Obiettivo Cina: le iniziative del consorzio Pratotrade
novembre 5 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, PratoIl Raggruppamento Temporaneo di Imprese che, col coordinamento di Pratotrade, porta avanti uno specifico programma di penetrazione commerciale nel paese asiatico.
“Ci siamo dati la Cina come obiettivo commerciale prioritario ed i risultati cominciano a maturare”: così Sandro Ciardi, presidente di Pratotrade, sintetizza la strategie del consorzio e le attività in essere.
Pratotrade esce da un mese in cui la Cina ha assorbito fortemente l’operatività consortile. Prima un workshop a Pechino e Shenzen, con la collaborazione di un partner prestigioso come l’Istituto Marangoni, scuola di moda milanese con sedi anche a Parigi e Londra e vari uffici di rappresentanza fra cui uno a Shanghai; il workshop è stato realizzato con il sostegno di Toscana Promozione. Poi la seconda edizione di Milano Unica Cina, cui hanno partecipato 25 aziende pratesi (per lo più socie di Pratotrade) e dove si è riscontrato un soddisfacente interesse da parte dei buyer.
Le opportunità del mercato cinese sono anche al centro degli interessi del Raggruppamento Temporaneo di Imprese che ha partecipato con successo al bando della Regione Toscana per il sostegno dei processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Nato nell’ambito e con il coordinamento di Pratotrade, il Raggruppamento comprende le imprese Lanificio Bacci, Dinamo, Emmetex, Lineaesse, Marini Industrie, Pecci Moda/Ego. La partecipazione a Milano Unica Cina è stato per il Raggruppamento il primo passo dell’impegno verso il comune obiettivo di una più efficace penetrazione commerciale in Cina; ma sono già state realizzate ulteriori iniziative in eventi a latere della stessa fiera ed altre sono in fase di preparazione.
“La nostra aspirazione come consorzio è di riuscire a supportare al meglio le imprese socie che desiderino realizzare presidi commerciali in Cina, come singoli o come pool di diverse aziende” conclude Ciardi “Questa prima esperienza di gruppo intanto è partita ma la consideriamo solo un primo passo. Il primo di molti altri: la Cina è un mercato già in parte sviluppato, ma per la moda donna in particolare rimangono ancora forti potenzialità di crescita.”