Berlino rimpiange il Bread & Butter
luglio 21 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsBerlino ha vissuto una settimana densa di saloni. Densa perché, a detta degli espositori e degli organizzatori, i visitatori sono rimasti in media solo due giorni, mettendo così in evidenza la forza del Panorama.
Il salone per i marchi più commerciali era in effetti iniziato martedì 7 luglio, contemporaneamente allo Show & Order e al Bread & Butter, mentre il Premium, con il Seek e il Bright erano scattati l’indomani. Alla fine, l’affluenza nella città tedesca si è essenzialmente concentrata nel martedì e nel mercoledì. Un punto di vista condiviso da Mustang e Digel al Panorama passando per Vans al Bright o Samsoe Samsoe al Premium.
Poche cifre ufficiali sono disponibili. Però al Premium gli organizzatori, che sono anche i nuovi proprietari del Bright, informano anche di una crescita del 70% del numero dei visitatori il primo giorno rispetto alla stessa giornata dell’ultima edizione estiva, mentre nell’insieme dei 3 giorni le presenze sono cresciute solo del 5%, così come è stato evidente che il venerdì offriva alla vista delle corsie vuote. “Noi veniamo al Panorama in primo luogo per i clienti tedeschi, che vi intervengono tutti al completo, ma l’appuntamento è europeo”, commentano da Digel, che espone al Panorama.
Non è che lo spostamento del Who’s Next da giugno a settembre ha avvantaggiato i saloni tedeschi? Non è proprio così sicuro. Come cifre, ancora al Premium la percentuale di visitatori venuti da Benelux e Francia è cresciuta del 2%, arrivando al 20% delle presenze, mentre quella dei visitatori venuti dall’Europa del Sud è calata de 2%, collocandosi al 18%.
“Nell’insieme, si percepisce che il salone è meno internazionale. Il Bread&Butter portava nel nostro segmento l’immagine internazionale di Berlino”, constata un espositore del Seek, la fiera in cui si trova il maggior numero di ex del Bread, da Ben Sherman a Levi’s passando per Puma.
“La combinazione di Bright and Seek funziona. Ed evita ai buyer dei lunghi spostamenti in città. In compenso, ho l’impressione che ci siano meno persone presenti, ma forse questo può essere dovuto alla nuova configurazione dei luoghi”, rilevano da Wrung Divisions.
“A Berlino, c’è complessivamente meno gente di prima”, notano da Anerkjendt. In tutti i casi, Berlino non ha perso il suo posto di leader per la moda giovane, urban, scandinava e denim. “Berlino è anche la rappresentazione della forza del mercato tedesco e dei marchi venuti a cercare dei clienti solidi, in grado di pagare entro 15 giorni”, dice un espositore francese.