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Macchine Tessili: ordini stabili nel III Trimestre

novembre 13 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, Prato

Nel terzo trimestre 2018 la raccolta ordini appare stazionaria rispetto al terzo trimestre 2017. Alessandro Zucchi, presidente ACIMIT: “I mercati esteri risentono delle incertezze geopolitiche che caratterizzano questo periodo, mentre in Italia la domanda, grazie alle misure governative legate a Industria 4.0, resta positiva”.

L’indice degli ordini per le macchine tessili elaborato da ACIMIT, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine tessili, nel periodo luglio-settembre 2018 è risultato stabile rispetto al medesimo periodo del 2017. Il valore dell’indice si è attestato a 108,3 punti (base 2015=100).

La raccolta ordini dei costruttori italiani ha avuto però andamenti contrastanti. In Italia l’indice ha fatto segnare un valore assoluto di 121,9 punti, vale a dire il 30% in più rispetto al periodo luglio-settembre 2017. Sui mercati esteri, invece, si è verificata una flessione del 2% e il valore assoluto dell’indice è stato pari a 107,4 punti.

Il presidente di ACIMIT Alessandro Zucchi commenta: “Le aziende hanno riscontrato in molti dei principali mercati esteri una fase di rallentamento nei primi nove mesi dell’anno. In Cina, soprattutto, nostra principale destinazione, le tensioni commerciali con gli Stati Uniti hanno di fatto frenato i piani di investimento di molte imprese tessili ”.

Sul mercato italiano gli ordini sono in crescita, soprattutto grazie all’impulso dato dagli incentivi 4.0. La situazione, però, non è priva di incertezze, se si guarda al futuro. “Il disegno di Legge di Bilancio ha finalmente un testo definitivo. La conferma della Nuova Legge Sabatini e dell’iperammortamento, anche se con qualche novità, sono segnali positivi che arrivano alle imprese” afferma Zucchi.

Ora è necessario un impegno ulteriore sul fronte della formazione, conclude il Presidente di ACIMIT. Impianti produttivi digitalizzati richiedono una forza lavoro in grado di farli funzionare al meglio. Spetta al Governo prevedere incentivi per la formazione 4.0 e alle Associazioni di categoria supportare le aziende in questo percorso formativo”.

 


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