Moda, Tessile, Abbigliamento

Maison d’Exceptions : Un appuntamento con l’eccezionalità

gennaio 28 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Eventi, News

Il successo delle sue due prime edizioni – in settembre 2011 e febbraio 2013 – ha permesso a Maison d’Exceptions di diventare l’appuntamento annuale dei savoir-faire e delle tecniche eccezionali per la filiera moda e tessile.  Per la terza edizione di questo evento esclusivo, Première Vision – il primo salone dei tessuti per abbigliamento – e Modamont – il salone internazionale degli accessori e dei componenti per la moda e il design – uniscono le loro forze dal 18 al 20 febbraio 2014.

Accessibile solo dietro invito, lo spazio Maison d’Exceptions, situato al centro di Première Vision – Padiglione 6 del Parc des Expositions di Paris Nord-Villepinte – propone quest’anno una selezione di 19 atelier e artisti francesi, italiani giapponesi e belgi – di cui 6 nuove società – che possiedono e sviluppano delle tecniche contemporanee, popolari o ancestrali.

Maisons d’Exceptions : Uno spazio unico, un invito a contraddistinguersi L’ambizione di Maison d’Exceptions ? Offrire una visibilità internazionale e l’opportunità di sviluppi commerciali ad atelier concentrati su produzioni e tecniche di fabbricazione tessile tradizionale e accessori insoliti, tradizionali (tecniche artigianali) o innovative (tecnologie di punta), per i marchi e i designer moda di alta gamma alla ricerca di prodotti unici, savoir-faire particolari o edizioni limitate. Un’offerta selezionata sulla nozione di savoir-faire che completa e rafforza quella presentata a Première Vision e Modamont – tessitori, maglifici, fornitori di accessori -, e che risponde alle necessità dei compratori internazionali del segmento lusso. Artigianalità e mestieri d’arte, all’origine stessa dell’industria del lusso, rappresentano oggi dei reali vantaggi competitivi per le “Maisons” del lusso”. Abbinati a innovazioni tecniche e alla ricerca creativa, elementi indispensabili per far fronte a una concorrenza internazionale crescente, essi costituiscono una sfida economica e commerciale strategica per il settore della moda e del lusso. Nel rispetto dei codici e dei valori di lusso rappresentati da Maison d’Exceptions, la scenografia e l’arredamento del designer francese Eric Benqué valorizzano le caratteristiche di ogni artigiano. Alcuni di loro presentano anche i loro savoir-faire sotto forma di performance live durante i tre giorni del salone per rafforzare il carattere eccezionale del loro lavoro.

MAISON D’EXCEPTIONS.COM : Raggiungete il circolo internazionale del savoir-faire tessile d’eccezione: Che cos’è la termoregolazione tessile ? Indosseremo presto la seta di ragno ? Da dove proviene il termine “punto croce” ? Dove si trova il museo del nastro ?… Tante domande alle quale troverete una risposta sulla piattaforma d’informazioni web unica maisondexceptions.com! Mestieri d’arte, savoir-faire, artigianato tradizionale o innovativo… moda, tessile, arte o patrimonio… ogni settimana più ricco d’informazioni, il magazine online Maison d’Exceptions – lanciato a gennaio 2013 e animato da Pascal Goutrand, designer di moda e consulente per Maison d’Exceptions – è la piattaforma privilegiata degli operatori che, in tutto il mondo, tramandano e innovano in termini di creazioni tessili uniche o eccezionali: artigiani, produttori, “Maisons” del lusso, creatori, istituzioni, fondazioni, musei, scuole, artisti,mass media… Grazie a oltre 170 articoli, video e interviste, scoprite le attività, le tecniche e i creatori dalle attività e personalità sorprendenti, e prolungate l’esperienza dello spazio Maison d’Exceptions oltre i limiti di tempo e spazio.

Ecco qui di seguito la descrizione dei 19 atelier e artigiani presenti a  Maisons d’Exceptions dal 18 al 20 Febbraio 2014

I 19 artisti e atelier di MAISON D’EXCEPTIONS nel dettaglio Tecniche ancestrali Antica Manifattura Cappelli (Roma, Italia) In questo atelier storico, fondato nel 1936 e situato nel centro di Roma, un’équipe di cappellai e di modellisti tramanda i savoir-faire tradizionali e mette in forma il feltro, la paglia, la pelliccia e il tessuto che sono decorati con fiori, piume e frutta. E’ grazie a questo procedimento con il vapore che si modellano a mano sulle forme in legno, i cappelli e i copricapi per dare vita ai disegni più fantasiosi dei grandi nomi della moda italiana e ai costumisti del teatro o del cinema. Gli archivi dell’atelier risalgono agli inizi del XX° secolo, frutto del lavoro e della ricerca dalla famiglia Cirri che di padre in figlio si tramandano la professione di cappellai da tre generazioni. Questo archivio inestimabile permette di reinterpretare le tendenze del momento. La ricchezza delle tecniche acquisite e l’utilizzo di materiali insoliti, permette di sperimentare la costruzione dei volumi più audaci.

Atelier Caraco (Parigi, Francia) – Prima partecipazione a Maison d’Exceptions

Dal 1988, l’atelier Caraco esplora e realizza abiti su misura, storici o contemporanei per il teatro, il cinema, la danza, i musei o la Haute Couture parigina. Grazie ai suoi ricchi archivi, l’atelier è un vero e proprio strumento creativo e tecnico che permette di sviluppare diverse applicazioni: modello in esclusiva per una sfilata, ricostruzione di un abito da scena, riproduzione fedele di un modello autentico adatto a un corpo del XXI° secolo. Corsetteria, pieghettature a mano, ricerca tessile in 3D: i molteplici savoir-faire manuali – ereditati dall’osservazione e dall’analisi dei costumi d’epoca – abbinati alla conoscenza degli strumenti attuali al servizio del prêt-à-porter di lusso, permettono all’atelier di utilizzare dei metodi di ricerca, ideazione e sviluppo tessili unici.

Fondazione Arte della Seta Lisio (Firenze, Italia)

Con i filati di seta più sottili e i metalli più preziosi, la Fondazione Arte della Seta Lisio, fondata nel 1906, crea i tessuti con le armature più esclusive al mondo: velluto façonné, broccati e lampassi. Garante di una tecnica e di un savoir-faire trasmesso dal Medioevo ai nostri giorni, la Fondazione Lisio è situata su un collina vicino a Firenze, in Italia, nel cuore di questo paesaggio toscano che ispira da secoli artisti, umanisti e uomini di scienza. Eredi della cultura e dell’artigianato italiano, tessitori e designer lavorano in sinergia per produrre tessuti unici destinati a coloro che sanno riconoscere l’eccezionalità: la lucentezza della seta, i suoi riflessi, i contrasti raffinati e ricchi creati durante la tessitura delle fibre con l’oro, il cachemire, la rafia o le piume. La Fondazione vuole assicurare la continuità dell’arte della tessitura della seta e dispone di un centro di ricerca, una scuola di design e un’unità di produzione per la tessitura a mano della seta.

Hirose Dyeworks (Tokyo, Giappone) – Prima partecipazione a Maison d’Exceptions

Hirose Dyeworks è un atelier di tintura tradizionale con lo stampino di carta che diffonde lo spirito artigianale giapponese grazie alla creazione di pezzi contemporanei. Tutti i prodotti tessili e i coloranti sono ispirati all’Edo Komon, un abito popolare indossato dai samurai durante il periodo Edo in Giappone. All’interno dell’atelier, l’aria è calma e serena. Nella penombra di una piccola sala ricoperta di tatami, è il senso della storia e della tradizione che traspare grazie a circa 40 000 stampini di carta archiviati in vecchi cassetti di legno. Ogni stampino è uno strumento originale e insostituibile. La stampa di ogni nuovo disegno è un vero e proprio rito: lo stampino è posizionato su un’ asse di legno lunga oltre 7 metri e della polvere di riso viene applicata sul dorso della carta in modo da fare apparire sul tessuto la complessità dei motivi. Oltre 50 tappe si susseguono prima che la stampa sia finalizzata. Questa tecnica di tintura è tramandata da oltre 400 anni e Hirose Dyeworks si augura di proseguire con questa tradizione ancora per tanto tempo.

Nishiyama (Ishikawa, Giappone)

Si narra che le tecniche di produzione della seta di Ushikubi siano state introdotte nel loro villaggio nel 12esimo secolo. Queste tecniche si tramandano da 800 anni, e nel corso degli anni la qualità della seta è rimasta intatta. A tutt’oggi la produzione si affida a un lavoro artigianale, dalla creazione della seta alla tessitura senza trascurare la produzione del filato. L’uso dei bozzoli filati da due bachi da seta permette di ottenere fili estremamente elastici. Riconosciuto come Prodotto di artigianato tradizionale dal Ministero giapponese dell’Economia, del Commercio e dell’Industria, la tessitura serica di Ushikubi è iscritta nel Patrimonio culturale immateriale dalla Prefettura di Ishikawa.

Okujun Ltd. (Ishikawa, Giappone)

Yuki Tsumugi è una seta unica, tessuta da oltre duemila anni nella città di Yuki in Giappone. Okujin contribuisce a preservare questa tecnica da oltre 100 anni grazie a legami molto stretti intrapresi con tessitori molto esperti. Ogni disegno originale creato viene in seguito attribuito a un artigiano particolare. Yuki Tsumugi è elaborato con filati 100% seta, filati a mano, che sono poi tessuti sul telaio tradizionale giapponese chiamato “Jibata” o “Takahata”. Queste sete risultano al tocco uniche, leggere, morbide e calde. Questa tecnica unica è iscritta al Patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO.

Tamiya Raden (Kyoto, Giappone)

La tecnica del tessuto Raden (tecnica d’intarsio assimilabile alle incisioni decorative) messa a punto nel 1977, proviene della cultura locale della regione di Tango in Giappone. E’ l’incontro creativo tra la natura marina e 300 anni di storia che conduce alla realizzazione di tessuti per kimono di lusso. Tamiya Raden impreziosisce con l’oro, l’argento o la vera madreperla la superficie della carta washi prima di tagliarla in sottili lamelle che saranno poi “tramate” su un telaio artigianale. Elaborati con tecniche di fabbricazione ancestrali, i materiali ottenuti servono oggi per il costume tradizionale giapponese oltre ad essere applicati su abiti e accessori.

Yushisha (Kyotango, Giappone)

Il Fujifu è un tessuto molto antico dal tocco morbido e dalla lucentezza discreta, realizzato con fibre di glicine. Yushisha lavora con la saggezza degli anziani, utilizzando la loro tecnica e il loro know-how. Ma queste tecniche ancestrali sono anche utilizzate per creare nuovi prodotti originali. Dal 1880, l’atelier della tessitura artigianale Yushisha produce la seta secondo le tecniche tradizionali della regione di Tango. Circa 30 anni fa – mentre era quasi scomparsa – l’atelier ha riscoperto la tecnica del Fujifu. Dal 2010, l’atelier coltiva il glicine per ricollocare il Fujifu nel suo habitat naturale. Questo tessuto è iscritto come “bene culturale materiale” in Giappone.

Tecniche contemporanee A+Z Design (Waterloo, Belgio) – Prima partecipazione a Maison d’Exceptions

L’atelier situato in Belgio è specializzato nel trattamento dei polimeri e dei compositi per la nobilitazione e lo sviluppo di effetti di strutture sui tessuti più delicati. La ricerca è il punto forte di A+Z design che, fin dai primi sviluppi, associa un esperto chimico specializzato nei polimeri al lavoro creativo dell’ufficio studi. L’atelier utilizza una vasta serie di procedimenti inventivi che associano pitture manuali, transfer o taglio laser per offrire un servizio di produzione su misura ai designer della moda o dell’ arredamento d’interni. Per la progettazione di materiali e di associazioni colorate insolite, sempre ricche di sorprese visive e tattili, A+Z Design abbina il meglio della tecnologia con le tecniche artigianali.

Amaike Textile Industry (Nanao, Giappone)

Con un filo di poliestere ultra sottile e quasi invisibile, Amaike Textile Industry produce la “Super Organza”, il tessuto per abbigliamento più sottile e leggero al mondo. Gli sviluppi tecnologici di questo tessitore si fondano sul proprio patrimonio. Dal 1956, la società è specializzata nella tessitura di materiali in poliestere destinati alla moda, ai componenti elettronici, all’industria, allo sport o all’arredamento. Nel 2006 grazie alla sua esperienza e ai suoi molteplici know-how, la società ha creato la “Super-Organza”. Nei suoi atelier, lo sviluppo di questi nuovi tessuti si svolge in collaborazione con artigiani competenti e giovani ricercatori – vere e proprie fonti di vitalità – per mantenere il livello mondiale di tecnologia più avanzato.

Anne Gelbard (Parigi, Francia)

Anne Gelbard nobilita i tessuti ed è sempre alla ricerca della migliore alchimia per trasformare un tessuto o abbellire un abito. Dipingere, decolorare, ossidare, spalmare… grazie all’utilizzo di diverse tecniche: cornici piatte, pittura a mano, aerografia, stampa con foglia di rame o d’oro… Un piacere intenso fatto di luci e colori, giochi di patine e riflessi, Anne Gelbard è sempre alla ricerca delle novità, della sorpresa, sempre curiosa di apprendere e desiderosa di trovare nuove tecniche. Venti anni di moda e di passioni, 16 di atelier, innovazioni e ricerche che – in stretta collaborazione con i creatori e in contatto quotidiano con l’esigenza e la creatività – permettono alle tecniche di offrire il massimo entusiasmo.

Atelier Jean-Pierre Ollier (Parigi, Francia)

La creatività e l’originalità dell’atelier si fondano sull’ingegnoso accostamento di due know-how: da un lato i trattamenti e le trasformazioni dell’aspetto del tessuto – pittura, decolorazione, serigrafia, spalmatura, laccatura, infografia… e dall’altro le manipolazioni tessili – ricami con l’ago, tessitura, intrecciature, volumi, effetti 3D… L’atelier propone alle Case di Couture e di prêt-à-porter di lusso nuove tecniche di nobilitazione tessile, offrendo un’ampia gamma di applicazioni, dall’eccezionale abito da sfilata a piccoli interventi sulle scarpe.

Cécile Feilchenfeldt (Parigi, Francia)

Il know-how di Cécile Feilchenfeldt è prima di tutto l’unione della tecnica tradizionale della maglia con nuove fibre per creare effetti sorprendenti e a volte ludici. Il suo gioco favorito? L’accostamento dei colori. Grazie alla sua esperienza di costumista e di scenografa presso la Commedia Francese di Parigi o dell’Opera di Zurigo, la sua espressività si concentra sulla proporzione dei volumi e sui movimenti che creano il materiale. La sperimentazione è alla base della creatività del suo atelier. Cécile Feilchenfeldt lascia prima di tutto esprimere il filato e il suo lavoro si nutre in seguito con la declinazione e delle variazioni che possono suscitare l’analisi e l’osservazione del caso.

Daniel Henry Textile Design Studio (Tournai, Belgio)

Specializzato nella stampa, il lavoro di Daniel Henry si fonda principalmente sul controllo trasversale di tecniche di spalmatura, dévoré, goffratura. Abbinate tra loro con tecniche diverse come il ricamo, le tinture shibori, l’aerografo o la legatura, adatta le sue ricerche a varie superfici: maglia, plissettature o abiti confezionati. Per Daniel Henry, l’innovazione è fondamentale: ama abbinare know-how tradizionali a tecnologie attuali per creare nuovi tessuti. Se il suo universo è minimalista, raffinato e contemporaneo, l’approccio che propone offre una grande capacità di adattamento ai molteplici stili delle Case di lusso o dei creatori di moda.

Isabelle Leourier (Chambly, Francia) – Prima partecipazione a Maison d’Exceptions

Modellista da oltre venti anni, Isabelle Léourier utilizza diversi materiali – crine, seta, nastri, corde di pianoforte, tulle, perle e paillette – lasciandosi guidare dalla sua ispirazione in collaborazione con delle case parigine di Couture e prêt-à-porter. I suoi accessori -bigiotteria o ornamenti per la testa -illustrano racconti fantastici in cui le donne sono le protagoniste. Gracili e sapientemente orchestrate, le sue creazioni coniugano il senso dell’equilibrio e del movimento. L’enigma di una pieghettatura, la sorpresa di un luccichio, un intreccio insolito rivelano il gusto di Isabelle Léourier per la Couture, la danza e la scultura.

Janaïna Milheiro (Parigi, Francia) – Ritorno dopo un anno di assenza

Artigiano-designer, Janaïna Milheiro propone serici artigianali, pizzi insoliti e ricami. Nel 2011 la sua prima collezione era composta di tessuti-piume. Abbinando la piuma a dei tessuti di seta, fa scaturire le somiglianze e le differenze che le uniscono e le dividono. Far intervenire le piume nel linguaggio tessile è per lei un modo per arricchire il tessile con il linguaggio delle piume instaurando un dialogo permanente, un va e vieni tra le due sfere di cui sono testimoni i voile e i velluti, le perle e i pizzi che sono il risultato di questa tecnica. Il suo approccio creativo si nutre con la pratica di diverse tecniche: ricamo, pizzo, couture da una parte e tessitura, maglia, stampa, intreccio dall’altra. I tessuti-piume testimoniano questa visione plurale del tessile. La particolarità di questo procedimento risiede nel fatto che la piuma non possiede le stesse proprietà di una fibra – non potendo essere filata non può essere inserita manualmente durante la tessitura nel senso della trama.

Mymantra (Roma, Italia) – Prima partecipazione a Maison d’Exceptions

Mymantra è una società innovativa, nata dal desiderio comune di Marcello Antonelli, imprenditore ed ex dirigente di aziende tessile, e sua figlia Marta, designer di moda specializzata nella creazione di accessori, di proporre un’alternativa all’utilizzo della pelle nella pelletteria. La volontà di ridurre l’impatto degli allevamenti intensivi e dell’industria della conceria sull’ambiente, la capacità ad innovare e la passione innata per la moda e il design hanno fornito a Marcello e Marta lo slancio necessario per sviluppare un materiale inedito che abbina le proprietà tradizionali del legno alle morbidezza del tessile. Il sorprendente trattamento, creato e brevettato da Marta e Marcello, consiste nell’incollare sottili foglie di legno micro incise al laser su una superficie tessile con l’aiuto di un adesivo nel pieno rispetto dell’ambiente. Le molteplici essenze di legno – verniciate, naturali colorate – beneficiano di una sorprendente capacità di articolazione e di morbidezza.

Tecniche popolari Il Borgo – Fantasie in Maglia (Borgo San Lorenzo, Italia)

La seconda natura è l’originalità: che si tratti di maglie a mano o a macchina, di uncinetto o macramè, il avoro di questo atelier situato a Borgo San Lorenzo in Italia si concentra sulla ricerca permanente di punti grazie a un’ampia gamma di filati, sottili o spessi. Con una grande fedeltà alla tradizione, la società cerca sempre di reinventarla, di adattarla ai vari stili, di rinnovarla grazie all’uso di tecniche all’avanguardia o di mischie di materiali di origini varie come la pelliccia, il cuoio, le piume o le catene. L’azienda è stata fondata nel 1949 per realizzare maglie, guanti e accessori di alta gamma. Essa utilizza sempre le macchine semi automatiche che risalgono agli anni 40. Fieri della loto tradizione di famiglia, l’atelier contribuisce allo sviluppo e alla diffusione di savoir-faire che vengono trasmessi di generazione in generazione.

Sarah Radulescu (Saint-Mandé, Francia)

Il lavoro di Sarah Radulescu nasce da un incontro tra il filato, i ricami e la sua ispirazione. Durante la sua infanzia in Camerun, impregnata dalla cultura africana e dai suoi colori così ricchi, ha imparato a ricamare e a cucire. “Nei paesi dell’Europa dell’Est, ho scoperto il fascino dei pezzi d’artigianato ricamati con tecniche antiche che si usano solo in alcuni villaggi” ha dichiarato Sarah Radulescu nel suo atelier di Saint-Mandé vicino a Parigi.Grazie all’abbinamento di diversi tecniche che arricchisce con l’utilizzo di perline o che lavora per conferire volume, le creazioni di Sarah Radulescu prendono qualsiasi forma: animali, vegetali o forme più astratte. Così delicate e preziose, così paradossalmente compatte e contemporanee. Attualmente le sue creazioni ricamate sono il frutto di una grande passione e di una ricerca: unire due mondi – l’antico e il moderno -mantenendo i loro caratteri multiculturali e unici.


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