In questi giorni la Cina è di particolare attualità per la Prato tessile: dopo lo studio reso noto dall’Unione Industriale Pratese che evidenzia l’assenza di reciprocità nelle relazioni commerciali fra Cina ed Unione Europea, sotto i riflettori è Milano Unica China, che si è aperta oggi a Pechino.

Sono 30 le imprese pratesi, per lo più socie di Pratotrade, che partecipano alla fiera, organizzata all’interno di Intertextile. Milano Unica Cina è giunta alla sua terza edizione complessiva, la seconda che si tiene a Pechino: alla prima edizione i pratesi erano la metà. Numeri in costante ascesa, quindi, per una fiera particolarmente significativa data l’importanza del bacino di mercato cui fa riferimento, quello cinese e dell’estremo oriente.

“La Cina rappresenta una sfida, e non solo per le difficoltà rappresentate dalle regole di accesso ad un mercato così ampio e promettente.” commenta il presidente di Pratotrade Sandro Ciardi “Assistiamo ad una crescita forte anche qualitativa del mondo della moda cinese: un mondo che ha esigenze proprie e particolari, che noi pratesi siamo in grado di soddisfare grazie alle nostre competenze e alla nostra versatilità e flessibilità. Pratotrade ha anche la funzione di far crescere nelle imprese la conoscenza sul mercato cinese, sulle sue opportunità e sui suoi vincoli.”

Il fuso orario “anticipato” consente di dare conto anche della serata di gala “Fashion Valley meets China” cui hanno partecipato, ospiti della Camera di commercio di Prato ed accolti anche dagli imprenditori presenti in fiera, 200 importanti buyer cinesi. Fra brindisi con vino italiano, è stato presentato un video che fa riferimento alle potenzialità che possono scaturire da più stretti rapporti commerciali fra Prato e la Cina, all’insegna della moda e della creatività.

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