Première Vision cambia nome ai suoi “satelliti”
febbraio 10 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, PratoUn unico ente organizzatore e una nuova politica di marchio accompagnano l’edizione invernale di Première Vision Paris, al Parc des Expoxitions dal 10 al 12 febbraio.
Il passaggio dalla “vecchia” denominazione (Première Vision Pluriel) all’attuale non riguarda ovviamente solo la forma, ma anche la sostanza. Tutti i saloni della “galassia” Première Vision vengono rinominati: non più Expofil, per quanto riguarda i filati, maPremière Vision Yarns; non più Cuir à Paris, per la pelle e la pelliccia, ma Première Vision Leather; non più Modamont, per gli accessori tessili, ma Première Vision Accessories, e così via.
L’obiettivo è permettere alle varie manifestazioni (in totale sei, se si contano anchePremière Vision Fabrics, ex Première Vision, sui tessuti, Première Vision Designs, ex Indigo, sul disegno e la creazione tessile e Première Vision Manufacturing, exZoom, sulla confezione conto terzi) di beneficiare di una maggiore coerenza, «traendo vantaggio dalla notorietà, dall’immagine, dalla potenza mondiale e dall’influenza di un brand forte».
Una forza ribadita dai fatti: all’appuntamento parigino il numero degli espositori si aggira sui 1.950 da 30 Paesi (erano 1.772 nel febbraio 2014), con circa 130 new entry. I portavoce della manifestazione si dicono ottimisti: «Non sottovalutiamo il fatto che l’economia mondiale è fragile e instabile – affermano – ma abbiamo dalla nostra sei fiere solide e complementari e un’elevata percentuale di fedeltà degli espositori». «Un segnale positivo – aggiungono – è il ritorno, dopo diverse stagioni di assenza, di 32 società».
Entrando nel dettaglio dei sei “saloni nel salone”, una quarantina di filatori (una cifra stabile rispetto all’analoga edizione 2014) si presentano a Première Vision Yarns, ma lo zoccolo duro è dato da Première Vision Fabrics, con un contingente di aziende «in forte aumento» se confrontato con quello di 12 mesi fa (740 marchi) e una sessantina di nuovi ingressi.
Satellite di questa sezione è Maisons d’Exceptions, vetrina delle produzioni di alta gamma, dei pezzi unici e delle edizioni limitate, con 27 atelier contro i precedenti 16 e un’alta adesione dall’Italia. Fa parte integrante di Première Vision Fabrics Knitwear Solutions, la “casa” della maglieria, adiacente a Première Vision Manufacturing, uno spaccato dell’offerta dei fornitori conto terzi dell’area Euro-Med.
Passando a Première Vision Leather, tra le concerie e gli altri produttori di componenti tecnici e materiali per gli accessori spiccano ancora gli italiani, con francesi e turchi in pole position. Sono quasi 200, tra uffici stile e disegnatori, i protagonisti di Première Vision Designs, con uno spazio anche per le fashion school. Per finire, Première Vision Accessories accoglie tra i poco meno di 300 exhibitor una ventina di new entry.
Da segnalare, inoltre, che Première Vision Paris ospita in anteprima i finalisti del festival della creatività di Hyères (di cui è partner), che celebra in aprile la 30esima edizione con una presenza speciale di Chanel e con Karl Lagerfeld come direttore artistico.
Il salone sponsorizza inoltre la mostra Déboutonner la Mode, al Musée des Arts Décoratifs al 107 di rue de Rivoli, che viene inaugurata in contemporanea con la manifestazione e resta aperta fino al 19 aprile: un iter nella storia dei bottoni più particolari, creativi e originali di ogni epoca, che crea un “filo rosso” con i contenuti di Première Vision Accessories (ex ModAmont).
Tornando all’interno del Parc des Expositions, da non perdere gli appuntamenti complementari all’esposizione propriamente detta, tra cui mercoledì 11 febbraio alle 11, presso il mezzanino della Hall 6 (stanza 611) il Trendvision Seminar sulle tendenze della primavera-estate 2016, cui è dedicato anche un filmato.
Dall’Italia arriva inoltre una selezione di capi di abbigliamento, pezzi unici, cappelli e altri accessori, che fanno capo al ComOn Creativity Sharing Project, iniziativa nata nel distretto serico per eccellenza, che fa da trait d’union tra la materia prima e le migliori scuole di design e che è sponsorizzata da Expo 2015. Per saperne di più, l’appuntamento è nel corridoio 5B della Hall 5.
Sono solo alcune delle numerose iniziative di una rassegna che sta puntando a una modernizzazione da tutti i punti di vista: organizzativo, strategico, di comunicazione (nella foto, la scorsa edizione del salone).