Moda, Tessile, Abbigliamento

Moda: Napoleone (Pitti), momento critico ma fiduciosi in capacità di reazione

ottobre 1 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, Prato

“In un contesto di crisi, le fiere sono indispensabili perché l’economia possa reagire, a patto che le stesse sappiano interpretare le nuove esigenze del mercato globale”

Note di ottimismo da parte di Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pittimmagine, a Milano per i saloni ‘Touch!, noezone e cloudnine’, che presentano le collezioni donna in concomitanza con la settimana delle sfilate. Una fiducia nel prossimo futuro che parte dalla consapevolezza delle difficolta’ di questo momento storico, ma anche dall’analisi di come stanno reagendo le imprese del tessile abbigliamento italiano. “In generale – spiega all’Adnkronos Napoleone - il sistema sta registrando difficolta’ nei consumi e dunque anche con i valori della produzione e del fatturato. Usciamo da un 2011 che e’ stato molto brillante e ci dobbiamo aspettare un 2012 piu’ difficile, poiche’ il calo dei consumi non e’ soltanto a livello europeo, ma riguarda anche alcuni Paesi emergenti come la Cina”.

“Quindi – osserva l’ad di Pittimmagine – bisogna aspettarsi un calo sia per quanto riguarda l’export sia per quanto riguarda l’import. Il settore del tessile abbigliamento pero’ tendenzialmente reagisce meglio di altri. In particolare possiamo valutare positiva la reazione che c’e’ da parte delle aziende piu’ importanti che sempre piu’ si rivolgono all’estero e sempre piu’ vanno a cercare opportunita’ alternative al calo dei consumi in Europa”.

In questo contesto il ruolo delle fiere acquista una rinnovata importanza, a patto che le stesse sappiano interpretare le nuove esigenze del mercato globale. “Da sempre le fiere sia nel tessile abbigliamento, sia negli altri settori industriali del nostro Paese hanno assorbito o comunque creato almeno l’80% del fatturato di questi settori. Quindi le ‘buone fiere’, soprattutto nei momenti di crisi come questo, diventano indispensabili perche’ l’economia reale possa reagire”.

Ma “e’ cambiato lo scenario rispetto a qualche anno fa perche’ – fa notare Napoleone - i mercati di riferimento un tempo erano l’America, l’Europa, il Giappone. Oggi i mercati sono molto aumentatiquindi, oltre alle fiere che vengono organizzate in Italia o in Europa, bisogna cominciare a pensare di frequentare le buone fiere internazionali, perche’ non si puo’ immaginare che tutti i compratori cinesi interessati al made in Italy vengano qui in Italia, piu’ che a Parigi o a Londra. Quindi la fiera come strumento indispensabile per reagire a queste difficolta’ congiunturali”.

“Oggi le fiere – insiste – rispetto a quelle di oltre 50 anni fa devono essere piu’ internazionali. Non si puo’ soltanto rappresentare la capacita’ di produrre o creare del nostro Paese. Bisogna essere attrattivi il piu’ possibile. Per esserlo bisogna presentare il meglio della produzione all’inizio di ogni stagione, di quella italiana e di quella internazionale. In questo modo ci si garantisce la presenza dei migliori compratori di tutti i mercati del mondo.

In generale, per l’amministratore delegato di Pittimmagine, un altro elemento di fiducia deriva dal fatto chesempre l’Italia, storicamente, e in particolare il tessile abbigliamento, dalle crisi e’ uscita piu’ forte. Oltretutto l’orizzonte europeo e’ oggi cambiato: “capisco come sia difficile mettere insieme la mentalita’ teutonica con quella greca”, pero’ “siamo diventati un mercato da 500mln di persone e l’Europa resta un riferimento culturale assoluto rispetto ai paesi emergenti”. Insomma “L’Europa e’ indispensabile per il rilancio e per questo dobbiamo guardarci in casa, sciacquare un po’ di panni sporchi, diventare un po’ di piu’ attenti e attaccati al nostro Paese. Un maggiore senso civico ci vorrebbe da parte di tutti”.

“Le nostre difficolta’ – osserva ancora Napoleone – sono le difficolta’ di altri grandi Paesi europei che spesso hanno guardato in maniera critica all’Italia. Quindi il nostro Paese sta agendo, sia per le scelte europee, sia per quelle fatte dall’attuale Governo, in maniera pesante. Sta deprimendo, come ha detto anche il presidente Monti all’inaugurazione di ‘Milano Unica’, un po’ i consumi, ma contiamo nel buon senso di chi ci governa in questo momento per far ripartire presto anche gli incentivi indispensabili per consumi e per l’industria”.

Insomma, “una situazione molto complessa, ma ha in se’ tutto quello che e’ necessario per determinare una reazione da parte delle imprese. E’ certo che non si puo’ aspettare molto . Bisogna fare si’ che le azioni siano rapide, veloci e diano i loro frutti nel giro di poco. Non possiamo rimanere – conclude – n una situazione di contrazione come quella che c’e’ adesso troppo a lungo”.

(ADN Kronos)

 


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