SMI: Made in Pakistan, schiavitù tessile
aprile 2 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsClaudio Marenzi, Presidente di Sistema Moda Italia ha fortemente voluto partecipare il 1° aprile a Bruxelles presso il Parlamento Europeo, a fianco dell’organizzatrice Cristiana Muscardini al convegno:”Made In Pakistan: Schiavitù Tessile”. L’azzeramento dei dazi al Pakistan non sta producendo gli effetti positivi sperati in termini di riqualificazione del lavoro sul territorio, auspicati dalla Comunità Europea al momento del provvedimento nel 2013. Tuttavia i danni arrecati alla filiera europea sono ingenti e destinati ad aggravarsi.
L’Italia sarà uno dei Paesi europei che subirà il maggiore danno, possedendo una attiva filiera manifatturiera nel tessile-abbigliamento, ma non solo. Sostiene il Presidente di SMI , Claudio Marenzi: “Oggi il consumatore che acquista un prodotto tessile a basso costo e privo di etichetta di provenienza, non è consapevole dello sfruttamento e delle pessime condizioni di lavoro che stanno dietro l’acquisto effettuato. Il prodotto deve essere “trasparente”, cioè deve permettere al consumatore di effettuare una scelta informata; il prodotto con un prezzo più elevato e l’etichetta di provenienza garantiscono una realizzazione nel rispetto delle norme a tutela dei lavoratori, della qualità di materiali e lavorazioni e dell’ambiente.”
Un’informazione completa circa l’origine del prodotto in relazione al prezzo richiesto è un elemento essenziale per permettere una decisione corretta ai fini dell’acquisto. Attualmente l’Unione Europea è l’unica area al mondo in cui non esistono norme specifiche che impongano l’obbligo di apporre sui prodotti un’etichetta con l’indicazione di origine. Il cosiddetto “Made In” è lo strumento più efficace per fare conoscere ai consumatori la reale situazione che sta dietro ogni filiera produttiva. La filiera non protetta crea enormi danni, come siamo stati costretti a vedere negli ultimi anni.
Inoltre il “Made in” è fondamentale per mettere in risalto l’eccellenza del manifatturiero italiano, realizzato in sicurezza , in tutte le fasi della filiera. Il Presidente di SMI auspica che il convegno odierno porti le istituzioni europee a rapide soluzioni concrete in relazione alla tutela di ogni filiera manifatturiera europea ed al monitoraggio e quindi alla denuncia di gravi situazioni di semischiavitù, come quelle che sono state presentate in video.