pre i battenti l’8 aprile, per chiuderli il 10, il salone bolognese dei componenti e degli accessori per la pelletteria, l’abbigliamento e le calzature CreamodaExpo. Gli espositori superano il centinaio, «in crescita del 13% rispetto all’edizione di esordio», come sottolineano gli organizzatori.

«Anche i buyer e gli altri addetti ai lavori – aggiungono – stanno dimostrando un forte interesse per la manifestazione, con contatti sul sito in aumento di oltre il 22% e quasi 8mila richieste di biglietti d’ingresso, già una settimana prima dell’inizio dell’esposizione».

Il presidente Luigi Lucentini è ottimista: «Le premesse per un incremento dei visitatori (9.600 al debutto, di cui il 90% dall’Italia, ndr) ci sono – afferma – per un evento che conferisce il giusto valore e la giusta rilevanza al settore dell’indotto, un tassello fondamentale della creatività made in Italy».

«Quello che abbiamo fatto da ottobre, quando è iniziato il percorso di CreamodaExpo, a oggi – sottolinea il direttore generale della rassegna, Eliseo Monaco – è stato aumentare il livello qualitativo e quantitativo delle aziende partecipanti, scegliendo quelle in grado di dare un contributo importante in termini di innovazione, nuove tecnologie e proposte in grado di far evolvere i prodotti». «Solo pochi mesi fa – puntualizza – CreamodaExpo era un evento sconosciuto. Dopo una sola edizione ha già una forte risonanza e riconoscibilità internazionale».

Mario Carlocchia, presidente di Map Communication, definisce la kermesse «un piccolo gioiello, nato dall’unione di un gruppo di imprenditori che hanno unito le proprie capacità».

Durante le giornate della fiera viene riproposto Vivimoda, format pensato per coinvolgere giovani talenti, stilisti, designer, studenti delle scuole di moda e delle università del design italiane in una serie di appuntamenti, con le giornaliste Jo Squillo e Tjaša Dornik nel ruolo di moderatrici.

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