Nel 2013 il lusso crescerà del 2% (+6% a tassi costanti)
ottobre 29 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsSecondo il Monitor Altagamma sui Mercati Mondiali 2013, il mercato dei beni personali di lusso aumenterà quest’anno del 2% (+6% a tassi costanti), a quota 217 miliardi di euro. Le previsioni sono di una crescita reale tra il 3% e il 5% fino al 2016, pari a 245 -255 miliardi di euro.
Quest’anno, come ha spigato Claudia D’Arpizio, partner di Bain&Co. e autrice della ricerca, il business dei prodotti luxury ha comunque dovuto scontare la fluttuazione delle valute, nettamente sfavorevoli per l’euro, con lo yen (svalutato del 20%), che ha contribuito a metà dell’impatto.
“La super crescita delle ultime stagioni era comunque destinata a calmierarsi – ha affermato D’Arpizio -. Il lato positivo per i brand del lusso è che adesso potranno spostare la loro attenzione dal tenere il passo con il presente a pianificare il futuro”.
“La vera novità del 2013 è che l’America, invertendo la tendenza degli ultimi anni, con un +4%, supera la Cina (+2,5%), grazie al turismo dei cinesi e all’apertura di nuovi negozi”, ha precisato D’Arpizio.
L’Europa, invece, registra un +2% per merito dello shopping degli stranieri, che bilancia la contrazione della spesa interna. Tra le realtà più dinamiche spicca il Sud-Est asiatico, con un +11%, grazie, non solo alla performance di Singapore, ma anche di Malesia, Indonesia, Vietnam e Tailandia. Si evidenzia anche l’Africa, con un +11% e nuovi sbocchi come l’Angola e la Nigeria, che si affiancano ai più consolidati Marocco e Sud Africa.
“Tra i canali di vendita, il retail continua a superare il wholesale e gli outlet crescono ovunque – ha spiegato la consulente -. Ma il vero exploit è quello dell’e-commerce, che viaggia a un ritmo del +28%, pari a quasi 10 miliardi di euro, circa il 5% delle vendite totali del lusso e comparabile ai ricavi di tutta la Germania”. “Ormai - ha proseguito – il livello di penetrazione dell’online sta spingendo le aziende a trattare questo canale come parte integrante della propria strategia globale, piuttosto che come fonte occasionale di business, anche perché il rischio della cannibalizzazione è alle porte”. La categoria più performante sul web è quella delle calzature, soprattutto femminili.
L’analisi effettuata da Bain&Co. comprende pure gli altri settori del lusso. Auto, vino e liquori, alberghi, gourmet food, arredamento e yacht registrano una crescita annua positiva, portando il mercato complessivo a 800 miliardi di euro, quasi il 6% in più rispetto al 2012: “Si è quindi sulla buona strada per avvicinarsi al trilione entro i prossimi cinque anni”, dice D’Arpizio.
“Competere nel mercato del lusso è sempre più complicato e la situazione, per alcuni aspetti, sta cominciando a somigliare sempre di più a quella dei beni di largo consumo – ha concluso la consulente -. Per cui diventa imprescindibile conoscere molto bene il consumatore, i suoi bisogni e aspettative, indipendentemente dal Paese in cui spende”. (Nella foto, il finale della sfilata Prada per la primavera-estata 2014).
e.c. per Fashion magazine