Macchine tessili: ordini in calo nel III Trimestre 2019
novembre 22 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Como, News, PratoLa raccolta ordini per i costruttori italiani di macchine tessili risulta in flessione nel terzo trimestre 2019. E’ soprattutto sul mercato Italia che si riscontra la diminuzione maggiore rispetto al medesimo periodo 2018. Alessandro Zucchi, presidente ACIMIT: “L’incertezza caratterizza questa fase congiunturale, difficile un cambio di rotta entro la fine dell’anno, ma le aziende restano fiduciose per una ripresa nel 2020″.
L’indice degli ordini per le macchine tessili elaborato da ACIMIT, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine tessili, nel periodo luglio-settembre 2019 è risultato in diminuzione del 10% rispetto al medesimo periodo del 2018. Il valore dell’indice si è attestato a 97,4 punti (base 2015=100).
La raccolta ordini dei costruttori italiani è stata negativa sia sui mercati esteri che in Italia. All’estero si è riscontrata una flessione dell’8% e il valore assoluto dell’indice è stato pari a 98,9 punti. Ancora più marcato è stato il calo della raccolta ordini sul mercato interno (-22% rispetto al terzo trimestre 2018). Il valore assoluto dell’indice è stato di 94,9 punti.
Alessandro Zucchi, presidente di ACIMIT, commenta la situazione del mercato: “L’indice degli ordini per il settore fornisce la reale fotografia del ridimensionamento del mercato a livello mondiale. Le tensioni geopolitiche minano il clima di fiducia delle imprese che hanno necessità di investire. In Italia poi le incertezze legate alle modalità con cui si procederà in merito ad Impresa 4.0 hanno di fatto frenato la domanda di macchinario. Mi auguro che l’attuale Governo continui sulla via tracciata da quelli precedenti. Oltre agli incentivi fiscali serve un progetto che miri al potenziamento della formazione in ottica 4.0“.
“Per l’anno in corso non si prevedono cambi di rotta nel trend riscontrato fin qui, conclude Zucchi. I dati relativi all’export, aggiornati ai primi sei mesi, indicano un confronto complessivamente negativo rispetto al medesimo periodo 2018, fatta eccezione per il mercato cinese che è in crescita. Tuttavia ci attendiamo che il 2020 possa portare un rilancio degli investimenti“.