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I costruttori di macchine tessili espongono a ITMA ASIA + CITME

ottobre 19 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, Prato

Il 19 novembre aprono a Shanghai i battenti di ITMA ASIA+CITME, la principale manifestazione fieristica asiatica dedicata alle macchine tessili. La tecnologia italiana sarà ancora una volta protagonista con soluzioni innovative e sostenibili.

58 aziende italiane esporranno alla prossima ITMA ASIA+CITME 2022, che si svolgerà dal 19 al 23 novembre 2023 a Shanghai, dopo essere stata posticipata di un anno per problemi legati alla pandemia da Covid19. Di queste 58 aziende 26 presenteranno le loro novità tecnologiche all’interno del National Sector Groups, organizzati da ACIMIT e ICE – Agenzia. Con una superficie occupata di circa 2.000 metri quadrati l’Italia risulta tra i principali Paesi espositori stranieri presenti alla manifestazione, come già avvenuto nelle edizioni precedenti.

L’Asia rappresenta la principale destinazione per i costruttori italiani del settore. Nella prima metà del 2023 il 38% dell’export italiano di macchine tessili (pari a un valore di 338 milioni di euro) si è diretto nell’area asiatica. La Cina, in particolare, per le aziende italiane è un mercato di assoluta rilevanza: il primo in Asia e il secondo a livello mondiale dietro alla Turchia nel 2022. Nei primi sei mesi dell’anno in corso le macchine italiane vendute in Cina hanno raggiunto un valore di 81 milioni di euro.

“Le prospettive per il mercato cinese restano positive, nonostante la domanda di macchinario estero da parte delle aziende tessili locali in questa prima metà dell’anno abbiano registrato una frenata, afferma il presidente di ACIMIT, Marco Salvadè. Nel settore tessile gli investimenti non si sono mai fermati. Sul mercato cinese, dunque, le opportunità non mancano e ritengo che ITMA ASIA + CITME confermerà le attese relative a una ripresa della domanda”.

La richiesta di macchinario in Cina riguarda soprattutto tecnologie in grado di coniugare risparmio nei costi di produzione e attenzione al rispetto dell’ambiente. “Ritengo che per aumentare la competitività a livello internazionale per le aziende tessili in Cina, come per quelle di altri Paesi, sia necessario puntare sulla digitalizzazione dei processi produttivi e sulla sostenibilità delle soluzioni tecnologiche adottate. E l’offerta tecnologica italiana è in grado di soddisfare tali esigenze, proponendo novità tecnologiche in tema di sostenibilità e digitalizzazione, che i visitatori della fiera potranno verificare”, conclude Salvadè.

Augusto Di Giacinto, direttore dell’ufficio ICE – Agenzia di Shanghai commenta: “Dopo due anni ritorna a Shanghai ITMA ASIA + CITME con la piena riapertura del mercato cinese ed assume un segnale importante di ripartenza per tutto il comparto. ITMA ASIA + CITME continua, infatti, a rappresentare una delle manifestazioni più significative per la nostra industria meccanotessile ed un appuntamento molto atteso dagli operatori cinesi sempre più sensibili alla qualità, all’innovazione e alla capacità del Made in Italy di coniugare tecnologie in grado di combinare il risparmio dei costi con la sostenibilità del prodotto. Non dobbiamo, poi, dimenticare che oltre il 40% dell’export italiano in Cina è rappresentato dai beni strumentali e dalle tecnologie innovative particolarmente apprezzati dalle aziende cinesi”.

ACIMIT sarà presente in fiera presso l’INDUSTRY INFORMATION HUB, con un proprio hot desk.


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