Cna Federmoda rilancia l’impresa etica a un anno dal Rana Plaza
aprile 24 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsUn anno fa la tragedia del Rana Plaza in Bangladesh, per non dimenticare, promuovere un consumo consapevole e sostenere il Made in Italy, CNA Federmoda lancia un programma di sensibilizzazione dedicato alle giovani generazioni.
Oggi, ricorre il primo anno della tragedia del Rana Plaza a Dhaka in Bangladesh, nel disastro del crollo della fabbrica tessile morirono 1138 persone e altre 2000 rimasero ferite.
CNA Federmoda da sempre ha sostenuto azioni tese a mettere in risalto la responsabilità sociale d’impresa e sempre si è battuta affinché i percorsi di delocalizzazione non diano luogo ad azioni di dumping sociale e ambientale.
Per mantenere viva l’attenzione sulle problematiche legate alla globalizzazione, al rispetto dei diritti, per garantire una equa e trasparente competizione internazionale e per promuovere verso le giovani generazioni l’attenzione verso un consumo consapevole CNA Federmoda ha organizzato una tavola rotonda dal titolo “Cucire, Tramare, Ordire, Tessere … Etica !!!”, chiamando a discutere degli aspetti dell’internazionalizzazione dei processi produttivi Istituzioni e Organizzazioni Sindacali dei lavoratori dipendenti.
“L’attenzione verso il benessere dei consumatori, verso modelli di produzione attenti all’utilizzo delle risorse umane e attenti agli aspetti ambientali sono per noi elementi imprescindibili nel contesto della competizione economica – ha dichiarato Luca Marco Rinfreschi, Presidente Nazionale CNA Federmoda – e per questo chiediamo alle Istituzioni e alle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori dipendenti di condividere con noi un programma di sensibilizzazione rivolto alle nuove generazioni. Così come riteniamo debbano essere promosse azioni, anche legislative, tese a premiare quelle aziende che mettono in trasparenza i propri modelli organizzativi e certificano le diverse fasi del processo produttivo”.
CNA Federmoda chiede quindi alla politica attraverso il Vice Presidente del Senato, sen. Valeria Fedeli di farsi interprete di iniziative legislative che vadano in questa direzione, ai Sindacati di condividere la pubblicazione di un avviso comune che evidenzi quelle che sono le basi economiche su cui si basa il rispetto delle normative e dei contratti di lavoro per esplicitare verso il consumatore le condizioni minime, anche di costo, per un prodotto realizzato nel rispetto delle regole. Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca chiede di costruire insieme un programma di informazione e formazione che prepari i giovani ad un consumo consapevole.
Questi aspetti sono la base per garantire un mantenimento della filiera produttiva del sistema moda italiano, per sostenere un processo di trasferimento delle competenze utili affinché il made in Italy possa avere un futuro e continuare a svolgere quel ruolo di valore economico e sociale che tanta importanza rappresenta per il nostro Paese.