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Nuove tecniche contro gli sprechi e a minor impatto ambientale presentate a Pellepiù

maggio 16 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News

Una speciale macchina di tomografia assiale computerizzata permette di determinare i difetti della materia prima.

Presentato anche il rapporto di sostenibilità ambientale delle aziende conciarie

 

L’innovazione tecnologica diventa motore di sviluppo per la filiera della pelletteria, permettendo di ridurre sprechi e, soprattutto, consumi energetici e scarti di prodotto. È intorno a questi temi che si è sviluppata la seconda giornata di Pellepiù, la rassegna inedita dedicata alle eccellenze che compongono la filiera della pelletteria, in corso alla Fortezza da Basso di Firenze fino a sabato 14 maggio. Nello specifico, la giornata odierna ha visto la presentazione di una speciale macchina di tomografia assiale computerizzata (TAC), in grado di realizzare una perfetta scansione tridimensionale di prodotti come pelle e materiali metallici. Questa tecnologia permette così di determinare la qualità del prodotto analizzato e, nel caso delle pelli, di controllarne i difetti, rilevandone con esattezza anche la geometria, la posizione e le dimensioni: condizioni non sempre garantite dagli altri metodi. In questo modo è possibile determinare quali parti di prodotto possono essere utilizzate per la lavorazione, e quali devono invece essere scartate, ottenendo così risultati perfetti, con conseguente riduzione degli scarti. Tale tecnologia è stata sviluppata dalla start-up toscana, Imaginalis, attiva soprattutto nel settore dei dispositivi medici.

La giornata è poi proseguita con il rapporto di sostenibilità ambientale, relativo alle aziende conciarie, presentato da Unic, l’Unione Nazionale Industria Conciaria. Dai dati diffusi dall’associazione, negli ultimi 10 anni le aziende conciarie italiane hanno ridotto del 13% il consumo idrico, del 40% l’uso di solventi e del 21% il consumo energetico. Non solo. Ormai quasi tutte le aziende del settore si sono dotate di certificazioni, che attestano la loro responsabilità nei confronti dell’ambiente, ed oltre il 50% del fatturato conciario italiano ha ottenuto il disco verde dall’Icec, l’istituto di riferimento per l’area pelle.

L’efficienza energetica dell’industria conciaria è stata poi analizzata attraverso la presentazione di un progetto, promosso da Unic, che ha coinvolto le aziende conciarie di 4 paesi: Italia, Spagna, Portogallo e Bulgaria. Attraverso un percorso di efficientamento industriale, che ha portato la aziende aderenti al progetto ad investire sulle nuove tecnologie (bottali a ridotto consumo, impianti fotovoltaici, compressori ad alta efficienza, nuove tecnologie a spruzzo), è stato possibile risparmiare, in poco più di 1 anno, 25,3 milioni di kWh7,23 tonnellate di CO2, arrivando ad unabbattimento di oltre il 95% di inquinanti nei reflui.

Infine, per quanto riguarda gli appuntamenti di domani, dalle 10,30 alle 12,30, verrà focalizzata l’attenzione sulla formazione, attraverso un dibattito sul rapporto formazione-lavoro nel settore pelletteria. A partecipare all’appuntamento saranno, fra gli altri, Cristina Grieco, Assessore all’istruzione e alla formazione della Regione Toscana e Sandro Fallani, Sindaco di Scandicci.

Pellepiù è organizzato e promosso dalla “Rete Pelle +”, con il patrocinio di Confindustria Firenze, del Ministero dello Sviluppo Economico, della Regione Toscana, del Comune di Firenze, della Città Metropolitana di Firenze, di Retimpresa, del Comune di Scandicci e con il supporto di AIMPES e Mipel.

 



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