I dati di chiusura di Pitti Filati: +estero -Italia
febbraio 2 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, PratoGrande ricerca, creatività e altissima qualità: alla Fortezza da Basso un’edizione dinamica di Pitti Filati, caratterizzata da fiducia e ottimismo per le migliori filature internazionali. L’estero è in crescita, con risultati molto buoni da Francia, Stati Uniti, Svizzera, Russia, Olanda, Cina e Corea, per l’Italia si registra una lieve flessione.
L’edizione 82 di Pitti Filati si è conclusa alla Fortezza da Basso di Firenze (24-26 gennaio 2018) in un’atmosfera di fermento e concretezza tra gli stand: con compratori arrivati da oltre 50 paesi esteri, impegnati a scoprire le novità, la ricerca e le nuove tendenze espresse nelle collezioni delle filature protagoniste, e a fare campionature per la prossima stagione estiva 2019.
I dati di affluenza finale hanno fatto registrare una piccola ma significativa crescita dei buyer esteri - intorno all’1% – per un totale che ha superato ampiamente le 1.800 presenze; in leggero calo invece i numeri dei compratori italiani, di quasi il 2%.
Complessivamente il salone si è attestato ancora una volta su circa 4.350 compratori totali, uguagliando gli alti livelli raggiunti un anno fa (edizione che aveva visto una crescita del +2,5%).
Tra i mercati esteri di riferimento: performance in aumento per Francia (+5%), Stati Uniti (+18%), Svizzera (+10%), Russia (+8% come numeri aziende presenti), Olanda (+5%), e per i mercati del Far East come Cina, Hong Kong e Corea del Sud; numeri in diminuzione da Gran Bretagna, Germania e Turchia.
“Ancora una volta Pitti Filati ha lanciato un messaggio positivo per l’eccellenza della filatura italiana e internazionale – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine. “Abbiamo visto tre giornate intense di attività, con feedback molto positivi sulle nuove collezioni e sulla grande ricerca che le filature hanno presentato – a base di sostenibilità, filati performanti e creatività, spinti ai massimi livelli – a un pubblico qualificatissimo di designer, uffici stile e operatori del settore. Così come apprezzamenti molto positivi sono arrivati per le sezioni di servizio al mercato (KnitClub e Fashion at Work) e per il nuovo Spazio Ricerca RAW, curato da Angelo Figus e Nicola Miller, giudicato da tutti come emozionale, informativo e immaginifico. Concludiamo questa edizione con grande ottimismo, e guardiamo già con alte aspettative al Pitti Filati del prossimo giugno”.
Nella classifica dei primi 15 paesi esteri di riferimento si conferma in testa il Regno Unito (221 compratori), seguito da Francia (202), Germania (204), Stati Uniti (129), Svizzera (90), Spagna (79), Russia (76), Turchia (76), Giappone (70), Olanda (61), Cina (57), Belgio (35), Svezia (28), Corea del Sud (25) e Hong Kong (24).
Risultati d’affluenza positivi anche per Vintage Selection, il salone-evento dedicato alla moda vintage che si è concluso ieri alla Stazione Leopolda, diventato punto di riferimento per la ricerca sulla moda d’archivio anche per il pubblico di designer e rappresentanti degli uffici stile che partecipano a Pitti Filati.