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Milano Moda Uomo: specchio dei tempi

giugno 27 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Eventi, News

Cala il sipario sulla quattro giorni milanese dedicata alla moda maschile per l’estate 2013. Secondo Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda: “Il colore proposto in molte collezioni trasmette energia e ottimismo ed è un’ottima risposta alla crisi”. I buyer stranieri (nella foto alcuni presenti alla sfilata Versace) si dichiarano nel complesso soddisfatti, anche se un po’ tutti parlano di cautela nella definizione dei budget. Per i dettaglianti italiani invece il problema maggiore è che “nessuno entra in negozio”.
Che la moda sia lo specchio dei tempi che viviamo è fuori discussione. E il periodo non è certo facile: nel nostro Paese il mercato inappetente sta creando enormi problemi ai commercianti che arrivano già da stagioni di ristrettezze. “Non si può che sperare in un miglioramento della situazione – commenta Beppe Angiolini, dal suo osservatorio privilegiato di presidente della Camera dei Buyer – perché, attualmente, ciò che stiamo vivendo è drammatico”.
Nella Penisola, come lamentano pressoché tutti i negozianti intervistati da Fashion, le vendite di moda, oltre a fronteggiare la crisi economico-finanziaria, devono fare i conti con le conseguenze pesanti (perché inibiscono gli acquisti) dei provvedimenti presi dal Governo Monti, a partire dal limite posto a 999 euro per il pagamento in contanti e dalla tracciabilità della carta di credito.
Nel resto d’Europa il quadro non è molto dissimile e più in generale nelle altre nazioni del globo si pagano, anche se con pesi differenti, le ripercussioni dello stato di forte instabilità che sta attraversando la UE. “Ormai, anche se sembra un’espressione superata, ‘tutto il mondo è Paese’ – commenta Jihad Salam, patron di Bugatti a Dubai -. E bisogna pertanto muoversi con attenzione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda David Hong, patron di The Swank Shop, a Hong Kong: “Dopo un inizio d’anno promettente, le vendite sono rallentate perché anche la Cina non è indenne da quanto sta accadendo a livello internazionale: per esempio sono numerose le aziende che, nella mainland, hanno chiuso per i mancati ordini dall’Europa”.
Sul fronte delle tendenze moda, la maggior parte dei buyer ha accolto con favore la presenza del colore: “Vedere tanti capi, come da Gucci, Salvatore Ferragamo, Canali, declinati in varie nuance di giallo, arancione, verde e azzurro infonde positività: immagino che anche la nostra clientela proverà gli stessi sentimenti”, commenta Eric Jennings, vice president e fashion director menswear di Saks Fifth Avenue, che aggiunge: “In generale ho notato con piacere un’evoluzione delle collezioni in una direzione moderna, pur restando fedeli al proprio dna, come da Giorgio Armani e Versace”.
Un capo di cui l’uomo non potrà fare a meno la prossima estate? “La giacca leggera e detrutturata da indossare anche sopra gli short”, risponde Jennings. “La camicia e i bermuda fantasia”, è invece l’opinione di Salvatore Parisi di Parisi a Taormina (Me).
Per Kiyohiko Takada, chief coordinator men’s dept. di Isetan a Tokyo sono quattro i trend più significativi: “L’androgino ben rappresentato da Prada e Jil Sander, quello naturale ed etnico (Dolce & Gabbana, Giorgio Armani e Missoni), l’high-tech (Burberry Prorsum) e il vitaminico (Gucci e Salvatore Ferragamo)”.
Gli articoli sul Milano Moda Uomo e sul parere dei buyer saranno pubblicati nel numero 1840 di Fashion, in uscita il prossimo 20 luglio.

( da Fashion magazine)


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