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Milano Moda Uomo: elogio della normalità e della concretezza

gennaio 16 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, Eventi, News, Prato

Cala il sipario sulle passerelle milanesi con un bilancio positivo da parte sia dei compratori – che apprezzano l’interpretazione moderna e portabile della moda maschile -, sia del presidente di CnmiMario Boselli, che però vorrebbe allungare il calendario di un giorno.

Questo 2013 per la moda, specchio dei tempi, si apre all’insegna della cautela, spesso tradotta in sana concretezza.  Non può pertanto stupire che alle sfilate sia mancata la folla dei momenti d’oro (con tagli significativi alla partecipazione di celebrity e di non addetti ai lavori)  e che spesso si siano fatti sedere gli standing per riempire i posti vuoti.

Presenti però la stampa e i compratori che contano. Tutte le più qualificate insegne italiane e internazionali di negozi e department store hanno come al solito confermato il loro supporto al made in Italy, anche se in un’ottica di razionalizzazione del lavoro e dei costi non sempre hanno assistito ai fashion show. La quasi totalità dei compratori intervistati da Fashion lascia la città, per volare a Parigi, soddisfatta di quanto presentato per il prossimo autunno-inverno. I budget sono valutati con attenzione e nel complesso vengono confermati.

“Sono favorevolmente colpito dal ritorno all’eleganza tipica dell’abbigliamento classico maschile, declinata però in modo decisamente moderno e portabile: perfetta per la nostra clientela”, commenta Ron Frasch, presidente e chief merchandising officer di Saks Fifth Avenue a New York.

Sulla stessa lunghezza d’onda Beppe Angiolini, presidente della Camera dei Buyer della Moda e titolare delle boutique Sugar ad Arezzo: “In questa tornata di sfilate è stata premiata la normalità,  per l’uomo cosiddetto quotidiano – racconta il dettagliante toscano -. Non è per nulla facile creare capi con bei tessuti, ottime costruzioni e rifiniture, miscelando il formale con lo sportswear e rinnovando così all’insegna di una raffinata semplicità, sempre con tanto gusto e classe. Questo è il vero lusso”.  “In questo modo – precisa Angiolini – si va incontro alle esigenze del consumatore senza voler strafare e meravigliare a tutti i costi: ed è esattamente ciò di cui il mercato ha bisogno”.

Soddisfatto anche Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana: “Le sfilate hanno mostrato pochi fronzoli e tanta sostanza, esprimendo al meglio la qualità che rende unica Milano al mondo – dichiara Boselli -. Per quanto riguarda invece la durata della manifestazione abbiamo vissuto tre giornate e mezzo molto intense e francamente non capisco perché non sia possibile utilizzare il giorno in più previsto dal calendario internazionale: in questo modo tutto sarebbe meno caotico e si avrebbe il tempo per presenziare bene anche alle presentazioni”. Nella foto un momento della sfilata di Giorgio Armani in calendario questa mattina.

 

(da Fashion magazine)


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