Meccanotessile: tiene il mercato interno, giù l’export nel II° trimestre
luglio 27 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, PratoNel secondo trimestre del 2016 gli ordini di macchine tessili in Italia rallentano la corsa, ma non retrocedono. Cala invece la raccolta sui mercati esteri. Raffaella Carabelli, presidente di ACIMIT: ”E’ la profonda incertezza politica alla base del calo nella raccolta ordini all’estero”.
L’indice degli ordini per le macchine tessili è diminuito nel secondo trimestre del 2016 a causa della dinamica negativa registrata dagli ordini all’estero. In base all’indagine congiunturale condotta da ACIMIT, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine tessili, nel periodo aprile-giugno 2016 la raccolta ordini complessiva è diminuita del 7% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Il valore dell’indice nel secondo trimestre 2016 si è attestato a 93 punti (base 2010=100).
La crescita ha riguardato solamente l’Italia, dove l’indice ha fatto segnare un valore assoluto di 55,6 punti (+3% rispetto a aprile-giugno 2016). All’estero il valore assoluto dell’indice si è attestato a 101 punti, con una diminuzione dell’8% sul medesimo trimestre 2015.
Il presidente di ACIMIT Raffaella Carabelli sottolinea la situazione di incertezza che caratterizza i mercati esteri. “Viviamo un periodo di profonda instabilità, soprattutto geopolitica, commenta il Presidente di ACIMIT, che comporta uno stallo degli investimenti in molti mercati di riferimento. I recenti avvenimenti in Turchia e Bangladesh confermano una situazione precaria, che avrà sicure ripercussioni anche sul piano economico”.
Risulta invece ancora in crescita il mercato italiano. “La proroga del superammortamento a tutto il 2017, aggiunge il Presidente di ACIMIT, come richiesto in diverse occasioni da Federmacchine, la federazione che raggruppa i produttori italiani della meccanica strumentale, potrebbe spingere ulteriormente la domanda interna. Siamo ancora lontani dai livelli del 2010, ma rendere strutturale tali incentivi potrebbe rappresentare un’iniezione di fiducia per tutto il settore tessile”.