“Recuperare l’orgoglio di essere imprenditori; impegnarsi per la competitività, l’etica, il lavoro”
maggio 29 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, PratoGiornata speciale oggi all’Unione Industriale Pratese: prima dell’Assemblea pubblica con ospiti illustri (Angelino Alfano, Pierluigi Bersani, Giorgio Squinzi) l’Assemblea privata ha costituito il momento istituzionale del passaggio delle consegne fra il presidente uscente Riccardo Marini e il designato Andrea Cavicchi.
Ad aprire i lavori Marini, che ha effettuato il suo ultimo intervento da presidente ringraziando i membri del Comitato di presidenza uscente ed evidenziato le buone prestazioni dell’Unione sul fronte sia della rappresentanza che dei servizi. Un mio rammarico, ha detto, è legato al fatto che i soci stessi non hanno spesso piena consapevolezza di ciò che l’associazione può fare per loro; ha ribadito che il ruolo dell’associazione è quello di trovare mediazioni e punti di convergenza fra gli interessi dei soci, lavorando per il bene comune.
Le votazioni, come sempre a scrutinio segreto, hanno condotto all’elezione di Andrea Cavicchi con 291 dei 307 voti validi presenti. Confermato anche il Collegio dei revisori contabili.
Nell’Assemblea privata Cavicchi aveva tenuto prima del voto il suo discorso programmatico toccando molti temi cruciali:
- i rapporti di filiera e la necessità di tutelarne gli anelli più deboli
- l’etica come modalità comportamentale condivisa
- il lavoro come fattore da incentivare e sostenere
- la competitività ed i fattori che la limitano, dai problemi del credito ai costi dell’energia, dal cuneo fiscale all’assenza di reciprocità nelle condizioni di accesso ai mercati
- la necessità di ritrovare la centralità di Prato e di affrontare i principali nodi strutturali e infrastrutturali della città
- il rapporto con l’Europa
- gli interventi da attuare all’interno dell’associazione per favorire il dialogo, la trasparenza, la comunicazione e quindi una più piena percezione delle posizioni e delle iniziative dell’Unione.
Ma il tema dominante è stato l’orgoglio di essere imprenditori e l’invito a recuperarlo ed a farne il punto di ripartenza del distretto.