Moda, Tessile, Abbigliamento

Export, Prato chiude in flessione il IV trimestre ma il 2016 è positivo (+4%)

marzo 14 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

L‘export manifatturiero di Lucca, Pistoia e Prato nel 4° trimestre 2016 e nell’intero anno 2016

Dopo la brillante partenza del 1° trimestre 2016 (+4,8% rispetto allo stesso periodo del 2015), le tre province di Lucca, Pistoia e Prato considerate in aggregato hanno registrato tre trimestri di contrazione tendenziale delle esportazioni manifatturiere: -0,4% nel 2°, -5,0% nel 3° e -2,7% nel 4°. Quest’ultimo dato è stato appena calcolato dal Centro Studi di Confindustria Toscana Nord sulla base dei dati Istat: con questo tassello è quindi possibile tirare le somme dell’intero anno 2016.

Dopo l’ottima performance del 2015 (+8,5% sul 2014), nell’anno 2016 le vendite all’estero di prodotti manifatturieri di Lucca, Pistoia e Prato si sono assestate su una variazione negativa pari a -1,1% sull’anno precedente. A titolo di comparazione, per la Toscana la lancetta si è fermata a +0,8% e per l’Italia a +1,2%.

Per il presidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi “dopo l’impennata del 2015, assai superiore alla media nazionale, un ripiegamento dell’export dell’area nel 2016 poteva essere messo nel conto. Ha purtroppo contribuito a renderlo più acuto un peggioramento del clima congiunturale a livello internazionale che si è fatto sentire in modo progressivamente più sensibile nel corso dell’anno. In ogni caso oltre alle variazioni è sempre bene ricordare anche i valori assoluti: il manifatturiero delle tre province di Lucca, Pistoia e Prato esporta prodotti per 7,23 miliardi di euro, un dato che rappresenta il 22% dell’export della regione. La nostra area è e resta un pezzo fondamentale del cuore industriale della Toscana che, al di là delle oscillazioni congiunturali, continua a dimostrare una grande capacità di proiezione sui mercati esteri”.

Lucca

L’export manifatturiero lucchese recupera in parte rispetto alla forte contrazione registrata nel 3° trimestre (-12,5% rispetto al 3° 2015) con un -4,4% nel 4° trimestre che porta la chiusura dell’intero anno 2016 a quota -5,6%. Il valore di beni manifatturieri esportati dalla provincia nell’anno trascorso si attesta a 3,63 miliardi di euro.

A livello settoriale il -4,1% del 4° trimestre dell’export di prodotti della carta fissa la variazione dell’anno del settore a -1,1%. Ancora in crescita l’export di macchinari e apparecchi che con il +5,1% del 4° trimestre contribuisce a un significativo +9,0% annuale. In flessione l’export alimentare nel 4° trimestre (-3,4%) con una variazione annuale che si colloca a -2,9%. Contrazione nel 4° trimestre anche per il lapideo (-14,1%) che porta i valori esportati nel 2016 praticamente allo stesso livello dell’anno precedente. In recupero l’export della nautica con un +12,8% trimestrale che ferma la lancetta del 2016 a -27,4%. Un dato, questo, molto diverso da quello dell’indagine congiunturale di Confindustria Toscana Nord, che dava -0,7% come  variazione della produzione industriale del 2016 rispetto al 2015: una contraddizione solo apparente, però, dovuta alle forti e fisiologiche oscillazioni di un comparto con cicli molto lunghi e inevitabilmente irregolari di produzione, consegna e fatturazione. Contrazione per il settore moda (tessile, abbigliamento, calzature, pelletteria) con un -21,3% trimestrale che porta il dato 2016 a -11,3%.

Pistoia

L’export manifatturiero pistoiese registra un incremento pari a +2,7% nel 4° trimestre e chiude il 2016 a +3,3% con un valore di prodotti manifatturieri esportati che si attesta a 1,1 miliardi di euro.

A livello settoriale il -1,6% del 4° trimestre dell’export di tessile-abbigliamento porta la chiusura dell’anno del settore a +0,3%. Fra i settori della moda, anche il calzaturiero registra una contrazione nel 4° trimestre del -5,5% e del -3,7% rispetto al 2015. La meccanica allargata mette a segno un +4,0% nel 4° trimestre che contribuisce a fissare il 2016 su una variazione positiva pari a +7,8% rispetto all’anno precedente.

In flessione l’export alimentare nel 4° trimestre (-11,8%) con una variazione annuale che si colloca a -1,5%. Contrazione nel 4° trimestre anche per il mobile (-8,8%) che porta la variazione dei valori esportati nel 2016 a -7,0% rispetto all’anno precedente. In forte avanzamento l’export della chimica, plastica e farmaceutica che con il +72,6% del 4° trimestre contribuisce a un significativo +27,4% annuale.

L’export di piante vive, settore non manifatturiero che caratterizza comunque fortemente l’economia pistoiese, registra un +4,0% nel trimestre e un +6,8% nell’anno.

Prato

L’export manifatturiero pratese registra una contrazione del -2,5% nel 4° trimestre e chiude l’anno con un +4,0% rispetto al 2015, con un valore di prodotti manifatturieri esportati che si attesta di poco sotto i 2,5 miliardi di euro.  A livello settoriale, non positivo il 4° trimestre del tessile che subisce una flessione del -7,7% e chiude l’anno con un -1,1%. All’interno del tessile sono i filati a pagare il  prezzo maggiore al cambiamento delle correnti della moda e all’indebolimento della congiuntura, con un -16,8% nel 4° trimestre e con un risultato annuale che si attesta a -6,5%. Meglio per le varie categorie di tessuti (ortogonali, a maglia, speciali) che nel 4° trimestre si fermano a -6,2% portando la variazione dell’anno a -0,1%.

Ancora in avanzamento l’export di abbigliamento (confezioni e maglieria) che mette a segno un +5,0% nel 4° trimestre e +8,8% per l’intero 2016.

In ulteriore crescita anche l’export di macchinari e apparecchi, da riferire principalmente alle produzioni del meccanotessile, che con +24,7% nel 4° trimestre contribuisce a un significativo +17,2% annuale.

 


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