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Made in Cardato Contest: Sofie Andersson e JelenaJovanovic le vincitrici

marzo 25 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

Il concorso è nato per valorizzare i prodotti a marchio Cardato Regenerated CO2 Neutral

Shaman e Turtleneck. Due nomi singolari per due prototipi dal cuore ecologico, che la giuria tecnica del Made in Cardato Contest ha decretato essere i migliori fra i sei finalisti del concorso. Un outfit modulare, versatile, morbido ed elegante, il primo. Una poltrona avvolgente, dalla forma che assomiglia al guscio di una tartaruga il secondo.
I nomi dei giovani talenti che hanno saputo reinventare più degli altri in chiave creativa il prodotto simbolo del tessile pratese, il cardato, sono Sofie Andersson nella sezione Fashion e Jelena Jovanovic nell’area Design.
A premiare i vincitori sono stati il presidente della Camera di Commercio di Prato Luca Giusti e il presidente del Consorzio per la Valorizzazione dei Tessuti Tessili Cardati Andrea Cavicchi. A ciascuno dei due vincitori è stato consegnato un premio di 2.500 euro.

I vincitori

Shaman, il prototipo vincitore dell’area Fashion, è stato ideato e realizzato da Sofie Andersson, una giovane stilista svedese che ha studiato a Firenze, dove adesso abita. Si tratta di un completo in più pezzi, top/pantalone/capospalla, ispirato alla morbidezza, al movimento, alla versatilità, arricchito da una serie di inserti in lana e metallo per renderlo più aggressivo

Nella sezione Design è stato Turtleneck il più votato dalla giuria, di Jelena Jovanovic, una giovane designer serba alla sua prima esperienza internazionale Jelena non era presente alla premiazione, per lei ha ritirato il premio Alessandro Capellaro, che ha seguito i tre giovani creativi del design nella produzione dei prototipi. Turtleneck è una seduta innovativa, con una struttura in ferro avvolta in un nido di tessuto, con una forma ispirata a un orecchio avvolgente, simile al guscio di una tartaruga.

La Giuria

La giuria tecnica dell’Area Fashion era composta da: Mirna Moretti, fashion designer e insegnante del Polimoda; Francesco Barontini AD di BP Studio. Il giudizio finale per l’Area Design è invece stato espresso da: Cecilia Chiarantini, coordinatrice are design IED – Istituto Europeo di Design Firenze; Matteo Ciuti, Industrial designer. Entrambe le giurie sono state integrate da Riccardo Rami di Riccardo Rami studio Art, Textile and Industrial Design, che ha incontrato i ragazzi nel corso della loro visita pratese.

I 6 finalisti del contest, tre per ogni sezione, in dicembre hanno visitato il distretto per vedere dal vivo il funzionamento delle lavorazioni e per entrare in contatto con le aziende produttrici dei materiali, che hanno poi scelto e sul quale hanno realizzato i loro prodotti. E’ proprio questa la forza del Made in Cardato Contest: il fatto che i progetti devono essere materialmente realizzati e che il giudizio finale viene espresso sulla qualità del prototipo.

Da chi è stato organizzato

Il Made in Cardato Contest è nato su iniziativa della Camera di Commercio di Prato, con la collaborazione del Consorzio per la valorizzazione e tutela dei prodotti tessili cardati, per promuovere il marchio Cardato Regenerated Co2 Neutral, con il contributo tecnico del Museo del Tessuto e l’animazione social di Flod.

 


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