PITTI UOMO 101 – TENDENZE FW 22/23
gennaio 12 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsFANTASTIC CLASSIC
A NEW TAKE ON CLASSIC STYLE
Formale maschile contaminato: l’uomo che verrà abbraccia l’idea di un nuovo tailoring. Dal sartoriale allo smart casual, dal college allo street, il guardaroba guarda al buon gusto di codici contemporanei virati all’uso quotidiano. Lo styling gioca un ruolo fondamentale nel dialogo tra diversi registri: capispalla sviluppati in una varietà di texture tratte da classici check, overcheck, gessati, regimental e military. La giacca mostra volumi e rever più importanti, le overshirt associano tessuti naturali e neoprene o jersey. La giacca cappuccio si rinnova con una pettorina in felpa o nylon a contrasto, l’outerwear familiarizza con una vestibilità votata al comfort. Tessuti overcheck spinati e panni danno vita a pezzi forti come il coat lungo con cintura, talora patchwork, sempre duttile alle trasformazioni. E ancora, se i pantaloni allargano i fondi e diventano più baggy, gli abiti sono morbidi e performanti, il completo bicolor ripensa il gessato e il check. In equilibrio fra heritage, prep style e streetwear, piumini e varsity si ammorbidiscono tra panno e nylon.
UN INVERNO URBAN DELUXE
Il knitwear vive di vita propria o si avvicina ai look in tessuto. L’effetto materico si esprime su capi voluminosi ma soft, maglie più raw o minimali, pezzi sottili da portare anche a pelle. Dallo spirito active derivano invece capispalla preziosi a prova di pioggia e neve, ideali per la città come per l’outdoor. Lane finissime con membrane three layer, polyestere e viscosa stretch con finissaggi antipioggia e antivento, panni di lana accoppiati a jersey scuba.
Nei momenti leisure, la giacca-camicia sportiva e i pantaloni gym in filati esclusivi sanno reinterpretare i must del citywear con un twist sartoriale. Giacche varsity, cappotti con cappuccio in cashmere, giacche teddy e doppiopetti oversized, ma anche bomber e pantaloni con coulisse. Mentre la maglieria interviene su felpe con logo in perfetto clima street deluxe, la transizione sostenibile della produzione segue il concetto di economia circolare. La scelta di filati naturali contagia un cashmere ibrido, parzialmente riciclato, attento agli equilibri tra comfort e rispetto per il pianeta. A toni caldi e neutri si alternano verdi e azzurri nordici e invernali.
TECHNO COOL INFORMALE
Dedicato al warrior metropolitano, il guardaroba punta su capi multifunzionali, strutturati e versatili, per un utilizzo all day long. I capispalla, dal giaccone al parka passando per field jacket e piumino, sono spesso concepiti in chiave genderless. Tra i materiali, nylon e cotone organico water repellent, ma dal touch confortevole, mentre i pezzi in Sensitive accostano proprietà elastiche e tecniche.
Se la goose jacket accoglie imbottiture eco, processi di cucitura a caldo garantiscono massima protezione contro pioggia e vento. Mix di tessuti, cotoni trapuntati e trapunte in nylon creano contrasti tra lucido e opaco. Per i giorni più freddi, via libera a giacche in piuma voluminose e reversibili, in neoprene stampato abbinato al nylon. Stampe trompe l’oeil riflettono un effetto maglia con fantasie tipiche dei maglioni nordici.
DYNAMIC ATTITUDE
A PREPPY APLOMB
L’eleganza dei college americani ispira capispalla e una maglieria a righe con loghi e patch. La palette cromatica valorizza panna, cammello, blu, testa di moro e diversi toni di grigio. Arancio, giallo e celeste, colorano un utilizzo discreto di accessori e dettagli su maglieria, felpe e gilet per una visione contaminata dal formale. Il mondo tecnico e performante entra nel guardaroba con tessuti in nylon stretch su trench, parka, bomber, piumini e puffy. Giacca e pantaloni vantano le performance di tessuti antipiega, antigoccia e super stretch, alternandosi al total look in denim. Sfumatura spiccatamente street per varsity con patch e maniche in ecopelle. Alle atmosfere dettate da uniformi college si aggiungono hoody e crewneck over, pantaloni cargo e in gabardina doppiata.
DENIM LIFE
Passe-partout tra i più inossidabili, è modellato sulla personalità di chi lo indossa, giorno dopo giorno. Per i cultori del denim, l’atmosfera è rilassata ma energetica: spesso declinato in versione comoda, con chiusura regolabile e fit di ispirazione giapponese. I tessuti sono iper ricercati come cotone egiziano, denim e cachemire, cimosati dal Giappone, fibre hi-tech. Un armadio fatto anche di pantaloni cargo, camicie fluide, jeans classici e straight o stile anni ’70. Un viaggio tra durevolezza di tele rese performanti, contributi alla sostenibilità ambientale e lavaggi d’archivio. Tessuti naturali arricchiti da dettagli military e inflessioni workwear raccontano l’evoluzione di questo capo timeless, da personalizzare attraverso l’uso quotidiano. La sensibilità eco-responsabile ripensa la scelta di minuterie: bottoni, rivetti e zip a basso impatto ambientale in acciaio non galvanizzato. E poi dettagli green come salpe in cuoio riciclato e fodere in cotone organico trattate con lavaggi ad acqua.
SUPERSTYLING
TRA MARE E TERRA, LA RICERCA ECO-SOSTENIBILE
Capi che dichiarano una missione comune: la tutela del pianeta. Focus su tecniche all’avanguardia per la tintura dei materiali, con soluzioni capaci di ridurre il consumo di acqua. Sempre più evolute, nuove capsule in maglia impiegano filati nati dalla conversione di bottiglie di plastica recuperate in mare.
L’attenzione alla sostenibilità culmina su capi come l’abito washable e antibatterico in alternativa al completo biodegradabile. E ancora, via libera a progetti upcycling di sneakers uniche e irripetibili. Diventano pezzi must-have, realizzati recuperando capi usati e prodotti di scarto.
ARCHIVI IN VERSIONE CONTEMPORARY
Il lato urbano di nuove ispirazioni military detta applicazioni patchwork, stampe mimetiche dipinte a mano raccontano suggestioni d’archivio. Sono spunti ricchissimi tratti dall’arte e dalla tradizione filtrata da un gusto sempre personale. Lo stile incontra i concetti di praticità e innovazione propri dei pantaloni utility. È un inverno che punta su velluti, drill di cotone, fustagno, jersey in alternativa al denim. Il capo evergreen per eccellenza è virato in versione comfort, con chiusura regolabile e una mano di ispirazione giapponese.
Effetti originali dati da metodi innovativi di tintura e lavaggio rompono con i processi tradizionali di confezione della pelle. Giacche che combinano young style e un materiale antico, da reinventare avvalendosi anche di trattamenti vintage. E ancora, i mood del knitwear ripensano disegni d’archivio: alternative alla polo, eleganti dettagli di colli, segni di usura e rammendo accanto a motivi jacquard. Sottili armonie di colore su jacquard e intarsi introducono a geometrie e tracce floreali o rendono unico l’eco-cashmere. Ispirazioni storiche da reimmaginare anche attraverso lo styling.