Pitti Uomo prosegue la sua politica di promozione del Made in Italy, in particolare tramite delle collaborazioni con prestigiosi dettaglianti di lusso. Nel giugno del 2013, il salone fiorentino, punto di riferimento mondiale per la moda maschile, ha lanciato un progetto con i grandi magazzini Isetan di Shinjuku-Tokyo. L’iniziativa, programmata per quattro stagioni, giungerà al termine con la prossima edizione di Pitti Uomo di gennaio 2015.
“L’anno prossimo, annunceremo una nuova collaborazione con i grandi magazzini statunitensi Saks, e speriamo di ampliare numericamente questo tipo di partnership con molte altre insegne”, svela a FashionMag Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine, la società che organizza le fiere fiorentine.
“La distribuzione internazionale sta cambiando, e ormai segue nuove logiche. I department store hanno meno importanza di fronte ai grandi centri commerciali, che vendono o affittano loro degli spazi. La nuova sfida per le aziende consiste nel gestire questi spazi. Ma per i marchi piccoli è più difficile”, spiega Marzotto.
Per aiutare le piccole label detentrici dell’eccellenza manifatturiera del Made in Italy, che prese singolarmente non hanno abbastanza forza e peso, Pitti Uomo prevede di proporre alle catene di department store una propria selezione di marchi partecipanti alla fiera, per permettere a queste ultime di presentarsi insieme in un contesto privilegiato.
Nel caso dell’iniziativa con Isetan sono stati selezionati oltre 100 marchi di menswear, le cui collezioni, svelate nel corso del Pitti Uomo, sono state presentate successivamente nel grande magazzino giapponese, poco dopo la chiusura del salone, con la possibilità data ai clienti di passare in esclusiva dei pre-ordini prima della loro commercializzazione.

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