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Imprese straniere a Prato cresciute del 3% nel 2016

aprile 4 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

IL MANIFATTURIERO RESTA IL SETTORE PRINCIPALE, MA SUI SERVIZI UN GROSSO BALZO IN AVANTI

Sono 8.879 le imprese gestite da cittadini stranieri a Prato alla fine del 2016: lo fotografa il nuovo rapporto della Camera di Commercio di Prato sull’imprenditoria straniera. Restano i cinesi la maggioranza (sono 5.676) seguiti dagli albanesi (580) e dai nigeriani (449).

Un trend in crescita, anche se molto ridotto rispetto a qualche anno fa: nel corso del 2016 le imprese straniere sono cresciute del 3%. Se si guardano le sole cinesi, hanno segnato un +4,3%, numeri distanti dalla crescita a due cifre che si registrava fino a qualche anno fa.

“Prato si conferma un luogo unico dove fare imprenditoria, con una grande dinamicità – commenta Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato – Il numero delle imprese straniere continua a crescere, ma si assiste anche a cambiamenti importanti nel modo di fare impresa, la presenza sul territorio sta mettendo radici. E’ questa la sfida che ci aspetta nei prossimi mesi”.

Nell’imprenditoria cinese si notano alcuni cambiamenti, che vanno ad indicare un maggiore radicamento sul territorio. Diminuisce il turn-over, che si attesta sul 32,6%, ma soprattutto c’è un boom nelle società di capitale, che crescono del 9,8%. Un segnale importante, una scelta che va nella direzione di forme imprenditoriali più strutturate e più regolamentate.

Se si guarda al contributo dato dalle imprese straniere alla demografia imprenditoriale del territorio (quindi si analizza solo l’aspetto del numero delle imprese), è un dato di fatto che senza gli imprenditori stranieri la crescita sarebbe negativa da qualche anno. Una vitalità che sta iniziando a interessare non solo il settore manifatturiero, dove i cinesi sono massicciamente presenti, ma anche i servizi. Nel 2016 l’apporto delle imprese cinesi è stato importante proprio in questo settore, dove altrimenti ci sarebbe stata una chiusura negativa.

I dati evidenziano come l’alloggio e ristorazione siano rimasto l’unico settore dove l’imprenditoria locale ha un ruolo determinante, con un tasso di crescita del 2,7% grazie al contributo determinante delle imprese italiane.

L’imprenditore straniero a Prato ha mediamente circa 43 anni e 4 mesi se si tratta di un uomo, 42 anni e 11 mesi se si tratta di una donna. Un’imprenditoria giovane, soprattutto se confrontata con la media di quella italiana. Il 39,3% delle imprese straniere ha un titolare sotto i 40 anni, con una curiosità: gli imprenditori cinesi sono i più “anziani” tra gli stranieri.

 


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