincerà a essere operativa nei prossimi mesi, su alcune grandi funzioni: il centro studi, che è fondamentale per ragionare su strategie future, la parte sindacale e la parte legale. Questi sono i primi tre temi messi a fattore comune, per iniziare a lavorare più sull’aspetto industriale e di strategia.
E’ intervenuto poi il presidente degli industriali Vincenzo Boccia che ha rimarcato come la moda rappresenti oggi la punta avanzata del sistema industriale italiano. “La moda e l’agroalimentare sono i settori che nonostante la crisi non hanno arretrato. Sono settori che dobbiamo seguire sempre con la massima attenzione, visto che sono l’esempio e l’emblema del made in Italy nel mondo”.
Per Cirillo Marcolin, Confindustria Moda nasce con l’intento di dare un a casa comune alle esigenze delle aziende associate alle diverse associazioni aderenti. “L’offerta diversificata di servizi che abbiamo ideato, ha l’obiettivo di sostenere e promuovere il nostro Made in Italy, sinonimo intrinseco di qualità, di un sistema unico che racchiude una delle industrie cardine dell’economia italiana”.