Moda, Tessile, Abbigliamento

Da Filo un invito ai giovani a fare impresa

marzo 9 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Como, Eventi, News

“Il 2012 sarà per il comparto della filatura un anno all’insegna della prudenza, per mantenere la stabilità raggiunta dopo un 2011 di crescita”: queste le parole di Marilena Bolli, presidente dell’Unione Industriale Biellese in occasione di Filo, il salone dei filati e delle fibre, in corso fino a stasera presso il Centro Congressi le Stelline di Milano. Fiorucci: “I giovani devono e possono fare impresa”.
Durante la tavola rotonda di ieri dedicata all’imprenditorialità, sono emersi spunti interessanti per favorire lo sviluppo del settore. “Occorre stringere ancora di più il raccordo tra chi costruisce e chi utilizza i macchinari per generare benefici a vantaggio di tutta la filiera” ha argomentato Bolli. Si è soffermato invece sul metodo creativo Elio Fiorucci che, ospite e relatore dell’evento, ha posto l’accento sull’importanza dell’incontro tra persone dai talenti diversi al fine di fornire allo stilista il materiale di base da convogliare nel prodotto. Il creatore di Love Therapy auspica un ritorno alla voglia di avviare una società già dai 25-30 anni d’età: “I ragazzi di oggi sono pieni di idee e hanno un forte spirito anarchico – afferma – che li rende capaci di inventare progetti fuori dagli schemi”.
Sulle tendenze in fiera, è stato evidenziato un ritorno alla sobrietà, in accordo con un mercato che chiede per tutti i giorni capi e scarpe sportive o casual, senza però rinunciare a un tocco di eleganza. Nelle proposte di “Giochi abilità”, tema della manifestazione, il classico è rivisitato in chiave contemporanea, ma non mancano tonalità audaci e soluzioni più estrose, da abbinare al basic.
A margine dell’incontro inaugurale Alessandro Ciccioni, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Biellese, ha presentato “Human Spirits e cultura d’impresa”, un saggio che illustra attraverso interviste ed esempi il ruolo svolto nella storia dagli imprenditori. “In Italia si può ancora fare ottima impresa – ha concluso Ciccioni -. Certo, per evitare che questa carriera sia scelta solo dai figli di proprietari d’azienda, occorre sfoltire la burocrazia, vero freno a questo potenziale motore della nostra economia”.
c.le.

(da Fashion magazine)


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