Moda, Tessile, Abbigliamento

Torna in formato digitale l’edizione 2020 di “E’ di moda il mio futuro”

dicembre 2 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

“E’ di moda il mio futuro”, il progetto di orientamento dei giovani verso le professioni del tessile, dell’abbigliamento e del calzaturiero, torna anche in questo difficile 2020. Realizzato da Confindustria Toscana Nord su impulso della sezione Sistema moda dell’associazione, il progetto giunge così al suo 4° anno con una “digital edition” compatibile con le limitazioni imposte dalla situazione sanitaria.

“Anche in questo anno così complesso ci sembra giusto, per motivi sia ideali che pratici, proporre ai giovani il nostro progetto di orientamento.” spiega il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Maurizio Sarti “Intendiamo in primo luogo dare un segnale di fiducia nel futuro del settore e nella sua piena ripresa, in cui crediamo con la massima convinzione. Fare oggi orientamento dei giovani verso le professioni del mondo della moda è una necessità reale e concreta: i giovani che effettuano ora le loro scelte scolastiche si affacceranno sul mondo del lavoro fra tre, cinque anni, o anche di più. E’ importante che la situazione attuale, molto difficile per quasi tutti i settori manifatturieri e in particolare per la moda, sia percepita per quello che è, cioè contingente, legata a una situazione sanitaria eccezionale di cui si comincia a intravedere la fine. La moda in tutte le sue declinazioni conoscerà senz’altro una forte ripresa, anche se forse con caratteristiche diverse al pre-covid, e con essa si riproporrà il problema che affligge da anni il settore: il bisogno delle competenze di personale giovane e aperto al nuovo, in grado di andare a sostituire l’attuale forza lavoro la cui età media è molto elevata. Nel distretto pratese, ad esempio, nel 2008, quindi solo 12 anni fa, i lavoratori del tessile under 40 erano il 42,4% del totale, nel 2019 erano il 27,5%. Il tessile, l’abbigliamento, il calzaturiero torneranno a fornire opportunità di occupazione interessanti per stabilità, livelli retributivi, qualità degli ambienti di lavoro e, non ultimi, per i contenuti del lavoro stesso. Un grazie particolarmente sentito a chi ci ha fatto sentire la sua vicinanza in questa edizione così anomala, in primo luogo gli enti locali, che anche quest’anno hanno concesso il loro patrocinio: apprezziamo particolarmente il fatto che il Comune e la Provincia di Prato, il Comune di Monsummano Terme e la Provincia di Pistoia abbiano sposato il nostro progetto. Un grazie anche a Gi Group, la prima multinazionale italiana del lavoro, che anche quest’anno sponsorizza ‘E’ di moda il mio futuro’, e al PTP Moda-Formazione Moda Toscana, la rete guidata dall’ITIS Buzzi che riunisce alcune fra le più importanti realtà formative del territorio nelle discipline del settore moda. Particolarmente preziosa, poi, la collaborazione della Fil-Centro per l’impiego di Prato, alla quale dobbiamo la disponibilità di dati fondamentali per inquadrare il tema dei bisogni di professionalità nelle imprese del territorio.”

A seguire operativamente il progetto è un gruppo di lavoro costituito in seno alla sezione Sistema moda per occuparsi specificamente di offerta formativa, fabbisogni di professionalità e orientamento. A coordinare il gruppo è Roberta Pecci, che descrive così l’edizione 2020 di “E’ di moda il mio futuro”: “Siamo partiti dalla constatazione dell’ottimo successo riportato dalle precedenti edizioni del progetto e ci siamo proposti di dargli continuità reinventando in chiave digitale le iniziative svolte negli anni scorsi. Per la gran maggioranza delle attività questa ‘conversione’ al digitale si è rivelata fattibile. Realizzeremo quindi anche quest’anno gli incontri con i ragazzi di terza media alle prese con la scelta delle scuole superiori e con le loro famiglie. Il primo appuntamento sarà proprio con loro sabato 5 dicembre, con una videoconferenza in cui la psicologa Monica Torsellini fornirà consigli per effettuare la scelta della scuola nella massima serenità e senza pregiudizi; sempre i ragazzi della terza media sono invitati il sabato successivo, 12 dicembre, a conoscere le scuole di Prato e di Pistoia per la filiera della moda, incluso il meccanotessile. L’istituto tecnico Buzzi e il professionale Marconi di Prato, i licei artistici Brunelleschi di Montemurlo e Petrocchi di Pistoia, l’istituto professionale Sismondi-Pacinotti di Pescia si presenteranno attraverso dei video che consentiranno di visitare virtualmente gli ambienti scolastici, con testimonianze di docenti e studenti e ulteriori commenti dal vivo in videoconferenza. Un grazie alle scuole medie e all’Ufficio scolastico provinciale di Prato e Pistoia, che stanno collaborando per far conoscere queste iniziative agli studenti e alle famiglie, che già in questi giorni possono iscriversi ai due appuntamenti. A gennaio inizieranno invece le attività per i ragazzi delle superiori, con una serie di appuntamenti che continueranno fino a metà febbraio e che prevedono visite virtuali ad aziende del tessile, dell’abbigliamento e del calzaturiero e presentazioni dell’offerta formativa post-diploma. La formula è anche in questo caso quella dei video che illustrano l’azienda o l’istituto di istruzione e che sono commentati in videoconferenza. A marzo invece sarà la volta di Gi Group, che oltre a sponsorizzare il progetto vi partecipa attivamente con iniziative pensate per far comprendere ai giovani come affacciarsi al meglio al mondo del lavoro: i webinar organizzati da Gi Group saranno incentrati su come cercare lavoro nell’era digitale e, tema attualissimo, sulle competenze richieste post-covid. Noi però speriamo di non fermarci qui e di poter proporre, in primavera, anche i consueti laboratori al Museo del tessuto tanto apprezzati gli anni scorsi e realizzabili solo in presenza: se le condizioni sanitarie lo consentiranno prolungheremo con grande piacere il progetto anche dopo marzo.”

“Ci siamo interrogati a lungo, anche con i colleghi del gruppo Cuoio e calzature prima di metterci al lavoro per rinnovare questa iniziativa: il 2020 è un anno che non dimenticheremo facilmente”. – conclude Rodolfo Checcucci che del gruppo è il coordinatore all’interno della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord – Abbiamo però fatto due valutazioni: il nostro territorio ha tradizione produttiva, scuole qualificate, una collaborazione consolidata con le amministrazioni locali. Cosa ci manca, quindi? Anche adesso, in un’ottica di lunga visione, osserviamo che l’auspicato superamento dell’attuale congiuntura ci imporrà di pensare a un ricambio delle professionalità che maggiormente qualificano le nostre calzature. Avremo bisogno quindi di un percorso idoneo, che la scuola certo contribuirà a tracciare affidandone l’affinamento a successive esperienze dirette in azienda, per tramandare e ulteriormente qualificare quelle manualità che hanno fatto apprezzare la qualità dei prodotti per cui il nostro distretto è rinomato. Sono mestieri preziosi, a cui le scuole avvicinano ma che si imparano con tanta passione e cura. Di queste professionalità avremo ancora più bisogno se consideriamo che nel 2008, solo 12 anni fa, i lavoratori under 40 erano il 42,9% del totale addetti, nel 2019 erano il 31,7%. Sono quella fascia a cui guardiamo perché sono persone che hanno maturate esperienza importante (fra questi, il 9,5% nel 2018 è nel segmento che va dai 35 ai 39 anni) ma allo stesso tempo hanno tempo e modo di continuare a crescere in azienda. Mentre questa fascia si assottiglia, cresce quella dei oltre 60 anni, professionalità fondamentali in azienda ma destinati a uscire dal mondo del lavoro per raggiunti limiti di età (erano 3,5% nel 2008 e nel 2019 sono 10,5%).  Per questi motivi, appena si verificherà il superamento dell’emergenza sanitaria che tutti speriamo, non mancherà l’appoggio delle aziende aderenti al nostro gruppo all’iniziativa.”

“E’ di moda il mio futuro” ha avuto inizio nel 2017, concretizzando l’idea della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord di realizzare una serie coordinata di iniziative ed eventi in grado di suscitare l’interesse e la curiosità dei giovani – studenti delle medie inferiori e superiori – verso il tessile, l’abbigliamento e il calzaturiero. Comparti, questi, le cui opportunità di lavoro non sono ben conosciute né dal punto di vista quantitativo né nell’ampio ventaglio di professionalità offerte da una filiera articolata e complessa come poche altre.

Fra le figure tecniche risultano particolarmente richiesti negli ultimi anni – al netto delle difficoltà contingenti del periodo covid – i periti chimici e tessili, i dispositori tessili, gli esperti nel controllo qualità, questi ultimi sia nel tessile che nella confezione, dove sono ricercati anche grafici e modellisti cad, figura questa utilissima anche nel settore calzaturiero. A proposito di quest’ultimo, diventeranno preziosi, soprattutto nella fase di ricambio generazionale in azienda di fatto già in corso, tutti i profili di assemblaggio del prodotto: montaggio, cucitura e fresatura della scarpa sono fasi qualificanti delle lavorazioni, da cui l’azienda non può prescindere.


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