Il primo salone dei tessuti organizzato dopo le vacanze può tirare un sospiro di sollievo. Il Munich Fabric Start, tenutosi dall’1 al 4 settembre, ha accolto 19.700 visitatori, contro i 20.000 di un anno fa e i 18.500 di settembre 2013. La percentuale di visitatori stranieri è cresciuta, arrivando al 38%.

I francesi, gli europei dell’Est, gli asiatici e gli argentini intervenuti sono stati, secondo gli organizzatori, più numerosi che in passato. Un fatto di buon auspicio, visto che la manifestazione tedesca ha costruito il proprio successo anche puntando sul circuito di piccole e medie imprese che si trovano in Germania, in Austria e in Svizzera, ritrovandosi conseguentemente un’immagine molto germanica.

Wolfgang Klinder, condirettore generale, spiega il successo della sua manifestazione fra le altre cose con gli strumenti che ha sviluppato, che hanno reso Monaco di Baviera una vera piattaforma decisionale in un’epoca in cui i professionisti hanno bisogno di avere sempre più informazioni aggiornate in un mondo continuamente instabile.

In pochi anni, la fiera ha infatti allestito l’eco village o la ‘Blue Zone’, senza dimenticare le edizioni di ‘View Premium Selection’, più di ricerca e con date appropriate.

Per la prossima edizione, che si svolgerà dal 2 al 4 febbraio, il salone dovrebbe ingrandirsi di 2.000 metri quadri. Fra il MOC, dove si svolge, e lo Zenith, sala da concerti che accoglie la ‘Blue Zone’, dovrebbe nascere un nuovo edificio adiacente la Kesselhaus. Sebastian Klinder parla di un hub molto creativo tra le due location. Del resto, va ricordato che il salone tedesco ormai non ha più spazio sfruttabile al MOC, e che da tempo stava cercando di ampliarsi.

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