Dal 24 settembre a Como la 21^ edizione di Miniartextil
settembre 16 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Eventi, News«Stardust (Polvere di stelle) del pugliese (di Ostuni, ma residente e operativo a New York) Angelo Filomeno, è la punta di diamante nella ricerca, e realizzazione, di un’arte tessile nuova. Nell’opera, esposta a Como nell’ex chiesa di San Francesco, due scure zampe di rapace dai lunghi artigli acuminati ricamate su di un pannello in seta azzurro cielo calano aggressive dall’alto, gremendo e frantumando le stelle di cristallo Swarovski che trapuntano la superficie. Una visione insieme grandiosa e inquietante, come spesso i lavori dell’artista».
Con queste parole il critico e storico dell’arte comasco Luciano Caramel presenta in catalogo una delle installazioni di maggiore impatto della prossima edizione della mostra collettiva di arte tessile internazionale “Miniartextil”, da lui curata con l’associazione “Arte&Arte”, che avrà come sottotitolo “Energheia”, con riferimento al tema prescelto che sarà l’energia. La mostra andrà in scena dal 24 settembre al 20 novembre prossimi e promette di confermarsi come uno degli appuntamenti europei di rilievo dell’arte che dialoga con il mondo tessile nelle sue varie forme.
Dopo l’anteprima di giovedì 22 settembre alle 18 alla My Own Gallery di via Tortona 27, a Milano, la mostra terrà banco come detto dal 24 settembre (inaugurazione alle 11) nell’ex chiesa S. Francesco – oggi Spazio Antonio Ratti – in Largo Spallino a Como. Alle 13.30 un’altra sezione sarà inaugurata alla Fondazione Antonio Ratti in via per Cernobbio, sempre a Como
Miniartextil quest’anno compie 21 anni ed è ormai una presenza costante e matura della cultura comasca con importanti connessioni a livello nazionale e internazionale. L’edizione 2011 offrirà in tutto cinque sedi espositive con molti eventi collaterali alla mostra. Tra gli artisti presenti con grandi installazioni sono da citare, oltre ad Angelo Filomeno, Joseph Beuys, Pino Pascali, Marina Abramovic. E tra i grandi appuntamenti di quest’anno è da segnalare una raccolta di video e immagini dedicate alla “Fiber Art” (questo il nome internazionale dell’arte tessile) proveniente dal Giappone, un Paese che le energie distruttive del terremoto sei mesi fa hanno messo a dura prova. Ritornerà inoltre quest’anno dopo diverse edizioni la Grecia, un Paese in difficoltà economiche gravi ma che mantiene “energie” creative interessanti sul fronte dell’espressività artistica. Novità assoluta a Como quest’anno saranno le presenze dal Bangladesh e dal Lussemburgo, due nazioni che non avevano mai avuto esponenti all’interno della mostra di arte tessile curata per “Arte & Arte” da Nazzarena Bortolaso e Mimmo Totaro, che per la loro attività culturale sono stati insigniti dell’Abbondino d’Oro, la massima onorificenza del Comune di Como, dopo vent’anni spesi nel lavoro sull’arte tessile internazionale che ha richiamato sul Lario maestri da ogni parte del mondo e creato una importante rete di collezionisti e appassionati.
Fulcro della mostra collettiva saranno le piccole scultura tessili a concorso: 352 sono i progetti pervenuti da 43 Paesi dei cinque Continenti. In mostra ci saranno 54 minitessili (misure max 20 cm. per lato) finalisti selezionati da una giuria internazionale composta dal critico d’arte Luciano Caramel (presidente), Françoise de Loisy direttrice dei Musées d’Angers e Virginija Vitkiene, direttrice della Kaunas Biennial.
Di grande impatto visivo saranno come detto le grandi installazioni. Quest’anno sono presenti 25 artisti di fama internazionale. che hanno realizzato opere appositamente per la manifestazione. Ad esempio “Tree” della turca Oznur Enes propone intestini essiccati a forma di embrioni a definire un organismo vivente. E l’energia dello spirito e l’intensità della preghiera si manifestano in “Flocking Mosque” della bosniaca naturalizzata austriaca Azra Aksamija. Di grande importanza poi il “Baco da setola” realizzato da Pino Pascali. Infine a Como ci sarà un pezzo storico legato al grande sisma dell’Irpinia, energia naturale che distrusse uomini e cose: è “Vestito terremoto” del maestro dell’arte contemporanea Joseph Beuys. Miniartextil si svolge a Como dove si sviluppa su 4 sedi. Sede principale è la ex chiesa di San Francesco, edificio risalente al 1100-1200, importante sede di mostre, oggi denominato Spazio Culturale Antonio Ratti, dove saranno esposti i minitessili e il maggior numero di installazioni. Altra sede di prestigio è la Fondazione Antonio Ratti dove saranno esposti i lavori di Joseph Beuys e Pino Pascali. Accanto a questa location affacciata sul lago, anche Villa del Grumello, sede di eventi culturali e mostre, farà parte del circuito della manifestazione con una personale di Mimmo Totaro. La Camera di Commercio infine ospita un pannello tessuto con la tecnica jacquard di Fabrizio Musa. Per informazioni: www.miniartextil.it.
(dal Corriere di Como)