Più resistente del prêt-à-porter, il mercato dell’intimo e dalla calzetteria è rimasto stabile nel 2015, con addirittura una leggera progressione per la lingerie considerata singolarmente. Questa osservazione corrisponde all’attuale stato di salute attraversato dalla fiera leader di questo settore: infatti, il Salon International de la Lingerie, appena svoltosi nei giorni dal 23 al 25 gennaio a Parigi, ha potuto vantare una presenza stabile e dei segnali incoraggianti.

Sebbene l’organizzatore Eurovet da due stagioni non fornisca più nessun dato sulle presenze, afferma comunque che esse sono rimaste allo stesso livello di gennaio 2015. Nessun miracolo dunque, ma piuttosto una buona tenuta del salone rispetto ai temuti sconvolgimenti. Le presenze estere hanno comunque dovuto registrare i cali del numero di visitatori belgi, giapponesi, statunitensi e canadesi, a causa del timore di attentati, sostiene Eurovet, ma anche di quelli russi, in ragione del persistere della crisi economica che interessa il Paese eurasiatico.

Tra le progressioni, l’organizzazione annuncia la Svezia, la Norvegia, la Corea del Sud, l’Ucraina e l’Austria, che entra persino nella ‘Top 10′ delle nazioni più rappresentate, proprio al decimo posto. Ed è cresciuto anche il contingente francese. L’accresciuta presenza di visitatori venuti dalla provincia ha infatti permesso alle presenze francesi globali di aumentare di alcuni punti percentuali.

Come hanno testimoniato i marchi espositori, gli addetti ai lavori e l’organizzazione stessa, in fiera si è riscontrata un’attività costante, soprattutto il sabato e la domenica, ma che è durata anche per metà lunedì. Inoltre, si sono avute delle dinamiche commerciali efficaci, dei buoni contatti di massima, e si respirava un mood generalmente positivo. Le numerose sfilate organizzate durante il weekend, dalla fiera o da Lise Charmel per i suoi 70 anni, hanno avuto successo, partecipando attivamente a questo andazzo positivo.

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