Albini: “Milano Unica per un made in Italy sempre più forte”
febbraio 5 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Como, News, PratoIl fatturato nel 2014 torna a crescere (+3,8), mentre la bilancia commerciale della tessitura italiana registra un saldo positivo di 2,4 miliardi di euro. L’importante sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico per l’ulteriore internazionalizzazione
Milano, 4 Febbraio 2015 – La XX edizione di Milano Unica, Salone Italiano del Tessile, nella quale vengono presentate, dal 4 al 6 Febbraio a Fieramilanocity, le collezioni di tessuti per la stagione Primavera/Estate 2016 vede la presenza di 353 aziende espositrici, di cui 64 di altri Paesi europei, a cui si aggiungono 34 aziende presenti nell’Osservatorio Giappone. Una partecipazione praticamente in linea con quella della corrispondente edizione del Febbraio 2014.
Alla presenza di Autorità e Rappresentanze istituzionali, giornalisti e di numerosi espositori e dei componenti il Comitato di Presidenza di Milano Unica, nel corso della tradizionale cerimonia inaugurale sono intervenuti: Silvio Albini, Presidente di Milano Unica, Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia, Antoine Arnault, Presidente di Loro Piana, Claudio Marenzi, Presidente di Sistema Moda Italia, e Carlo Calenda,Vice Ministro del Ministero dello Sviluppo Economico.
Silvio Albini, nell’introdurre i lavori e salutare gli ospiti, ha sottolineato l’importanza della ventesima edizione del Salone Italiano del Tessile. Quasi dieci anni caratterizzati da una lunghissima crisi durata circa 7 anni che ha distrutto decine di migliaia di posti di lavoro, ma che vede tutt’ora la tessitura laniera italiana al primo posto per la quota di export a livello mondiale, mentre l’intera filiera del Tessile-Abbigliamento mantiene la seconda posizione, dietro la Cina, grazie anche al contributo degli altri comparti della tessitura. Un traguardo festeggiato anche con la notizia degli importanti stanziamenti decisi dal Ministero delle Sviluppo Economico a sostegno degli appuntamenti stagionali a Milano e a Shanghai e dell’ulteriore internazionalizzazione di Milano Unica.
I dati 2014 della tessitura italiana elaborati dal Centro Studi di Sistema Moda Italia sembrano confermare il ruolo anticipatorio nella ripresa economica che la letteratura assegna al settore tessile e in particolare alla tessitura.
Il fatturato complessivo torna sopra gli 8 miliardi di euro, facendo registrare un incremento del +3,8%. Un risultato determinato anche dalla ripresa della domanda interna (+4,4%) che interrompe un ciclo pluriennale caratterizzato da cali significativi o stasi.
Si tratta di una crescita che caratterizza tutti i comparti, tranne quello cotoniero, con il settore laniero che concorre per quasi il 40% al fatturato complessivo. Risultati confermati anche dalla crescita della produzione industriale, che secondo le stime del Centro Studi SMI, depurata dalle vendite di prodotti importati, risulta del + 2,9%.
Da ultimo, ma non meno importante, si è quasi fermata l’emorragia occupazionale (solo -1%). L’export cresce del 3,3%, con un valore di 4,4 miliardi di euro, con cambiamenti significativi rispetto ai Paesi di destinazione. I buoni risultati di USA (+ 10%) ed Europa (tranne la flessione di Germania -3,4%, che rimane comunque il primo mercato, e quella più leggera di Francia -1,9%), compensano ampiamente i cali significativi di Cina (-9.6%), Hong Kong (-11,9%) che assieme però restano il secondo mercato di sbocco delle nostre esportazioni. Le esportazioni vedono al primo posto i tessuti a maglia seguiti dai prodotti lanieri, soprattutto pettinati.
Le importazioni crescono del 6,5%, attestandosi a oltre 2 miliardi di euro. A fianco di Cina e Turchia che concorrono a quasi il 50% del valore totale dei tessuti importanti, si registra un’ulteriore crescita delle importazioni del Pakistan, frutto sicuramente anche delle assurde facilitazioni daziarie accordategli dall’Europa.
La bilancia commerciale della tessitura italiana presenta un saldo positivo di quasi 2,4 miliardi di euro e concorre per il 25% al saldo complessivo dell’intero Tessile/Abbigliamento, nonostante che il suo peso risulti solo del 15,3% sul fatturato complessivo.
“Lo scenario del 2014 – ha sostenuto Silvio Albini, Presidente di Milano Unica, nel suo discorso introduttivo - negli ultimi mesi è in parte mutato. Alcune nuvole economiche e geopolitiche sono comparse all’orizzonte: la crisi in Russia e in Ucraina, la pesantissima svalutazione del rublo, la difficile situazione in Nord Africa, in Medio Oriente che tocca anche la Turchia, in Cina, a Hong Kong e a Macau, i riflessi profondi della politica di austerità del governo cinese. Brasile e America del Sud in forte rallentamento. Questi avvenimenti ci preoccupano, così come preoccupano i nostri clienti. Ma non dobbiamo drammatizzare troppo: il settore tessile è stato fra i primi ad essere investito dalla globalizzazione, ha sofferto tantissimo, ma ora abbiamo imparato ad essere nel mondo per bilanciare i rischi e cogliere tutte le possibili opportunità. Siamo consapevoli e ormai abituati a navigare in acque difficili. E di opportunità, oltre che di minacce, ce ne sono pure non poche all’orizzonte. In primo luogo i sommovimenti dei tassi di cambio. Negli ultimi anni abbiamo esportato mediamente oltre il 55% del nostro fatturato con un euro fortissimo, troppo forte, un tasso non corrispondente allo stato dell’economia europea. Oggi, con le nuove parità, moltissimo è cambiato, non solo sul mercato americano, in questo momento uno dei più dinamici al mondo, ma in tutte le aree legate al dollaro. Saranno favorite le esportazioni e saranno meno competitive le importazioni”.
“Nel contesto della XX edizione di Milano Unica – ha aggiunto Silvio Albini – è giusto però anche fare un bilancio. Questa fiera è nata come momento di aggregazione e di unità fra 5 manifestazioni di grande tradizione, ma oramai inadeguate, troppo frammentate rispetto alla globalizzazione dei mercati. Ci siamo uniti e, con un ritmo incalzante, da dieci anni, ogni sei mesi, Milano Unica è stata in grado di presentare al mondo l’eccellenza dei tessuti e degli accessori tessili italiani ed europei. E’ visitata da gran parte dei migliori clienti italiani e internazionali, che qui colgono le nuove tendenze, ma allo stesso tempo lavorano in modo concreto, impostano le loro nuove collezioni, passano ordini di campionatura e di pezze tipo. In Cina, inoltre, abbiamo portato il meglio dell’industria tessile italiana. Tanto che il nostro modello oggi è quello di riferimento per altri settori italiani quali l’abbigliamento e le calzature con cui faremo una squadra italiana ancora più forte già da marzo prossimo a Shanghai. A conferma che vinciamo se siamo uniti!”.
“La grande opportunità – ha concluso il Presidente di Milano Unica – che deriva dall’appoggio, mai così forte come in questo momento delle Istituzioni, e in particolare dal Ministero dello Sviluppo Economico, ci deve spingere ancora di più a giocare in squadra. Con il Ministero abbiamo condiviso un piano strategico di grande visione con delle azioni concrete e operative e, grazie anche alla collaborazione con Agenzia ICE per l’Internazionalizzazione, collaborazione preziosa e fondamentale della quale ringrazio il Presidente Riccardo Monti, il Direttore Generale Roberto Luongo e i Direttori delle sedi estere, il progetto Milano Unica persegue tre obiettivi principali fortemente intrecciati: 1) Rafforzare la penetrazione commerciale delle produzioni tessili-accessori nei mercati consolidati e svilupparla in quelli emergenti per cogliere in maniera proattiva le sfide della globalizzazione; 2) Valorizzare il legame tra Milano Unica e il Made in Italy; 3) Fare di Milano Unica il momento più alto di rappresentazione della qualità e dell’eccellenza dei tessuti più belli del mondo. Per conseguire questi obiettivi il piano di azioni deve essere indirizzato a: 1. Portare Milano Unica vicino ai mercati più importanti di riferimento, partendo dai due più importanti per i consumi della moda e del lusso – Cina e Stati Uniti. E’ nostro obiettivo creare un’edizione americana di Milano Unica a New York già a luglio 2015. 2. Prevedere l’innesto di espositori internazionali qualificati di aree geografiche giudicate di particolare interesse attraverso la realizzazione di Osservatori. 3. Sviluppare l’area donna e potenziare l’area tendenze per diventare il punto di riferimento mondiale dello stile. 4. Rafforzare a livello internazionale la comunicazione, lavorando nell’area delle Pubbliche Relazioni e realizzando momenti di forte impatto in funzione di eventi di grande richiamo. Expo, al riguardo, quest’anno rappresenta una straordinaria opportunità per rendere ancora più visibile il collegamento tra i tessuti Made in Italy e la sostenibilità ed etica di filiera”.
Dopo il successo della prima edizione di giugno, ritorna DENIM ITALIANO – Italian Denim Makers, il progetto che nasce dalla speciale collaborazione tra Pitti Immagine e Milano Unica, dedicato alla filiera del capo lavato italiano, alla sua naturale proiezione internazionale e alle nuove opportunità, industriali e di marketing, che questo offre al mercato globale di alta gamma, per le sue qualità uniche. In scena un campionario dei diversi capi di abbigliamento e di accessori a cui il denim può essere applicato: un guardaroba appositamente realizzato da una selezione delle migliori aziende che – tra tessitori, confezionisti, accessoristi, ricamifici e lavanderie – rappresentano la grande filiera italiana del denim. Tutti i capi esposti all’interno di Denim Italiano, Pad 3 a Shirt Avenue, riportano ben visibile l’etichetta “DENIM ITALIANO – Italian Denim Makers”.
Altri progetti importanti per completare i temi di interesse per Milano Unica sono: La sostenibilità con il catalogo delle aziende “green” distribuito gratuitamente in fiera e l’area dedicata nel Pad 4; i giovani con il progetto Magazzini Aperti, realizzato con Regione Lombardia e Piattaforma Sistema Formativo Moda, che vede la collaborazione tra le scuole di moda lombarde e 34 aziende di Milano Unica e che ha un’area dedicata nel Pad 4 per l’esposizione dei migliori capi realizzati dagli studenti con i tessuti forniti dalle aziende, e con l’area espositiva dei giovani di comOn, tradizionale appuntamento questa volta dedicato al tema “Re-Read my Skin” nel Pad 4; Touch the Fabric che promuove la catena produttiva del distretto pratese; il Vintage, il Centro Lino e, a livello internazionale l’importantissimo Osservatorio Giappone.
Organizzato da “Japan Fashion Week Organization (JFW)” in collaborazione con Milano Unica, l’Osservatorio Giappone, situato nel Pad 2, è tra le particolarità delle produzioni tessili presentate a Milano Unica. Questa edizione le aziende presenti sono 34, 33 tessili più 1 accessori, con aree dedicate alle PR e alle tendenze. Tessuti di alta qualità che rappresentano l’innovazione e lo spirito artigianale del Paese del Sol Levante, che si innestano in maniera complementare ed esaustiva alla proposta italiana ed europea di Milano Unica, preservando l’alto livello di gamma.
Milano Unica, grazie alla collaborazione di lunga data con Agenzia ICE, organizza la visita di una Delegazione della principale stampa internazionale che porta nel mondo il valore del Made in Italy e in Europe. Questa edizione parteciperanno giornalisti provenienti da: Regno Unito, Svezia, Azerbaijan, Russia, India, Brasile, Cina e Giappone.
Il ringraziamento va a tutti i partner, da quelli istituzionali: Ministero per lo Sviluppo Economico, Regione Lombardia, Comune di Milano, Ice Agenzia per l’internazionalizzazione, Sistema Moda Italia; ai partner privati:, Banca Sella, DHL e Woolmark.