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UBI Biella: produzione in calo nel IV Trimestre

marzo 14 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, News

Camera di Commercio, Unione Industriale Biellese e Confindustria Novara Vercelli Valsesia diffondono insieme i risultati delle rispettive indagini, con l’obiettivo di monitorare l’andamento della congiuntura nelle province di Biella e Vercelli. Mentre i dati dell’ente camerale fotografano l’andamento del quarto trimestre del 2018, l’analisi confindustriale raccoglie le previsioni degli imprenditori per il primo trimestre del 2019.

“L’affanno di alcuni settori e le previsioni non certo ottimiste sul futuro di tanti imprenditori, che avevamo registrato nella scorsa indagine, si sono palesati con i segnali di rallentamento rilevati nell’ultimo trimestre del 2018. I recenti dati Istat confermano le difficoltà dell’attuale fase ciclica dell’economia italiana. Per i nostri territori, che sull’export vantano tradizione di rilievo, preoccupa anche il quadro economico internazionale, con i primi segnali di calo degli ordinativi dall’estero. Il clima di scarsa fiducia influenza negativamente le scelte imprenditoriali, in una fase in cui gli investimenti in innovazione sono fondamentali per i livelli di competitività” dichiara Alessandro Ciccioni, Presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli.

Il Vice Presidente dell’Unione Industriale Biellese con delega all’Economia d’Impresa, Emanuele Scribanti, commenta: “Gli scenari nazionali e internazionali continuano a risentire di un clima di profonda incertezza, a cui si sommano le previsioni indicanti un sostanziale arresto della crescita economica italiana. Inoltre la stagnazione dei consumi, causa e al contempo effetto, sta colpendo la gran parte dei settori dell’economia biellese accompagnata dal costo delle materie prime che si mantiene alto. In questo contesto è allarmante l’assenza di una politica industriale orientata alla crescita, allo sviluppo del Paese e all’apertura verso l’Europa anche dal punto di vista strutturale. Inevitabilmente tali prospettive si traducono, anche per le imprese biellesi, nell’impossibilità di mettere in campo strategie di più ampio respiro e nella conseguente necessità di rivedere in termini più prudenziali le proprie aspettative”.

“Le numerose incertezze che stanno caratterizzando l’avvio del nuovo anno, sul mercato interno come a livello globale – commenta il Presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia,Gianni Filippa – hanno fatto virare in negativo le previsioni per il primo trimestre 2019 degli imprenditori vercellesi e valsesiani. Il dato più sintomatico riguarda la propensione all’investimento, che si è di fatto dimezzata nell’arco di 12 mesi: solo il 21% delle imprese prevede, infatti, di realizzare investimenti ‘significativi’, mentre il livello di utilizzo degli impianti è calato di tre punti percentuali in sei mesi, al 76%. Il saldo tra imprenditori ottimisti e pessimisti in merito al possibile incremento dei livelli occupazionali si è ridotto di 10 punti, mentre le intenzioni di ricorso alla cassa integrazione hanno registrato un lieve aumento. Rendono il quadro meno negativo le rilevazioni relative agli ordini totali, sostanzialmente stabili, e all’export, in lieve calo, mentre la redditività è prevista stabile. A livello settoriale le aziende del metalmeccanico e della rubinetteria e valvolame hanno saldi ottimisti/pessimisti migliori della media per quanto riguarda i livelli di attività e gli ordinativi totali. Il tessile-abbigliamento denota un quadro non univoco e con elementi di incertezza, soprattutto per quanto riguarda i saldi tra imprenditori ottimisti e pessimisti relativi ai livelli di attività, agli ordini e al grado di utilizzo degli impianti mentre, in controtendenza con gli altri settori, fa emergere una sensibile crescita dell’export e della propensione all’investimento. Le nostre aziende stanno combattendo ogni giorno per non perdere competitività sui mercati. In questi anni le imprese tedesche, che sono il nostro principale competitor, hanno sviluppato molto la loro digitalizzazione mentre il Governo italiano ha ridotto gli investimenti per ‘Industria 4.0’. Anche sul fronte occupazionale diventa sempre più difficile assumere quando ci si trova di fronte a irrigidimenti in un mercato del lavoro che richiede più flessibilità. Nel nostro Paese siamo del tutto fermi anche su infrastrutture ed energia: ambiti in cui, ragionando in una prospettiva di lungo periodo, si dovrebbero fare forti investimenti, non bloccarli…”

IV TRIMESTRE 2018: I DATI A CONSUNTIVO A CURA DELLA C.C.I.A.A. DI BIELLA E VERCELLI

I risultati emergono dall’Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera, condotta dalla Camera di Commercio di Biella e Vercelli nell’ambito dell’analisi congiunturale regionale. La rilevazione è stata condotta nel mese di gennaio 2019 con riferimento al periodo ottobre-dicembre 2018.

BIELLA

Nel quarto trimestre del 2018 il sistema manifatturiero biellese registra un calo della produzione industriale globale, con dati non uniformi tra i diversi settori. Nel periodo ottobre-dicembre 2018, la variazione tendenziale grezza della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari a -1,9 punti percentuali, risultato peggiore della media regionale piemontese, anch’essa negativa (-0,4%) e che pone Biella come fanalino di coda della graduatoria provinciale del trimestre in esame.

Nell’ambito del dato globale della manifatturiera biellese il segnale più incoraggiante è registrato dalle altre industrie tessili (+2,1%), più contenuta la crescita della meccanica (+0,9%). Stabile la filatura, mentre registrano un dato in contrazione piuttosto marcata la tessitura (-5,6%) ed il finissaggio (-4,1%); meno pesante la diminuzione rilevata dalle altre industrie (-1,6%).

Risultano in lieve calo gli ordinativi provenienti dal mercato interno (-0,6%), mentre è più marcata la contrazione da quello estero (-5,4%).

Scende di poco il fatturato totale (-0,6%), in misura più alta quello estero (-1,7%).

VERCELLI

Nel quarto trimestre del 2018 il sistema manifatturiero in provincia di Vercelli registra un leggero rallentamento della produzione industriale con differenze tra alcuni settori e comparti.Nel periodo ottobre-dicembre 2018, la variazione tendenziale grezza della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari a -0,8 punti percentuali, risultato di poco inferiore a quello registrato a livello regionale (-0,4%).

Il risultato della produzione industriale in provincia di Vercelli vede solo il settore del tessile e abbigliamento (+1,1%) registrare un dato leggermente positivo, seguito con dinamiche improntate alla stabilità da quello alimentare (+0,3%). In calo marcato la chimica (-4,9%), dato negativo per la metalmeccanica (-1,9%), il cui comparto della rubinetteria e valvolame (+0,1%) rimane stabile, sotto al punto percentuale la perdita del settore delle altre industrie manifatturiere (-0,9%).

Per l’immediato futuro non arrivano segnali incoraggianti dalle previsioni degli ordinativi dal mercato estero (-1,2%) e da quello interno (-1,1%).

Il fatturato totale cresce debolmente (+1,1%), in misura maggiore quello estero (+4,8%).

 


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