Moda, Tessile, Abbigliamento

Biffoni: “Prato deve restare accanto alle grandi città della moda”

febbraio 6 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

‘Prato deve stare accanto alle grandi città della moda come Milano e Firenze per promuovere le proprie eccellenze a livello internazionale”. Non ha dubbi il sindaco Matteo Biffoni su quale debba essere la strada da percorrere per sostenere il rilancio del distretto tessile.

Il sindaco, ha partecipato all’inaugurazione della manifestazione tessile nazionale Milano Unica insieme con l’assessore allo Sviluppo economico Daniela Toccafondi.
‘Il piano del Governo per il settore tessile è ottimo, la presenza di Milano Unica a New York è un’occasione preziosa anche per le nostre imprese ed è fondamentale riuscire a lavorare compatti come città – sottolinea il sindaco di Prato -. Noi stiamo lavorando per snellire la burocrazia e, quando i conti ce lo consentiranno, interverremo anche sulle tasse. Ma accanto a questo stiamo facendo un lavoro di relazioni politiche importanti per l’economia della città e per il territorio: da un lato è importante che Prato lavori insieme ai distretti di Biella e Como, dall’altra però dobbiamo creare collaborazioni strette con le città della moda come Milano”.

Proprio in quest’ottica Biffoni ha avuto un incontro con il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: ”C’è la volontà di sviluppare sinergie tra Prato e la città di Milano, di condividere progetti che possano portare visibilità alla nostra realtà e al nostro distretto, del resto la moda è da sempre legata all’eccellenza dei nostri tessuti”.

I segnali positivi del settore nel 2014, soprattutto per i tessuti lanieri e l’export, sono incoraggianti anche per Prato: ”Uniti si vince, questo è il messaggio che dobbiamo condividere: la presenza delle istituzioni a Milano Unica vuole essere un sostegno concreto alle imprese tessili del territorio – sottolinea l’assessore allo Sviluppo Economico Daniela Toccafondi -.E’ positivo il dato sulla crescita di investimenti da parte del Governo per le fiere di settore e proprio in quest’ottica dobbiamo riportare le eccellenze del territorio a lavorare insieme per potersi proporre come alternativa vera nei mercati internazionali: si riparte dal Made in Italy e dall’identità italiana nel mondo”.


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