Il tessile-moda Ue vale 166 miliardi (-1,2%)
giugno 6 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsNonostante la delocalizzazione e l’andamento altalenante del mercato, il settore moda europeo tiene tutto sommato le posizioni. Secondo i dati Euratex, in base a quanto riportato da Moda.es, nel 2013 l’attività produttiva del tessile e dell’abbigliamento dell’Ue ha generato un fatturato di 166 miliardi di euro, l’1,2% in meno rispetto all’anno precedente, ma lontano dalle perdite del 2011.
Il tessile-abbigliamento europeo ha archiviato lo scorso anno con 172.662 imprese e 1,7 milioni di dipendenti. Il solo tessile conta 52.690 imprese (-3,7%). Nel corso del 2013 hanno abbassato le serrande 7.282 aziende. Il calo maggiore è legato al segmento dell’abbigliamento, sceso del 3,3% rispetto al 2012 a 74,7 miliardi di euro. La tessitura è invece stabile a -0,1% per un valore di 81,6 miliardi di euro, mentre la produzione di filati sintetici è salita del 5,9 % a 10,2 miliardi di euro.
Sul fronte del commercio estero, le importazioni provenienti da Paesi dell’Unione europea sono aumentate del 2% a 92,3 miliardi di euro e hanno così recuperato la battuta d’arresto dell’esercizio precedente quando la flessione aveva raggiunto il 4,2 per cento. Le esportazioni, d’altro canto, sono aumentate del 2,1% nel 2013 a 42,2 miliardi di euro. Negli ultimi cinque anni le esportazioni di prodotti tessili e di abbigliamento europei sono aumentate del 38,5 per cento. Per quanto riguarda i principali fornitori, nel tessile la Cina, Turchia, India, Pakistan e Stati Uniti si confermano i principali partner anche se gli ordini europei verso questi Paesi sono diminuiti. Gli Stati Uniti restano tuttavia il più importante mercato di riferimento per il tessile seguito da Turchia, Cina, Svizzera e Russia che rappresentano complessivamente il 39,6 % delle esportazioni europee di tessuti. Per l’abbigliamento sono Cina, Bangladesh, Turchia, India e Marocco a guidare la classifica dei fornitori con il 76,7% degli ordini, mentre sul fronte export i Paesi principali sono Svizzera, Russia, Stati Uniti, Hong Kong e Giappone con il 55,3% delle esportazioni totali.
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