SMI: in crescita l’export del tessile nei primi 9 mesi del 2014
dicembre 17 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsNei primi 9 mesi del 2014, secondo le elaborazioni effettuate dal Centro Studi di Sistema Moda Italia su dati Istat, l’export del Tessile-Moda è cresciuto del 4% su base annua, portandosi a quota 21,6 miliardi; parallelamente, l’import è aumentato dell’+8%. Il saldo commerciale si conferma, pertanto, positivo per oltre 6,8 miliardi, pur calando di 260 milioni circa rispetto al medesimo periodo del 2013.
Entrambi i macro comparti della filiera si sono mossi in area positiva; in particolare, le vendite estere di Tessile crescono del +3,2%, quelle di Abbigliamento del +4,4%. Guardando alle singole merceologie, si rileva come al debole aumento sperimentato dai filati (+0,7%), si affianca un più deciso +3,4% nel caso dei tessuti (grazie soprattutto ai risultati della tessitura serica, laniera e chimica, mentre il tessuto cotoniero cede il -2,2%); segue un aumento del +3,1% evidenziato dal tessile per l’arredo-casa, mentre il complesso degli ‘altri tessili’ (es. tessili tecnici) guadagna un +4,5%. La maglieria, best performer, cresce del +5,4%, mentre l’abbigliamento confezionato del +4,1%; di contro, la calzetteria non va oltre un +0,3%.
In termini di macro-area geografica, le vendite comunitarie risultano in aumento del +5,2%, mentre il complesso delle aree extra-UE segna mediamente un +2,6%. Tra le destinazioni UE, risulta in crescita l’export verso la Germania (+4,1%), ma soprattutto verso Regno Unito (+8,3%) e Spagna (+5,3%), mentre la Francia frena al -0,9%. Nel caso dei mercati extra-europei, invece, risulta premiato l’export diretto negli USA (+7,3%), ad Honk Kong (+10,9%) e in Cina (+11,2%). La Russia cede, invece, il 10% nell’arco dei primi nove mesi dell’anno rispetto al corrispondente periodo del 2013.
Sul fronte delle importazioni, la Cina, che assicura il 23% dell’import totale di settore, mostra un incremento del +4,7%. Anche nel caso dell’import dinamiche positive interessano Germania (+8,7%) e Spagna (+13,9%), nonché, al contrario di quanto rilevato per l’export, la Francia (+9,7%). Si conferma molto sostenuto il ritmo di incremento dell’import dal Bangladesh (+21,5%), circoscritto comunque al 5,1% dell’import complessivo del periodo monitorato.
“L’integrità della filiera, l’alto livello di specializzazione e il suo posizionamento a livello internazionale hanno assicurato nuova linfa al sistema industriale tessile-moda italiano, che nel 2014, come indicano i dati, si è fatto trovare pronto a rispondere ai nuovi stimoli e alle rinnovate richieste del mercato globale, ‘affamato’ di produzioni ‘belle e ben fatte’ come quelle made in Italy – commenta il Presidente di Sistema Moda Italia, Claudio Marenzi -. In particolare, hanno premiato il nostro Tessile-Abbigliamento mercati tradizionali come Germania, Regno Unito e Spagna, ma anche e soprattutto USA e Cina-Hong Kong. Anche nel 2014 l’export si conferma, pertanto, il maggior volano di crescita per il settore. E’ naturale che il dato negativo legato alla Russia desti una certa preoccupazione – continua Marenzi -, ma nonostante la complessa situazione geo-politica attuale unita a quella economica del Paese, la contrazione è stata più contenuta rispetto ad altri settori merceologici. L’export come volano fondamentale per il settore tessile – moda è una riconferma del valore del made in Italy, che purtroppo non ha ottenuto il giusto riconoscimento e tutela dall’Unione Europea. Un’occasione perduta anche in termini di posti di lavoro che potevano nascere grazie all’appoggio al made in e alle produzioni italiane.”